Capitolo 68

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Guardai Elisa e lei mi sorrise come se sapesse esattamente cosa stava succedendo. Quindi, era questa la vera sorpresa di cui tutti erano a conoscenza eccetto la sottoscritta. Appariva così surreale averlo davanti, dopo tutte quelle settimane, giorni, minuti, secondi trascorsi senza di lui. Sembrava passata una vita da quando lo avevo visto per l'ultima volta, eppure erano passati un paio di mesi. Non era cambiato molto fisicamente, era bellissimo come sempre. Indossava un cappotto nero dal quale si intravedeva una camicia bianca, degli skinny neri che gli fasciavano perfettamente le sue gambe lunghe e magre, e i suoi soliti ma adorabili stivaletti marroni. Mi avvicinai a lui, e scorsi anche gli altri ragazzi, Niall, Louis, Liam e Zayn. Quanto mi erano mancati. Non dissi una parola, camminai lentamente verso di lui fino a quando ero abbastanza vicina da poterlo guardare negli occhi. I suoi occhi, dannazione. Contenevano diverse sfumature di verde, quasi come se volessero indicare le diverse sfumature della personalità del ragazzo che li possiede. Notai che i suoi capelli erano leggermente più lunghi, ma erano perfetti ugualmente. Continuammo a guardarci, a studiare come eravamo cambiati nel corso dei mesi passati, ma nessuna parola usciva dalle nostre labbra, quasi come se fossero i nostri occhi a parlare per noi, e forse era proprio quello che stava succedendo. Mille pensieri che non avevamo avuto ancora l'occasione di pronunciare si stavano esprimendo attraverso i nostri sguardi, che per molti sarebbero potuti essere vuoti, normali, ma noi sapevamo che non era così. Sapevamo che noi eravamo diversi dagli altri, che noi non avevamo bisogno di parole per capirci, ci capivamo e basta.

«Ciao.» disse improvvisamente, interrompendo il lungo silenzio che si era creato e il nostro continuo cercarsi con gli sguardi.

«Ciao, Harry.»

Alle mie parole sorrise, e non esisteva cosa più bella dello spettacolo che mi si presentava; e più sorrideva, più capivo quanto mi era mancata la sua luce nella mia vita, solo lui riusciva ad illuminare le mie giornate, persino le più buie.

Più lo guardavo e più mi rendevo conto che senza di lui la mia vita non aveva senso.

Improvvisamente lo vidi avvicinarsi a me, fino a quando sentii le sue braccia stringermi a lui, in un modo che non aveva mai fatto, quasi come avesse paura di perdermi ancora. Mi accarezzò la schiena con una mano e mille brividi scossero il mio corpo. Il suo tocco aveva sempre lo stesso effetto su di me, e amavo il modo in cui solo lui riusciva a farmi sentire, così amata, e soprattutto al sicuro da tutto e da tutti.

«Buon compleanno.» mi sussurrò nell'orecchio. E a quel gesto, altri brividi percorsero la mia schiena, era così strano averlo così vicino a me, quasi surreale.

«Grazie.» sorrisi, nonostante lui non potesse vedermi.

Si allontanò da me, e in quel momento sentii di nuovo quel vuoto. Avrei voluto stare tra le sue braccia per sempre.

Prese un respiro, quasi come se volesse prendere coraggio e iniziò a parlare.

«Io..mi dispiace. Per tutto, dico. Sono stato un idiota a lasciarti andare, e soprattutto ad averti spinta a lasciarmi con il mio comportamento. So di essermi comportato male, e di non meritarti ma ho bisogno di te. Ho fottutamente bisogno di te, perché questo mondo non è più bello se non sei al mio fianco, senza i tuoi sorrisi e la tua risata che amo da morire. Io ho bisogno di te perché non ho fatto altro che pensarti in ogni singolo momento, eri come una costante nella mia mente, che neanche quando chiudevo gli occhi e dormivo mi abbandonava; ti sognavo accanto a me, mentre mi sussurravi quanto mi amavi. So di non essere stato un bravo fidanzato, e so anche di non meritarmi una seconda possibilità, ma te lo sto chiedendo in ginocchio. Voglio tornare ad essere la ragione dei tuoi sorrisi, e ti prometto che non sarò più quella della tue lacrime a meno che queste non siano di gioia. Ti amo, ti amo dal momento in cui ci siamo scontrati in quel bordo piscina e lo faccio ogni giorno di più, e ti assicuro che al mio amore per te non c'è una fine. E so che questo discorso fa schifo, ma ti prego perdonami. Io ho bisogno di te per essere felice, ho bisogno di te e di nessun altro.»

