Capitolo 10

10.7K 396 489
                                    

È Halloween.

E con Halloween è anche...

"Buon compleanno, piccola peste." Scarlett si avvicina a me per arruffarmi i capelli.

Sono seduta sul tavolo della cucina, è già passata mezza giornata e mia sorella è appena rientrata dal lavoro. A quanto pare prima di tornare a casa è andata a comprare una torta al cioccolato e delle candeline.

"So che stasera andate alla festa di Halloween." Mi ricorda, riferendosi anche a Jace.
"Sì." Rispondo sbadigliando e disponendo le candeline sulla torta.

Non che abbia voglia di festeggiare, anzi. Ma Scarlett lo fa ogni anno. Ormai glielo lascio fare solo perché non ci rimanga male.

"E da cosa ti travesti?" Mi domanda.
"Non mi travesto." Dico mettendo l'ultima candela.
"Come non ti travesti?!" A parlare stavolta è Jace, che fa la sua comparsa in cucina ancora a petto nudo e con l'asciugamano sulle spalle.
"Copriti o ti ammali, tu." Lo rimprovera Scar.
"Sono già travestita." Rispondo.
"Da?" Jace mi guarda dalla testa ai piedi con aria confusa.
"Barbona." Faccio un giro su me stessa, saltando giù dal tavolo. "Ti piace?"

Veramente credeva che mi sarei travestita?
Tz... no.

Semplicemente non ho voglia di stare a fare queste bambinate. Dei semplici jeans e una felpa nera vanno benissimo.

"Ti saresti potuta vestire da diavolo. Ti si addice."
"E tu da pagliacc- ah no... lo sei tutti i giorni!" Scoppio a ridere e Jace afferra la sua asciugamano per tirarmela addosso. Io però la schivo e questa va a finire proprio su nostra sorella, che nel mentre stava accendendo le candeline.

"Ah!" Salta sul posto, vedendo che metà delle candele si sono spente a causa della folata provocata dall'asciugamano. "Scemo...!" Tira uno schiaffo sulla testa di Jace che si scansa con un salto.
"Hey!" Urla contro di lei.
"Dovevi darglielo più forte." Dico a Scarlett riferendomi allo schiaffo che ha dato a Jace.
"Se mai dovreste stare fermi entrambi! Non vedete che mi avete spento tutte le candele!" Urla, schiacciando sull'accendino per sistemare il danno.

Dopo avere nuovamente tra noi la torta con le candele accese ecco che le spengo con un soffio solo. Dopodiché tagliamo tre fette, passando un po' di tempo a chiacchierare.

Che poi chiacchierare si fa per dire. Non esiste la parola chiacchierare in questa casa.
Non tra me e Jace.

Finiti i "festeggiamenti" ci mettiamo a ripulire la tavola liberandola da piatti, posate e bicchieri. Quanto alla torta, la parte avanzata, Scarlett si sbriga a metterla nel frigorifero per mantenerla al fresco.

Sto per uscire dalla cucina, quando entrambi i miei fratelli, ancora appoggiati al mobile, mi bloccano.

"Dove vai?" Mi domanda Scarlett a braccia conserte.
"Stavo andando sul divano, perché?" Guardo l'orologio. "C'è ancora tempo prima di andare alla festa."
"Sì." Interviene Jace. "Ma ti dobbiamo dare una cosa." Lui e Scarlett si lanciano un'occhiata d'intesa. Dopodiché quest'ultima afferra un piccolo pacchetto nero che è rimasto nascosto fino ad ora in un cassettino.
"Cos'è?" Domando, afferrandolo titubante.

Non volevo dei regali...

"Che regalo sarebbe se te lo dicessimo?" Ride Scar.
"Io in realtà non volevo far- ah!" Jace si tocca la testa quando Scarlett gli tira il secondo schiaffo della giornata. "Nel senso che non volevo farti questo regalo!" Sbuffa lui, guardando in cagnesco nostra sorella.
"Se è qualcosa che ti infastidisce lo apro più che volentieri." Rido maliziosamente.
"Dai, aprilo." Mi incita Scarlett.

E così faccio.

Comincio a slacciare il fiocco d'argento che tiene chiusa la bustina nera opaca, e quando infilo la mano ecco che tiro fuori un semplice bigliettino.

Il Migliore Amico di mio Fratello Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora