Capitolo 26

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Per tutta la fine delle vacanze di Capodanno sono rimasta a casa a far nulla. Era sempre Nic ad insistere perché uscissi, ma alla fine me ne sono stata qua tutti i giorni.

Tranne oggi.

Oggi ho saputo che Heric ed Alison verranno qui a trovare Jace, e ho preferito andarmene a fare un giro.

"Dimmi se ho capito bene..." Nic fa combaciare l'indice e il pollice della mano destra osservandomi con aria interrogativa. "Hai accettato di uscire solo perché Evans è a casa tua?" Domanda come offeso dalla cosa.
"Sì." Rispondo facendo spallucce mentre, seduta sulla panchina del parco, sporco le mie scarpe giocherellando con la neve.
"Ma-" Nic aspira nervosamente dalla sigaretta. "Me lo dici così, senza problemi?" Butta fuori il fumo incurvando le sopracciglia. "Io che come un coglione ti chiedo sempre di uscire..."
"Uff, dai finiscila." Lo interrompo io. "Lo fai solo perché se no ti annoieresti."
"Beh è vero." Ammette. "Senza di te mi annoio."
"Visto?" Sorrido fiera.

È domenica pomeriggio. Una domenica fredda, dipinta di bianco. La neve è sparsa per tutte le strade e il freddo ci sta letteralmente congelando.
Nonostante ciò, appena ho chiesto a Nic di vederci non si è tirato indietro: è uscito di casa per venirmi incontro e ora ci troviamo qua, su una panchina, a parlare e fumare.

"Domani torniamo a scuola." Mi ricorda.
"Mh."
"Eh." Dice, come per sottolineare la sua frase precedente.
"Lo so."
"Cos'hai intenzione di fare?" Mi chiede guardandomi dall'alto, mentre sta seduto sullo schienale della panchina e tiene i piedi appoggiati su dove si dovrebbe tenere il culo.
"Dormire alla prima ora."
"No, scema. Intendevo con Evans."
"Che intenzioni dovrei avere?" Esclamo infastidita. "Nessuna!"
"Oggi sei uscita per evitarlo." Mi fa notare, come se non lo sapessi. "Ma domani cosa farai?"
"Lo stesso?" Domando sarcasticamente.
"E con Samara?" Chiede quasi con leggero timore.

Quando sento parlare di lei stringo i denti.

"Niente." Rispondo dopo un po'. "Se ha imparato la lezione." Aggiungo un attimo dopo, riferendomi allo schiaffo che le ho tirato.
"Pensi l'abbia imparata?" Domanda ridendo.
"Da una parte spero di no." Sorrido maleficamente aprendo rigidamente la mano con cui le ho dato quella sberla. "Così nel caso posso sempre farle un ripasso."
"Tz, non avevo dubbi!" Nic incurva le labbra in un sorrisino e alza le sopracciglia.

Nella mia mente però inizia a girovagare una persona. L'unica con la quale spero di non avere problemi: Alison.

Samantha é una delle sue migliori amiche, e quando non è appiccicata ad Heric sta sempre assieme ad Alison.

Orgogliosa come sono rischierei di allontanarmi da lei se quella stronza dovesse mettersi in mezzo. E anche se mi costa ammetterlo... mi dispiacerebbe.

Ma questo me lo tengo per me.

~

Varco l'entrata di scuola e una figura piccola e dai capelli biondo cenere raccolti in due trecce mi rivolge un sorriso.

"Emma!" Sophie smette di parlare con una sua amica per venirmi incontro.
"Ciao." La saluto, tentando di non essere troppo scontrosa.

Con lei non ho legato come con Nic, ma è forse una delle poche persone che mi accetta e sopporta per come sono.

"Finalmente ci rivediamo!" Esclama tenendo ben saldi i libri contro il petto. "Come sono andate le vacanze?"
"Bene, nulla di così emozionante." Mento, tentando di sembrare convincente.

Di fatto Nic, che sta camminando al mio fianco tra i corridoi della scuola, trattiene una piccola risata girandosi dall'altra parte.

"A te?" Chiedo, per spostare il prima possibile l'attenzione lontano da me.
"Bene, ho mangiato tantissimo!"

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