Rimasi senza parole, quel discorso non programmato ma detto dal cuore, aveva toccato il mio di cuore. Tutto ciò che avevo sempre sperato di sentire, aveva lasciato le sue labbra. E io non potevo fare altro che pensare, era giusto che andasse così? Che lo perdonassi e che tornasse tutto come prima? Mamma mi diceva sempre di seguire il cuore, di fare quello che sentivo, di non avere paura di fare, dire, osare, ma soprattutto di amare. E sai una cosa mamma? Io lo amo, lo amo da impazzire, e non mi importa come si è comportato, la cosa importante è che adesso lui sia qui, con me.

Non dissi niente, non avrei saputo cosa aggiungere a quel discorso così bello, dolce e sincero che aveva appena pronunciato, così mi avvicinai a lui e lo strinsi forte a me, sicura di non volerlo più lasciare andare. Avevo bisogno di lui per essere felice, e finalmente eravamo insieme, non importava se ci avessero visti, se ci avessero fotografati e fossimo finiti in prima pagina, noi ci amavamo e questa era la cosa più importante, e più bella di tutto. Sentii stringermi più forte, quasi mi mancava il respiro, ma non c'era niente che desiderassi di più in quel momento.

Mi staccai da lui e mi allontanai di poco, era così bello il sorriso che regnava sul suo viso. Avrei voluto fare un discorso come il suo anch'io, ma non esistevano abbastanza parole per esprimere quanto importante quel ragazzo fosse per me.

Sentii le sue dita asciugare le lacrime che mi rigavano il viso, ma per la prima volta dopo tanto, quelle erano un segno di felicità e non di tristezza. È strano come una persona possa distruggerti e ridurti a pezzi e allo stesso tempo essere l'unica a riuscire a ricomporli insieme.

Aspettava che dicessi qualcosa, ma come risposta poggiai le mie labbra sulle sue. E quel vuoto che avevo dentro, era come sparito, solo lui era in grado di colmarlo. Quel semplice tocco che avevo sognato per mesi, e che finalmente era diventato realtà. Quel semplice tocco, che in me provocava miliardi di sensazioni, quasi come se ogni volta fosse la prima. Le labbra mi erano mancate da morire, l'amore che ci metteva in un semplice bacio, anche se quello non era un semplice bacio; era la più bella e piccola dimostrazione d'amore che si possa fare ad una persona. E lui lo rendeva ogni volta unico, e mi faceva credere che in me ci fosse veramente qualcosa di bello.

Ci staccammo dopo quella che sembrava un eternità e lo guadai sorridendo, ma quello era un sorriso sincero, vero. Uno di quello spontanei, e che non vengono fuori con chiunque, uno di quelli rari, ma che addosso a lui erano mozzafiato.

«Ricominciamo?» chiese, guardandomi negli occhi.

«Si.» sorrisi.

«Piacere, Harry.»

«Piacere Harry, ti amo.» e in quel momento vidi i suoi occhi illuminarsi alle mie parole.

«Ti amo anch'io, piccola.» sussurrò prima di prendermi in braccio e farmi volteggiare, come una bambina. Dio, se lo amavo.

«Solo Dio sa quanto mi sei mancata.» disse prima di baciarmi ancora e ancora, e io volevo che continuasse per sempre, e se il per sempre avesse una fine, avrei voluto che continuasse anche dopo di essa.

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SCLERO. Sono di nuovo insieme, aw.
Io sono tipo innamorata di questo capitolo, è troppo dolce e loro sono troppo dolciosi. Cosa ne pensate? Siete contente che si sono ritrovati? Io un sacco ajshshjsj.
Okay, mi dileguo. Sono troppo contenta aw

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, se vi è piaciuto e soprattutto se pensavate che succedesse questo. E ancora non è tutto ehehe. Non dico altro.
Il capitolo è molto più lungo dei precedenti, spero vi faccia piacere! Proverò a farli così se non di più anche i prossimi.

Buon lettura e buona giornata splendori, vi voglio bene. Grazie di tutto.

All the love as always. xx Alice.

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