Capitolo 34

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Le braccia di papà.

Che cosa ci faccio tra le braccia di papà?

Siamo seduti sulla poltrona, mentre lui mi tiene sulle sue gambe.

Heric e Jace stanno giocando alla play, mentre la mamma sta annaffiando le sue amate piante in giro per la casa.

"Mamma!" Urla Jace schiacciando miliardi di tasti del joystick tutti in una volta sola. "Non vedo niente!"

Ma la mamma continua a dare da bere a un vaso completamente vuoto posizionato proprio sopra il mobile della televisione.

"Isabelle, è difficile che succeda un'altra volta." Dice papà sotto di me.
"Che ne sai? Magari sì!" Sorride lei.
"Sì, ma sono casi rari." Continua papà. "Lo sai che sono fiori estivi."
"Mamma!" Continua a richiamarla Jace, finché questa si sposta da davanti alla tv.

Ma nulla da fare, mio fratello butta il joystick dall'altra parte del divano portandosi le mani tra i capelli.

"Ti ho stracciato." Ride Heric guardandolo con aria vittoriosa.
"Facile parlare quando non hai qualcuno che ti intralcia la vista!" Risponde Jace facendo mille smorfie.
"Anch'io voglio giocare!" Esclamo agitando le mani.
"Scordatelo." Mi risponde mio fratello con arroganza.
"Jace, fai giocare anche Emma." Stavolta è papà a rimproverarlo.
"No, prima mi riprendo la mia rivincita."
"Papà, digli qualcosa!" Piagnucolo strattonandolo per le spalle.
"Jace-"
"Dai prendi il mio." Stavolta è Heric a parlare.
"Davvero?" Domando con gli occhi che si illuminano.
"Sì." Heric mi porge il joystick ed io scendo con un balzo dalle gambe di papà per andare a sedermi tra lui e mio fratello.
"Non se ne parla!" Si lamenta Jace. "Voglio la mia rivincita contro Heric non contro te, che non sai nemmeno giocare."
"Tanto ti batte anche Emma, vuoi vedere?" Ride Heric cliccando qualche tasto per riavviare la partita mentre io tengo il joystick in mano.

Furtivamente si avvicina al mio orecchio per spiegarmi qualche comando e indicarmi i tasti con l'indice.

A questo punto io e Jace cominciamo a scontrarci.

Grazie ai consigli di Heric riesco a dare più colpi al personaggio di mio fratello stracciandolo definitivamente.

"Ti ho battuto!" Mi alzo in piedi saltando vittoriosa.
"Non vale, ti ha aiutato Heric!" Dice Jace. "Ma perché l'hai aiutata?" Ringhia contro il suo migliore amico.
"Così." Ride lui alzando la mano di fronte al mio viso per battermi il cinque.
"Ogni volta in qualsiasi gioco la aiuti!" Continua a piagnucolare quel poppante di Jace. "È ovvio che così vince sempre!"
"Dai Jace, finiscila di lamentarti." Interviene papà alzandosi dalla poltrona. "Mi fai venire il mal di testa."
"Ti hanno di nuovo stracciato, fratellino?" Stavolta è Scarlett ad uscire dalla nostra stanza venendo in salotto.
"Non la considero nemmeno una sconfitta se si coalizzano." Sbuffa indicando me ed Heric con l'indice.

Quest'ultimo mi lancia uno sguardo d'intesa facendomi l'occhiolino.

Poi improvvisamente sento una voce provenire da lontano.

Emma.

Qualcuno che chiama il mio nome.

Mi giro per cercare da dove provenga, ma improvvisamente tutto si ferma.

La mia vista si fa più annebbiata.

Sento come se le immagini davanti a me stessero diventando più sfocate tutto all'improvviso.

Emma.

Poi la sento ancora, questa voce.

Ancora più forte e più vicina.

Emma!

Poi mi sollevo di scatto col fiato sospeso.

Quando mi sveglio mi ritrovo davanti gli stessi occhi verdi di quel bambino, ormai diventato ragazzo.

Il Migliore Amico di mio Fratello Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora