Pov's Camilla
Era l'ennesimo giorno di scuola, ma fortunatamente domani era domenica e potevo riposare. Vidi Elisa e le corsi incontro. Le diedi un bacio sulla guancia e lei subito iniziò con le domande. Sempre la solita.
Eli: "Allora?! Per chi è il regalo?"
Io: "Per Harry, sabato prossimo lui e i ragazzi sono qui per un quarto concerto che hanno annunciato ieri e allora voglio prenderli qualcosa anche perché la prossima settimana è un mese che ci conosciamo e tu mi aiuterai"
Eli: "Aw che carini, certo che ti aiuterò"
Io: "Graziee sapevo che avresti accettato"
Eli: "Cosa hai in mente di prendere?"
Io: "È questo il punto! Non ne ho idea..non qualcosa di stupido, qualcosa che gli faccia ricordare me e soprattutto che non abbia già"
Eli: "Vedrai che troveremo qualcosa"
Io: "Lo spero"
Detto questo entrammo in classe, era appena suonata la campanella. Le cinque ore di tortura scolastica passarono in fretta e all'uscita trovai il papà in macchina che mi aspettava. Non parlammo così tanto, da quando eravamo tornati il nostro rapporto era davvero diverso da prima, ci parlavamo a stento anche se vorrei mettere tutto in chiaro una volta per tutte. Arrivammo a casa e trovai Anna in cucina, la salutai per educazione e andai in camera. Dopo una decina di minuti mi chiamarono perché era pronto allora andai a mangiare.
Anna: "Ho sentito al telegiornale che la prossima settimana i One Direction sono qui in Italia"
Io: "Sii!" Ero davvero felice e si poteva notare.
Papà: "E pensi di andare al concerto?"
Anna: "Eddai sono tre settimane se non di più che non vede il suo ragazzo, lasciala andare tesoro"
Papà: "E va bene, per questa volta hai il mio consenso"
Io: "Grazie papà e soprattutto grazie Anna" le sorrisi, infondo aveva convinto mio padre, le dovevo un favore. Ultimamente sembrava più gentile, boh sarà un effetto dell'essere incinta. Che devo dire.
Finito di mangiare tornai in camera, e ascoltai un po' di musica. Verso le tre iniziai a prepararmi decisi di restare vestita come stamattina, ovvero jeans, camicetta bianca e nera e ovviamente vans nere. Cosa farei senza le mie vans nere. Suonarono alla porta, corsi giù ad aprire, era Elisa. Presi la borsa e le chiavi di casa e andammo in centro. Non era molto lontano, dieci minuti di camminata. Girammo negozi su negozi, H&M, Zara, Abercrombie, chi ne ha ne metta. Comprai un vestitino nero molto carino e uno panna. Perfetti per il prossimo fine settimana. Ma nulla per Harry. Stavo per rassegnarmi quando passammo davanti ad una gioielleria. Trovato! Perché non ci avevo pensato prima? Entrai e feci fare due braccialetti con entrambi un cordoncino nero, delle perline e al centro una perlina più grande in argento con incise le nostre iniziali, ovvero H e C. Una cosa carina. Spero gli piaccia. Tornata a casa con un sorriso a trentadue denti, salutai tutti e andai nel mio rifugio, ovvero la mia camera. Li potevo fare quello che volevo ed era l'unico posto in cui stavo veramente bene. Oltre tra le braccia di Harry. Quel posto era davvero unico e non vedo l'ora di avere uno dei suoi abbracci. M'addormentai sognando quel giorno della prossima settimana, in cui potrò vedere finalmente la persona che amo di più al mondo.
Pov's Harry
Dopo qualche chiamata qua e là il gioco è fatto. La sorpresa per Camilla era pronta, bisogna solo aspettare. Quel giorno che sembrava non arrivare mai. E invece. Devo dire che sono stato davvero bravo a convincere i ragazzi, e qui non ci ho messo molto, a fare un altro concerto a Milano. Il problema è stato convincere Paul, li si che è stata dura. Ma alla fine ce l'ho fatta. Per il resto, ci ha pensato lui. Almeno questo.
Piccola non manca molto e potrò di nuovo averti con me. Non sai quanto manchi. Poi dovrei scusarmi con suo padre, forse sono stato in po' duro e sgarbato, ma non volevo vedere soffrire la mia piccola. Chissà se si è fatto una brutta idea su di me. Devo rimediare.
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I need love
Fanfiction‘Tu hai bisogno di me, come io ho bisogno di te. Ma la distanza ci tiene separati. La odio, la odio così tanto che non posso dirlo a parole. Ma ho un costante bisogno di te, quindi fanculo la distanza. Io ti amo.’ ~~~ «Ricominciamo?» chiese, guardan...