Ed eccomi qua, da sola nel laboratorio di scienze del Prof Campqualcosa.
Jace, Alison ed Heric sono andati via una decina di minuti fa circa, in modo tale che al ritorno del Campcoso io fossi da sola per fargli credere di non aver ricevuto alcun tipo di aiuto.
Mi metto a sedere ad uno dei tavoli al fianco delle finestre. Siamo a metà settembre e l'estate sta finendo, ma il sole a quest'ora picchia ancora forte.
Chiudo gli occhi, godendomi quel calore. Per rilassarmi mi lascio andare sullo schienale della sedia e incrocio le gambe sul tavolo.
Mi sta salendo un abbiocco che potrei dormire qua, così, per ore."Vedo che ci stiamo riposando per bene!" La voce di un uomo mi fa saltare sul posto.
Cazzo, che infarto.
"Scusami, non volevo svegliarti." Dice con ironia. "Però vedi... siamo a scuola, e in particolare nella mia aula."
"Direi che me ne sono accorta." Rispondo tirando giù i piedi dal banco.
"Bene, mi fa piacere." Continua lui, appoggiando i suoi libri sulla cattedra e guardandosi intorno. "E mi fa piacere anche vedere che hai svolto tutte le mansioni che ti ho dato."Eh, anch'io guarda... sto facendo i salti di gioia.
"Da settimana prossima ricominceremo con i laboratori e avrei dovuto preparare l'aula entro questo venerdì." Cammina per la stanza scrutando ogni angolo. "Ma grazie al tuo aiuto direi che mi sono portato avanti." Sorride.
Ad un tratto torna ad avvicinarsi al tavolo dove sono seduta, appoggiandosi ad esso.
"Ti chiami Emma, giusto?" Mi domanda, sistemando gli occhiali.
"Sì."
"Hogan?"
"Seh." Odio quando mi fanno mille domande, per di più personali.Che poi... so già che lo sa. Altrimenti come avrebbe potuto scrivere il mio nome sulla lavagna? Glielo avrà riferito quella stronza della Preside.
"Ho saputo che sei la sorella di Jace."
Io non rispondo, mi limito solo a guardarlo impassibile con le mani in tasca.
"Sì, ma non ci assomigliamo per niente."
"A me sembra che vi assomigliate molto, invece." Fa una pausa, per poi riprendere con le sue cazzate. "Non sapete stare buoni senza mettervi ogni volta nei guai."
"Non mi paragoni a lui, grazie." Tiro su gli occhi, guardando da un'altra parte.
"Mi piacerebbe non doverlo fare, in realtà." Ride. "Spero che almeno tu non mi romperai qualcosa in aula o ti metterai a fare casino durante le lezioni." Continua con aria divertita in volto. "Anche se... non ho mai visto tuo fratello litigare così pesantemente con qualcuno fino ad arrivare alle mani, a differenza tua."Tiro su gli occhi.
Già non lo sopporto più."È sempre stato pieno di amici, certo a parte con Evans negli anni scorsi... ma vedo che ora vanno molto d'accordo." Porta le mani in tasca, mettendosi più comodo possibile.
Pff, certo. Parla così perché non l'ha mai visto fuori da scuola.
Se sapesse che partecipava ad incontri illegali, che litigava e si prendeva a pugni anche coi muri e che aveva un cocainomane come amico se ne starebbe zitto, questo ficcanaso."Quindi su questo direi che non vi assomigliate poi così tanto..." Continua, sbagliandosi completamente.
Altro silenzio. Non ho proprio voglia di rispondere.
Lo avrei fatto, ma sto tentando di fare la brava solo perché è un professore. E soprattutto non ho voglia di essere trattenuta con altre punizioni."Comunque... so della vostra situazione." Dice, cogliendomi completamente impreparata.
"Cioè?" Domando titubante.
"Dei vostri... genitori." Nel suo volto mi sembra di poter intravedere uno sguardo mortificato.
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Il Migliore Amico di mio Fratello
Romance[𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀] 𝟑º 𝐋𝐈𝐁𝐑𝐎 Sequel de "𝐈𝐋 𝐏𝐄𝐆𝐆𝐈𝐎𝐑 𝐍𝐄𝐌𝐈𝐂𝐎 𝐃𝐈 𝐌𝐈𝐎 𝐅𝐑𝐀𝐓𝐄𝐋𝐋𝐎" 𝘼𝙏𝙏𝙀𝙉𝙕𝙄𝙊𝙉𝙀: leggere prima "Il Peggior Nemico di mio Fratello" e "Il mio Peggior Nemico" per capire al meglio la storia. Alison, J...