Harry vide che mi ero bloccata, aveva capito che qualcosa non andava. Gli spiegai che quelli erano mio padre e la sua fidanzata e che non capivo il motivo per cui erano li, e decidemmo di entrare non facendoci notare da loro però. Ci nascondemmo dietro a dei vestiti in modo da sentire quello che si stavano dicendo.
«Per fortuna Camilla non sa dove siamo, non sa che il viaggio era solo una scusa per venire a vedere dell'abito per il matrimonio, e non sospetta nulla. Che ragazza ingenua.» disse Anna.
«Per fortuna. Sei bellissima amore, non sai cosa ti farei.» le rispose mio padre.
Che disgustoso. Decisi di agire, anche se forse poi me ne sarei pentita. Ma me ne fregai.
«Voi mi avete solo mentito! Siete qui solo per quel cazzo di vestito, è vero quando penso che per te ora esiste solo lei! Siete proprio una bella coppia, che pensa solo a se stessa! Fanculo!» urlai.
Detto questo presi Harry per mano e iniziammo a correre, dirigendoci fuori dal negozio, ed entrando in uno accanto in modo che mio padre, che sentii seguirci, non ci trovasse. Sarebbe stata l'ultima cosa che avrei voluto fare, quella di sentire le sue spiegazioni, che sarebbero state solo altre fottute bugie.
Il pomeriggio lo passammo tra i negozi, Harry cercava di tirarmi su il morale, che dolce. Non mi aveva chiesto nulla riguardo a quello che era successo, anzi sembrava capirmi, e gli sono grata di avermi seguita quando iniziai a correre da quella che dovrebbe essere la mia famiglia, senza dire nulla.
Tornammo all'hotel e l'idea di non vedere più Harry mi stringeva il cuore. Anche se avevo passato solo una giornata con lui, mi ero affezionata, e poi mi aveva confortata nel momento di bisogno e riuscii ad aprirmi con lui come non avevo mai fatto con nessuno. Mi faceva un effetto che non so neanche spiegare, semplicemente adoro la sua compagnia.
Mi vide pensierosa, e anche triste. Ad un tratto spuntò un bellissimo sorriso sul suo volto, contornato da due bellissime fossette che dal vivo sono ancora più belle, e mi chiesi cosa avesse causato quel bellissimo spettacolo che si presentava davanti a me.«Ehm senti..ti andrebbe di mangiare qualcosa insieme, stasera? Mi sono davvero divertito oggi, in tua compagnia.» sorrise.
Mi concentrai sulle sue parole, e davvero mi aveva chiesto di cenare insieme? Non potevo essere più felice, quel ragazzo era gentilissimo e soprattutto simpatico, nonostante la fama delle barzellette stupide che avesse. E chi lo sa, magari avrei adorato anche quel lato di lui, e senza il magari.
«Certo.» sorrisi.
«Perfetto. Ci vediamo nella hall alle 20:30, va bene?» chiese dolcemente.
«Va benissimo. A dopo, Harry.»
«A dopo.» sorrise e il mio cuore fece un tuffo a vedere così tanta bellezza.
Erano ancora le 18 e mancavano ancora più di due ore all'appuntamento, era davvero un appuntamento? Credo che sia più, una cena tra amici. Ecco, una cena tra amici, questo è. Decisi di andare a fare una passeggiata nel parco dell'hotel con le mie amate cuffiette, così mi sarei rilassata. Trovai una panchina in un luogo un po' deserto, così mi sedetti e godetti della vista che avevo. Era semplicemente stupendo quel parco, pieno di piante e fiori di ogni tipo. Era mozzafiato. E chissà perché, a quella parola, mi venne in mente il suo sorriso.
Stavo ascoltando la musica quando qualcuno mi staccò le cuffiette. Mi girai di scatto. Chi si permetteva?
Era Anna, ma che diavolo voleva ancora da me?
«Che cazzo vuoi ancora da me? Ti sei già fatta mio padre e non sapevi che fare? Mi avete solo ingannato. Mi fate schifo.»sputai. Qualche secondo dopo mi arrivò uno schiaffio in piena faccia.
«Come ti permetti di parlarmi così? Io amo tuo padre.» disse quasi urlando.
«Tu come cazzo ti permetti di toccarmi? Lo ami? Allora vai da lui e non rompere i coglioni a me.»
Detto questo me ne andai, lei non mi seguì, meglio così perché non sei stata consapevole di quello che avrei fatto. Non so chi dei due mi faceva più schifo. Lui che faceva pensieri sporchi su di lei, o lei che usava mio padre solo per i soldi. Decisi di non pensarci più e di prepararmi alla mia serata con Harry. Mi sarei di sicuro divertita con lui. E mi sarei di sicuro persa in quei bellissimi occhi verdi smeraldo.
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I need love
Fanfiction‘Tu hai bisogno di me, come io ho bisogno di te. Ma la distanza ci tiene separati. La odio, la odio così tanto che non posso dirlo a parole. Ma ho un costante bisogno di te, quindi fanculo la distanza. Io ti amo.’ ~~~ «Ricominciamo?» chiese, guardan...