Capitolo 75

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Quando riapro gli occhi mi vedo circondata da pareti bianche fin troppo familiari.

L'ospedale.

Sbatto le palpebre più velocemente per cercare di mettere tutto a fuoco. Provo a sollevarmi sui gomiti e a guardarmi intorno, ma è solo quando una presenza mi avvolge le spalle che mi sveglio sul serio.

"Emma!" La voce inconfondibile di Scarlett si pronuncia nella stanza. "Dio, finalmente ti sei svegliata..." Dice mettendosi seduta di fronte a me per afferrarmi il viso tra le mani. "Come ti senti? Hai male a qualcosa?" Il suo modo di bombardarmi di domande tutte insieme mi fa venire un mal di testa terribile.

E l'unica cosa che ora mi interessa davvero è un'altra.

"Heric." Dico diretta e senza giri di parole.

Scarlett si zittisce un attimo, come se stesse cercando le parole più adatte per dirmi qualcosa.

"Emma..."
"Dov'è?" La interrompo con un nodo alla gola paragonabile a mille spine che ti trafiggono l'anima.
"È in sala operatoria." Dice dopo aver preso un sospiro.

A quella confessione mi stacco le flebo attaccate al braccio e scendo dal letto per uscire dalla stanza a piedi nudi.

"Emma, aspetta!" Scarlett si alza in piedi per seguirmi, ma non mi fermo.

Percorro l'intera stanza e spalanco la porta ritrovandomi tutti gli altri seduti sulle sedie lungo il corridoio.

"Emma!" Altre voci mi chiamano. Non riesco a capire di chi siano, probabilmente sono Nic, Allie, Jace e Nate che mi chiamano all'unisono.

Ma continuo a camminare alla pazza ricerca di un dottore.

Il cuore mi batte così velocemente che per un attimo credo di poter avere un infarto.
Sto sudando e mi manca il respiro.

Ma continuo a camminare, ancora e ancora.

Un dottore... ho bisogno di trovare un dottore.
Anche un'infermiera, chiunque... mi basta avere qualcuno che mi dica che Heric sta bene.

Continuo a correre per il corridoio col fiato sospeso. Mi guardo intorno, ma gli infermieri mi sembrano tutti improvvisamente scomparsi dalla faccia della terra.

"C'è qualcuno, cazzo?!" Urlo in preda al panico.
"EMMA!"

Mi blocco.

Una presa salda mi tiene il polso così forte da risvegliarmi da un possibile attacco di panico.

Quando mi volto, il viso sconvolto e teso di Jace mi compare davanti.

Non mi capita quasi mai, ma avere di fronte proprio lui mi fa crollare totalmente.

"Dimmi che sta bene." Lo imploro cercando di non scoppiare a piangere, ma il nodo che sento alla gola è più forte che mai.

Le gambe mi tremano a tal punto che mi sento cadere a terra.

"Ti prego..." Sussurro, con le guance ormai rigate dalle lacrime.

Con un gesto improvviso, Jace mi avvolge tra le sue braccia. Ma la cosa che più mi stupisce è il modo in cui glielo lascio fare senza opporre alcuna resistenza.

"Sta bene." Dice, stringendomi sempre più forte.
"Giuralo."
"Te lo giuro."

Affondo il viso nella sua maglia per nascondermi da quante più persone possibili. Sto cercando in tutti i modi di trattenere le lacrime, ma essere a conoscenza del fatto che Heric si trovi in sala operatoria mi fa morire dentro.

"Non doveva andare così..."
"È tutto a posto Emma, Heric sta bene."
"È solo colpa mia..." Dico, ripensando a quando mi ha protetta dai frammenti di vetro.
"Non è colpa tua."

Il Migliore Amico di mio Fratello Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora