Capitolo 25

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Finalmente ce ne andiamo da questo posto del cazzo.

"Hai preso tutto?" Mi domanda Jace sulla soglia della mia camera mentre si guarda attorno.
"Seh." Rispondo svogliatamente.

Dopo la sbronza di ieri sera mi sento uno schifo: la testa non fa altro che rimbombare e lo stomaco sta messo tutto sottosopra.

"Allora questa te la porto giù." Dice afferrando la mia valigia.

Io non rispondo. Mi guardo solo un'ultima volta attorno e per un attimo la mia attenzione cade sulla finestra.
Per una frazione di secondo mi torna in mente la sera che mi sono messa lì fuori, sul tetto, avvolta solo dalle coperte.

Stavo chattando con Heric.

"Ci sei?" Mi domanda Jace ad alta voce dalle scale.
"Arrivo." Dico, togliendomi dalla testa quel ricordo per uscire una volta per tutte da questa stanza.

Chiudo la porta dietro alle mie spalle, scendo raggiungendo mio fratello che sta ancora trasportando la mia valigia, e facendo molta attenzione a non perdere l'equilibrio mi tengo saldamente al corrimano per arrivare nel salotto. Qua troviamo tutti gli altri: Alison che chiacchiera con Katie, Mike che dà un'ultima controllata alla casa, e ovviamente... Samantha che non fa altro che stare appiccicata al cretino dai ricci biondi.

"Allie, appena arriviamo a casa devo assolutamente andare a ricomprare quel vestito, mi accompagni?" Dice l'oca fin troppo ad alta voce per i miei gusti, soprattutto tenendo conto che mi sono svegliata da poco e le urla potrebbero innervosirmi parecchio.

Inoltre ci metto un secondo a capire che il vestito a cui si sta riferendo è chiaramente quello che l'altra sera le ho sporcato versandole il drink addosso.

Vorrei tanto ricordarle che esistono le lavatrici, ma probabilmente è talmente stupida che non sa neanche cosa sia, una lavatrice.

"Va bene, Sam." Le risponde Allie, che appena mi vede mi rivolge un sorriso.

"Siamo pronti?" Domanda Mike già con le chiavi di casa in mano per poter chiudere la porta.
"Sì." Risponde Jace. "Cominciamo a caricare le valigie."

A questo punto Mike, Heric e mio fratello afferrano tutte le nostre valigie per raggiungere l'auto, mentre noi ragazze rimaniamo gli ultimi istanti in casa per non sentire freddo.
Ecco che però tutte e tre, o meglio... Samantha e Katie, cominciano con le loro chiacchiere fastidiose.

"Allora?" Domanda Katie con aria perversa. "Com'è andata la nottata...?" Tira su le sopracciglia tirando una gomitata all'amica.
"Diciamo che... è andata!" Ride imbarazzata Samantha.

Tz, che rottura...

Se iniziano a parlare di questa storia...

"È andata, ok... ma come è andata?" Insiste Katie, che comincia a ridacchiare con Samantha come due bambine dell'asilo.

Vi prego, queste due oche fastidiose sarebbero capaci di farmi innervosire in meno di due secondi.

"Eh..." Balbetta Samantha. "Dai Kat, puoi anche arrivarci!" Continua a ridere lei.

Fanculo, già non le sopporto più queste due.

Decido di avvicinarmi alla porta per uscire. Preferisco stare al freddo che in compagnia loro. Mi spiace solo per Allie, ma è più forte di me.

Sto per aprire, ma ad un tratto la maniglia si abbassa da sola finché la porta si spalanca.
Davanti a me mi ritrovo due occhi verdi marcati da due grosse occhiaie: Heric, che appena mi vede dinanzi a sé si blocca sul posto dopo un piccolo sussulto. Noto subito che sta tremando dal freddo. I suoi ricci biondi escono dal cappellino nero in lana che ha in testa, mentre con la bocca continua ad alitare sulle mani per mantenerle calde.

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