Capitolo 69

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Un silenzio tombale incombe nella stanza di Jace ed Heric quando terminiamo di raccontare l'accaduto a Nate.

Quest'ultimo è seduto sulla sedia, con gli avambracci appoggiati sulle ginocchia e la testa rivolta verso il basso.

Si sta trattenendo dal spaccare qualcosa, si percepisce.

Quando Jace fa per parlare ancora, Heric lo ammutolisce con una gomitata. Nello stesso esatto momento Nate si solleva dalla sedia e si dirige verso la finestra appoggiandosi ad essa sempre con la testa bassa.

Sedute sul letto di Heric, io ed Alison notiamo con la coda dell'occhio come sta stringendo forte i pugni.

La tensione è a mille.

Siamo tutti consapevoli di quanto Nate sia buono e paziente, ma il problema arriva quando questa bontà e questa pazienza svaniscono improvvisamente nel nulla.

A quel punto Nate sa diventare la persona più spaventosa del mondo.

"Tutto questo è assurdo." Ringhia rompendo il ghiaccio che ci stava letteralmente congelando il sangue. "È assurdo..."
"Ti ho già detto che sistemerò io i conti."

Alle parole di Jace, Nate batte il pugno sul davanzale della finestra facendo saltare me ed Alison sul letto.

"Tu non sistemerai nulla, è chiaro?!" Sbotta puntandogli il dito contro.
"Pensi che possa restarmene con le mani in mano?!" Ringhia a sua volta Jace facendo per sollevarsi dal letto. Ma appena Heric, seduto al suo fianco appoggiato alla testiera del letto, se ne accorge, lo tira dalla maglietta per rimetterlo a sedere.
"Devi restartene con le mani in mano!" Controbatte Nate. "E anche con la bocca chiusa."

Lo sguardo di Nate è glaciale. I suoi occhi chiari sono così minacciosi da poter mettere i brividi a chiunque.

"Se tua sorella viene a sapere tutto questo..." Sospira nervoso tornando ad appoggiarsi alla finestra.
"Scarlett non verrà a sapere nulla." Risponde mio fratello.

Poi di nuovo silenzio.

Percepisco la preoccupazione di Alison seduta al mio fianco. È da almeno un'ora che sta torturando la manica della felpa.
Oltretutto lei non conosce la storia nei minimi dettagli, e sono certa che anche se io, Jace ed Heric ne abbiamo appena parlato a Nate, lei non ci avrà sicuramente capito molto.

L'unico rumore che si sente ad un tratto è la testa di Heric che si lascia cadere indietro sul muro.
Volto la testa verso lui e lo vedo avvolto nei suoi pensieri, con gli occhi rivolti verso l'alto e i pugni serrati.

"Cos'hai?" Gli domando con tono fin troppo brusco.

Non credevo potessero essere così arroganti le mie parole, ma non mi sono resa conto dei modi finché non mi sono uscite di bocca.

Heric non mi risponde. Non mi degna nemmeno di uno sguardo. Dal modo in cui solleva il sopracciglio mi rendo conto che non mi parlerà sicuramente per un bel po'.

Tz, il solito.

Il silenzio continua a stordirci le orecchie. Sembra quasi che una bomba possa esplodere da un momento all'altro se si tocca per sbaglio il filo scorretto.

Jace si sta mangiando le unghie con fare agitato, Nate sta appoggiato alla finestra con la gamba che si muove nervosa, Heric continua a tenere i pugni così serrati da stritolarsi le mani ed Alison sta continuando a maltrattare quella povera felpa.

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