Capitolo 67

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La cena è stata un completo caos. I festeggiamenti sono stati così caotici che mi chiedo con quale coraggio il personale dell'hotel ci abbia sopportato piuttosto che cacciarci via. E questo non solo da parte dei ragazzi della squadra, ma anche dal coach in primis, che si è messo a far festa per la vittoria della semifinale tanto da permettere, con i dovuti limiti, ai ragazzi della squadra di brindare con lo spumante.
Avvenimento dell'anno mai visto prima.

Ma la verità? Meglio così, in mezzo al casino è stato facile rubare qualche bicchierino di troppo senza farmi beccare così facilmente dal Sergente Scarlett.

Manca poco allo scoccare della mezzanotte del 21 maggio, il compleanno di Jace. E questo lo sa bene pure il coach, che ha chiuso un occhio sulla questione alcol anche per questo.

"Oggi è troppo buono coach, che le succede?" Domanda quasi urlando Jace tirandogli una pacca amichevole sulla schiena.
"Quando scatta la mezzanotte scolati l'intero bicchiere prima che cambio idea." Risponde lui facendo scoppiare a ridere l'intera squadra.

L'unico che, come al solito, se n'è rimasto tranquillo è Heric. Ormai si sa che, a differenza di Jace, non è particolarmente casinista o amante delle feste. Ma nel momento del brindisi per Jace è il primo ad alzarsi per mettersi di fianco a lui e passargli la bottiglia da stappare.

"Toh." Gli dice dandogliela in mano, e Jace la afferra con gli occhi che brillano.
"Manca un minuto!" Urla Alison dall'altra parte del tavolo, circondata dalle altre cheerleader, e guardando il proprio ragazzo con gli occhi di una bambina innamorata.

Alle volte la invidio, ma in positivo. È la prima persona contro cui non riesco a provare alcun tipo di emozione negativa; sarà per la sua totale purezza. E invidio il modo in cui riesce a guardare mio fratello senza nascondersi dal mondo intero. È una cosa che vorrei saper fare anch'io, ma in realtà mi rendo proprio conto di quanto non mi si addica per niente.

"Hogan, tra un minuto diventi più vecchio!"
"Grazie, coach." Rotea gli occhi Jace divertito.
"Sai cosa vuol dire?"
"Che diventerò pelato come lei?"
"Brutto...!" Il coach gli tira un colpo dietro la nuca e Jace tenta di ripararsi alzando le mani mentre il resto della squadra inizia a a ridere a crepapelle.
"Vuol dire che diventerai sempre più brutto, più lento e scarso." Lo prende in giro il coach.
"Sono d'accordo." Interviene Nate, seduto di fianco a mia sorella.
"Zitto che sei più vecchio di me, tu."
"L'importante non è diventare vecchi, Jace, ma maturare." Interviene Scarlett con tono di rimprovero ma scherzoso.
"Non ti sembro abbastanza maturo?"
"Direi che sei rimasto ancora un poppante." Rispondo io, comparendo proprio di fianco a lui.

Jace gira lo sguardo nella mia direzione, fulminandomi dalla testa ai piedi. Quando vorrebbe rispondermi, però, l'intera squadra, le cheerleader, il coach, Nate e Scarlett iniziano a fare il conto alla rovescia.

E quando scatta la mezzanotte scatta anche il delirio.

Jace, dopo aver scosso per bene la bottiglia, la stappa con un forte boato spruzzando addosso al coach, ad Heric e ad altri compagni di squadra parte dello spumante.

"AUGURIII!" Urlano tutti all'unisono. Poi Jace si affretta a versare da bere ad ognuno di noi. Quando si avvicina ad Alison le stampa un dolce bacio sulle labbra, mentre quando arriva a me ne versa un sorso così piccolo che lo fisso malissimo.
Alla mia occhiataccia scoppia a ridere, per poi versarne di più.

Dopo aver brindato i ragazzi ricominciano a fare casino con le loro solite urla. A quanto pare il personale non sembra essere infastidito da tutto ciò, anzi, sono pure venuti ogni tanto al nostro tavolo per festeggiare assieme a noi e a dirci che non c'era alcun tipo di problema se Jace ha buttato mezzo spumante addosso all'intera squadra sporcando l'intero pavimento.

Il Migliore Amico di mio Fratello Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora