Il Migliore Amico di mio Fratello

Capitolo 73

Sono almeno dieci minuti buoni che cerco Nic ovunque. E la cosa non è normale, dal momento che ogni intervallo lo passiamo insieme. Ma soprattutto se teniamo conto del fatto che non si vedono ne Jace ne Heric.

Ed è soprattutto quest'ultimo che mi preoccupa.

Percorro gli ultimi metri prima di arrivare all'entrata principale della scuola.
In piedi, proprio sopra la scalinata, finalmente li vedo tutti e tre, nel parcheggio pieno di studenti.

Jace e Nic stanno parlando con una calma che mi lascia di stucco, nonostante percepisca da qua la freddezza e l'evidente imbarazzo che c'è tra i due.
Mentre Heric è pochi metri più distante, appoggiato a braccia conserte alla sua moto con la sua solita espressione omicida.

Sicuramente nei confronti di Nic.

Una cosa è certa... il fatto che quei tre si trovino assieme vuol dire solo una cosa.

Jeremy si sta muovendo.

E con lui i Morris.

Se è come sospetto, devono essere stati proprio loro a far sapere a Jace ed Heric il luogo del loro incontro.

Appena Heric decide di andarsene senza nemmeno rivolgere parola a qualcuno, capisco che anche per me è arrivato il momento di alzare i tacchi e sparire.

Rientro a scuola, e in un attimo riesco a intravedere Alison in mezzo alle sue compagne di squadra. Tra queste c'è anche Katie, ma per sua grandissima fortuna della nutria non pare esserci traccia.

"Allie, puoi venire un attimo?" Le domando sottovoce avvicinandomi.
"Emma!" Il sorriso a trentadue denti che mi rivolge ogni volta che mi vede mi travolge come raggi di sole che colpiscono in pieno volto. "Certo!"

Ci allontaniamo dal gruppo delle cheerleader e appena siamo a distanza di sicurezza le racconto ciò che ho visto.

"Jace, Heric e Nic erano fuori a parlare fino a poco fa."
"Dici che hanno saputo qualcosa?" Il volto radioso di Alison si incupisce lentamente.

Si vede che è preoccupata da morire ora che anche lei è a conoscenza di tutto.

"Probabile. Appena vedo Nic..." Mi interrompo appena lo sguardo mi cade in lontananza proprio su lui e Jace.

Entrambi si scambiano un ultimo cenno del capo come saluto, poi si dividono. Jace va dalla parte opposta, mentre Nic percorre a testa bassa il corridoio.

Deve avere la testa tra le nuvole, perché è solo quando lo afferro per la maglietta per tirarlo verso di me che si accorge della mia presenza.

"Oh!" Esclama bloccandosi appena in tempo per non venire a sbattermi contro.
"Ti ho visto, con Jace." Dico sottovoce.
"Ah, sei diventata una specie di stalker quindi!"
"Dove?" Taglio corto.

Alla mia domanda Nic si fa serio.

"L'edificio abbandonato." Risponde, cogliendo subito al volo.
"Quello dove si sta nascondendo Jeremy?"
"Sì, quello."

Mi blocco per un attimo sul posto, con lo sguardo perso nel vuoto.

Sono confusa...

Perché proprio lì? Se Jeremy si sta davvero nascondendo in quel posto, che cosa ci guadagna a farlo sapere anche a Jace, Heric e Nate? Lo sanno già i Morris da tempo, ma con loro pare avere accordi già da un po'. 

Ma farlo sapere proprio a loro... ai suoi più acerrimi nemici...

"È lo stesso posto che avete raggiunto quando avete seguito i Morris?" Domanda Alison.
"Sì, lo stesso." Rispondo.
"Quindi per lo meno siamo certi che si tratta di un posto esistente..." Continua lei, probabilmente ricordandosi di quando, l'anno scorso, è stato proprio suo fratello a darmi l'indirizzo sbagliato del luogo d'incontro con Jeremy.
"Pare di sì, però... fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio."
"Cosa intendi?" Mi chiede Nic.
"Che non mi fiderò mai al cento per cento di Jace ed Heric su questa storia."
"E perché non dovresti?"
"Nic, devi sapere che quei due non sono per nulla affidabili quando si parla di luoghi d'incontro." Ironizzo lanciando uno sguardo d'intesa ad Alison, che solleva le sopracciglia dopo aver colto la frecciatina nei confronti di quei due idioti.
"Già..." Risponde proprio lei.
"E visto che in passato abbiamo già avuto brutte esperienze... ci andremo direttamente con loro."
"E come vuoi fare?" Mi chiede lui con una mezza risata. "Pensi che ce lo concederanno così facilmente?"
"Affatto."