Pov's Camilla
Ero estremamente delusa dal suo comportamento, da lui. Non mi sarei mai aspettata una cosa del genere, soprattutto da Harry. Non ho parole per descrivere il mio stato d'animo, le emozioni che sento dentro di me e soprattutto per descrivere i miei pensieri, che non mi abbandonano mai. Avrei sempre dovuto sapere che quell'idea, quella fottuta idea che per di più ho proposto io, non avrebbe mai funzionato. Odio me stessa per averla avuta. Non potevo pensare ad altro in quel momento, che a quella finta relazione che avrebbe dovuto coprire la nostra vera? Ovviamente no. Ma come biasimarmi, ero follemente innamorata del ragazzo che in questo momento sta accanto a me, mentre guida tra le strade affollate inglesi, e avrei fatto di tutto pur di non doverlo lasciare. Mentirei, se dicessi che non lo amo più. Sarebbe una grande e fottuta bugia. Ed è questa la mia paura. Di portarlo per sempre nel cuore, di non riuscire ad amare qualcun altro che non sia lui. O forse, è proprio quello che voglio io. Sono talmente confusa al momento, che tra poco non saprei neanche dire come mi chiamo. Da quando mi ha detto la verità, dentro di me sento che mi sto trattenendo dal piangere come una pazza, e se non lo faccio è perché non voglio che mi veda in quello stato.
Lo vedo voltarsi verso di me e tornare subito con gli occhi sulla strada, mentre io continuo a fissare il suo profilo perfetto. Chiudo gli occhi e cerco di non pensare a tutto quello che è successo, ma è praticamente impossibile. Come si fa a dimenticare il dolore che ti fa provare la persona che ami? Semplicemente, non ci riesco.
In questo momento vorrei essere tra le braccia di mamma, mente mi accarezza i capelli dolcemente e mi sussurra che mi vuole bene. Mi manca, mi manca terribilmente e non posso farci niente. È questa la cosa peggiore. Sentire la mancanza di qualcuno, ma non poterla colmare. Mi sfiora la mente il ricordo dell'ultima chiacchierata che abbiamo fatto prima che andasse in cielo. Parlava di papà, e di quanto una persona possa stravolgere la tua vita. Mamma, hai ragione. Harry ha stravolto la mia vita, all'improvviso, e non c'è cosa più bella di questa.
Ricordo anche che ha detto che un giorno, avrei finalmente trovato anche io una persona che solo vederla, il cuore scoppiava di gioia. Che solo il pensiero, gli o occhi brillavano, e un sorriso si formava sul volto. Beh, avevi ragione anche su questo. Io lo amo, lo amo con tutta me stessa, lo sai? La prima volta che mi ha sorriso, pensavo fosse un sogno, era così bello, nel suo costume, a petto nudo. Il suo sorriso era così vero, così sincero, che mi chiedevo se fosse un angelo. Quando mi ha baciata, in quella piscina, mi sono finalmente sentita amata. Non ho dormito tutta la notte pensando a tutte le emozioni che avevo provato. E vogliamo parlare di quando mi ha chiesto di essere la sua ragazza? Dannazione, lo ha fatto con dei fuochi d'artificio. Chi sarebbe così pazzo da farlo per me? LUI. Lui l'ha fatto per me, mamma. E io lo amo, lo amo davvero, ma non riesco a sopportare tutto questo. Mi ha davvero ferita.
Mi accorsi di star piangendo, quando le dita di Harry mi asciugavano le lacrime che ormai bagnavano tutto il mio viso. Eravamo fuori da casa sua, ma non mi importava. In quel momento, avevo solo bisogno di sfogarmi, con o senza lui al mio fianco. Le mie lacrime non volevano cessare, così mi trovai nel posto che amavo di più al mondo: tra le sua braccia. Non mi importava se avrei dovuto respingerlo dopo quello che aveva fatto, in quel momento, stavo meglio. Mi sentivo a casa. Ma sapevo sarebbe durato poco, così me lo godetti del tutto. Le sue mani accarezzavano i miei capelli, ma non disse nulla. Continuò così ancora per un paio di secondi, poi si fermò.
