Capitolo 46

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È lì, con uno sguardo glaciale e magnetico. Si regge in piedi con fare sicuro e i pugni stretti lungo i fianchi. È tranquillo, ma la sua espressione lo tradisce con occhi duri e indemoniati rivolti verso tutti noi. Non so chi in particolare, forse nei confronti di tutti. Ma su una cosa sono certa: qua sta per scoppiare una bomba.

Quando anche Jace, Alison e Nic si accorgono della presenza di Heric lo guardano confusi, come se non si sarebbero mai immaginati di vederlo qua. E devo essere sincera... non me lo aspettavo nemmeno io. Ma allo stesso tempo, se ci penso, mi dico che sì, avrei potuto immaginarlo: quei due ormai sono sempre insieme.

Mi rimetto a sedere sentendo le gambe diventare di piombo. Per un attimo percepisco il fiato farsi più corto e il cuore battere ad altissima velocità.
Le mani iniziano a tremarmi, e non saprei dire se per la rabbia o l'agitazione, o magari entrambe.

Poi è proprio Heric a venire verso di noi a passo svelto. Afferra Samantha da un braccio e la gira verso di se per guardarla in volto. Le ringhia qualcosa sottovoce, ma dal labiale intuisco qualcosa come "che cazzo stai facendo?".

"Io e te facciamo i conti dopo!" Risponde lei rigirandosi verso Alison.
"Ah, la metti così." Ride acido lui. "Sono stato io a chiederti di uscire per parlare." Confessa più ad alta voce. "A che cazzo di gioco stai giocando portandomi qua?"
"Che diavolo sta succedendo?" Jace prova a mettersi in mezzo tentando di capirci qualcosa, ma nessuno dei due gli presta attenzione. Anzi, Samantha torna immediatamente a prendersela con Alison ignorando anche Heric. Ma appena le rivolge ancora una volta parola con quel tono arrogante tutte queste mie esitazioni svaniscono.

Svegliati Emma. Non farti mai condizionare dalla presenza delle persone.

Mai.

Sii te stessa, sempre. E se essere se stessa vuol dire mettere con le spalle al muro le persone... allora attacca.

"Come puoi uscire assieme ad una persona che mi ha letteralmente messo le mani addosso!" Urla dal nervoso la nutria.
"Sam-"
"Sam nulla!" Sbotta lei puntando un dito contro Alison. "Non ti fai schifo a farmi un torto del genere?!" Continua a sbraitare lei accendendo in me quel campanello d'allarme che mi si attiva automaticamente in una situazione di pericolo.

Qua mi metto in piedi con uno scatto da far saltare sul posto sia Jace sia Nic. La mia sedia va a sbattere bruscamente contro il tavolo affianco, tanto che inizio a sentirmi gli occhi di un quarto del locale puntati addosso.
Con tutto il nervoso che mi scorre tra le vene mi lascio dietro ogni piccolo pensiero ed ogni minima paura che avevo in testa fino a due minuti fa, e col mio solito modo di fare la affronto a viso scoperto.

"E tu non ti senti la solita merda che si ridicolizza davanti a tutti?" Domando ridendole in faccia e avvicinandomi a lei.
"Emma, stai buona-"
"Jace 'sta zitto." Gli dico contro riportando subito il mio sguardo pieno d'odio rivolto a Samantha. "Se è venuta a mettere zizzania io sono pronta a creare una guerra." La minaccio guardandola dritto negli occhi.

Occhi in cui capto subito un attimo di esitazione.

La voglio mettere con le spalle al muro più che mai. Basta trattenersi, mi sono stancata.

"Sei tu quella che finora non ha fatto altro che mettere zizzania tra di noi!" Urla lei indicandoci tutti con il dito indice. "Da quando sei a scuola con noi non facciamo altro che litigare!"
"Oh, poverina..." Piagnucolo per finta portandomi le mani sul cuore con fare teatrale. "Non piangere così..." Continuo con finta dolcezza. "Perché tanto a noi non ce ne frega proprio un cazzo, sai?" Alle mie battutine cala un'altra aria di sfida e tensione.

Tutti si guardano tra di loro con fare preoccupato domandandosi fin dove avrò intenzione di spingermi. Tutti... tranne Nic. Lui abbassa la testa e trattiene una risata così tanto a fatica che nessuno di noi riesce a non rendersene conto.

Il Migliore Amico di mio Fratello Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora