Il Migliore Amico di mio Fratello

Capitolo 18

La domenica l'ho passata interamente in compagnia di Nic.

Sono tornata a casa la sera, ma ho incontrato solamente Scarlett.
Jace, da quel che mi ha detto lei, sembra essere uscito proprio con Heric, Nate ed Alison.

Spero solo che il cretino dai ricci biondi tenga la bocca chiusa con mio fratello, perché se no giuro che lo ammazzo sul serio stavolta.
Anche se conoscendolo sono certa non spiffererà parola: non direbbe mai al suo migliore amico ciò che è successo. Non se di mezzo c'è sua sorella.

Almeno... questo è quello che spero.

Solo Alison mi ha chiamata di nascosto per chiedermi se fosse tutto a posto, ma essendo lei in compagnia di Jace non abbiamo avuto molto tempo per parlare e mi ha assicurato che ci saremmo riviste a scuola.

"Ah, eccoti." Mentre mi trovo nel giardino della scuola a fumare una sigaretta con Nic e Sophie vedo comparirmi davanti proprio lui: Jace, col suo sguardo glaciale e il sopracciglio ricurvo.

In fondo al cortile vedo il suo gruppo di amici, tra questi però faccio caso solo ora non esserci Heric.
Da una parte mi sento sollevata a sapere che non siano assieme e che quell'idiota dai ricci biondi non possa far parola di nulla.

Ma dall'altra parte... è sospetta la cosa.

"Che vuoi?" Domando, coprendo leggermente la sigaretta.
"È inutile che la nascondi." Dice indicandola con un cenno della testa. "Ormai lo so che fumi."
"Allora la prossima volta il pacchetto me lo compri tu?" Ghigno con tono acido.
"Dove sei stata tutto ieri?" Mi chiede, ignorando completamente la mia domanda ironica.

Stamattina sono uscita di casa molto prima rispetto a lui apposta per evitarlo. Sapevo mi avrebbe domandato che fine avessi fatto e finché ci troviamo sotto lo stesso tetto è troppo difficile sfuggire alla situazione.

Nic e Sophie, seduti rispettivamente sul muretto uno alla mia sinistra e l'altra alla mia destra, rimangono in silenzio percependo l'aria di sfida che è calata tra me e mio fratello.

"Ero a dormire da Sophie, ho detto ad Alison di avvertirti." Dico con nonchalance. "Vero?" Stavolta mi giro verso Sophie, lanciandole uno sguardo d'intesa.
"Oh, ehm... sì!" Si affretta a dire appena le schiaccio il piede facendo attenzione a non farmi notare.
"E siete rimaste tutto il giorno assieme?" Domanda Jace con aria sospettosa.

Ah, diamine. Lui lo sa che non passo molto tempo in compagnia delle ragazze.

"Certo!" Rispondo con aria divertita guardando entrambi i miei amici.
"Ok." Risponde Jace alzando bandiera bianca. "Ma la prossima volta avverti me, non Alison." Mi dice con tono più calmo.
"Tu stavi facendo festa, neanche avresti guardato il telefono." Mento, inventandomi una scusa sul momento.
"Ma se ti ho chiamato mille volte." Mi ricorda lui.

Cazzo, mi ero scordata.
D'altronde ero ubriaca marcia.

"Ah, non ho visto." Fingo tagliando corto.
"Allora per farti perdonare..." Con un sorrisino dall'aria furbesca si mette a sedere tra me e Sophie porgendomi la mano vuota. "Offrimi una sigaretta." Dice, incitandomi con un segno delle dita.
"Scordatelo." Rispondo, buttando per terra la mia.
"Con tutte le volte che ti ho offerto i drink una sigaretta me la devi." Insiste lui, mentre Sophie si scansa leggermente, probabilmente intimorita dalla presenza di Jace.
"Tz, me lo avrai offerto una volta." Rido guardando di fronte a me.
"Allora tu offrimi una volta una sigaretta."

Uff, che rompi scatole!

A malincuore e profondamente scocciata, infilo la mano destra nella tasca della giacca e tiro fuori il pacchetto. Afferro una sigaretta e gliela porgo con sguardo glaciale.