«Mi dispiace. Mi dispiace moltissimo, davvero. Se tornassi indietro, mi picchierei ma non farei quello che ho fatto. Sono» sospirò. «Solo solo un idiota. Un idiota innamorato.»
Mi staccai da lui, ma mi fermai a pochi centimetri dal suo viso.
«Dispiace molto anche a me, Harry.» sospirai anch'io. «Ma ti amo, e questo non cambierà, mai.» sussurrai prima di poggiare le labbra sopra le sue per l'ultima volta.
Quello era un bacio bisognoso. Ma pur sempre un bacio d'addio.
«Ti amo anch'io.» soffiò sulle mie labbra, prima che mi staccasse definitivamente. «Da sempre, per sempre. Ricordi?» Continuò sussurrando. Annuii tristemente alla sua affermazione.
«Ti accompagno all'aeroporto?» chiese con voce piccola.
«Prendo un taxi, grazie lo stesso.» risposi abbassando uno sguardo alle mie gambe.
«Lascia che ti ci porti io, per favore. »
«Va bene.» non ci perdevo niente, no? Avrei solo passato più tempo con il ragazzo che amo. Ma non so se in quel caso, sarebbe stato un bene.
Accese la macchina, e cominciò a guidare mentre io appoggiai la testa al finestrino. Osservai le strade londinesi con attenzione, fino a scorgere i dettagli di ciascuna di esse. Adoravo Londra, e ancora di più il ragazzo inglese al mio fianco. Ma per un po' di tempo, non ci sarei più tornata in questa città, che mi aveva regalato delle emozioni e dei ricordi indimenticabili.
Arrivammo a destinazione, e mi presi qualche minuto a pensare che da quel momento non lo avrei più rivisto. Mi voltai verso di lui e mi accorsi che mi stava fissando, e fu un attimo. I miei occhi incatenati nei suoi per la millesima volta, ma anche l'ultima.
Scesi dalla macchina e chiusa la portiera, feci per prendere la mia valigia dal bagagliaio, ma era lì, tra le sue mani.
Lo ringraziai per quel piccolo gesto, e dopo averlo salutato, mi avviai all'entrata. Mi ricordai dell'altra volta che stavo percorrendo questi passi, pronta per salire su un aereo, ma quasi all'entrata qualcuno, quel qualcuno mi chiamò. E dopo qualche secondo le sue labbra erano sulle mie, mentre mi sussurrava le due parole che più amavo dette da lui: "Ti amo". Mi voltai, e lo vidi ancora lì, nella stessa posizione in cui lo avevo lasciato, a guardarmi. Non ci furono parole questa volta, solo sguardi. Sguardi di chi si ama, ma non lo può dire.
Proseguii, entrando nell'edificio e facendo tutti i controlli richiesti. Dopo tre quarti d'ora che ero seduta su una di quelle sedie di plastica, chiamarono il mio volo. Feci per alzarmi quando il mio telefono, vibrò. Era lui.
"Mi dispiace, davvero. Ti amo, piccola. xxH"
Recitava questo il messaggio.
Mi imbarcai sull'aereo mentre la mia mente continuava a pensare a lui.
Dio, se lo amavo.
Ma dovevo dimenticarlo.
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Hello beautiful people!
Come state? Passate bene le vacanze? Buona Pasqua in ritardo. Il capitolo contiene molti pensieri di Camilla, che pur amando Harry alla follia, non può accettare quello che lui le ha fatto.
Vorrei solo aggiungere che vi amo, vi amo davvero tanto. Siete incredibili, tutte quante! Comprese le lettrici invisibili. :D
Detto questo, non ho altro da dire se non GRAZIE e assicurarvi che il capitolo arriverà prestissimo. Grazie di tutto.
Ps: poteste passare a leggere l'altra mia storia? Si chiama Dear Diary ed è completamente diversa da questa, ma sono sicura che vi piacerà. Grazie a chi lo farà, ci tengo moltissimo!
Un bacio a tutte voi,
Alice.
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I need love
Fanfiction‘Tu hai bisogno di me, come io ho bisogno di te. Ma la distanza ci tiene separati. La odio, la odio così tanto che non posso dirlo a parole. Ma ho un costante bisogno di te, quindi fanculo la distanza. Io ti amo.’ ~~~ «Ricominciamo?» chiese, guardan...