Capitolo 32

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"Eddai Emma, non puoi mancare!" Nic sta continuando a insistere in ogni modo perché venga alla sua festa di compleanno, stasera.
"Potevi anche avvertirmi prima..." Sbuffo senza alcuna voglia.

Sono passati solo due giorni dall'anniversario di morte di mamma e papà, e andare a festeggiare il compleanno di Nic non mi va proprio.

"È da giorni che ti stresso per il mio compleanno, ma te sembra che hai la testa altrove!" Mi rimprovera cominciando a farmi alterare già di prima mattina.

Ovviamente non ho raccontato nulla a lui riguardo i miei genitori. So che è da giorni che mi parla della sua festa di stasera, ma sinceramente non ho mai avuto la testa per pensarci.

"Ti faccio sapere." Taglio corto sedendomi sulle scale.

Per un attimo però mi irrigidisco quando mi torna in mente che proprio qua, poche settimane fa, mi ha baciato mettendo su quella recita per Heric.

Decido quindi di alzarmi e continuare a percorrere il corridoio. Ma anche qua mi blocco: in lontananza vedo Heric assieme a mio fratello e il resto del gruppo.

Ovviamente è presente anche Samantha.

Nic mi si affianca infilando svogliatamente le mani dentro la tasca della sua felpa rossa oversize.

"Con Evans?" Mi domanda all'improvviso guardando prima dritto davanti a se e poi verso di me.
"C-che cosa?!" Salto sul posto.
"Non mi hai raccontato più nulla." Dice. "Non è successo nient'altro?"
"No." Mento. "Perché dovrebbe succedere ancora qualcosa?" Domando sbuffando.
"A quanto pare dopo quella nostra bella messa in scena quei due sono tornati come prima." Commenta osservandoli da lontano.
"A quanto pare." Ripeto girando la testa dalla parte opposta.
"Beh, quindi?"
"Quindi cosa?" Sbuffo ancora spazientita dalla sua insistenza.
"Ci vieni a casa mia o no?"

Rimango un attimo a pensarci su.

Ci andrei anche a questo dannato compleanno, ma è il periodo peggiore dell'anno e la voglia di fare festa non mi salirebbe neanche se mi sforzassi.

"Alle otto sono sotto casa tua." Taglia corto nello stesso istante in cui suona la campanella.
"No, Nic-!" Tento di chiamarlo ma questo sgattaiola via con un sorrisetto vittorioso in volto.

Uff, te pareva che non doveva andare a finire così? Con Nic è praticamente impossibile.

È inutile, faccio ancora fatica ad abituarmi alle sue decisioni improvvise.

~

Sono le 19.30 di sera e prima di uscire di casa mi do una veloce occhiata allo specchio. Non sono per niente vestita in modalità festa, ma la cosa mi interessa poco. Con dei semplici jeans neri, un top bianco e una camicia nera aperta, afferro il giubbotto ed esco di casa.

Una volta fuori vedo davanti a me una macchina scura. Da questa compare Nic sul posto del passeggero che abbassa il finestrino per salutarmi.

"Hey, Emma!" Agita velocemente la sua mano appena mi vede, con un sorriso a trentadue denti.

Di fianco a lui, al volante, c'è uno dei suoi amici, di cui ovviamente non ricordo il nome.

Faccio anch'io per salutarlo, ma quando sento raschiare fortemente una gola alla mia destra mi giro di scatto.

È Jace.

Ed ecco che un attimo dopo compare anche Heric con la sua moto.

Quest'ultimo si parcheggia proprio di fianco a mio fratello e quando si toglie il casco mi saltano subito all'occhio i suoi ricci biondi che vanno da tutte le parti.
Subito dopo mi accorgo di Alison dietro di lui. Ecco che anche lei si toglie il casco e scende subito per salutare Jace e me.

Il Migliore Amico di mio Fratello Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora