Ancora una volta stavo piangendo per quel coglione che mi aveva lasciata e per di più in mente mi venivano solo altri motivi per cui chiudere una volta per tutte con sta vita di merda.
Ero seduta su una panchina nel giardino di un hotel di Barcellona, dove ero in vacanza con i miei già da qualche giorno. Mi stavo torturando le mani, cercando di capire la cosa più giusta da fare, ma si sa che nel momento giusto arriverà un segno, un qualcosa che ti indica la strada da prendere. Spero proprio sia così, perché la mia vita com'è ora non ha molto senso, anzi non ne ha davvero.
All'entrata dell'hotel si sentivano delle urla e probabilmente ne sapevo anche il motivo.
Ero riuscita a convincere a fatica i miei a prenotare in questo albergo perché solitamente i miei idoli soggiornavano qui quando erano in città e proprio in questi giorni avrebbero avuto dei concerti nello stadio presente qua vicino e per una volta ho avuto la fortuna di essere in vacanza pure io nello stesso luogo dove si trovano loro. E molto probabilmente vi starete chiedendo perché sono qui a piangere e non da loro alla hall, ma la risposta è semplice: sono una stupida. Perdo sempre le occasioni migliori, come questa, e poi mi rimpiango addosso.Non ve li ho ancora presentati, i miei idoli erano e sono tutt'ora cinque ragazzi poco più grandi di me, i One Direction, noti perlomeno quasi a tutti. Penso che avere un idolo sia la cosa più bella che si possa fare, ti danno un motivo per il quale andare avanti, e anche se sono a chilometri di distanza e non sanno della nostra esistenza ci riescano a far sentire amate lo stesso e credo che sia una cosa spettacolare, anche perché loro sono davvero delle persone incredibili, con un cuore grande grande.
Mi presento, mi chiamo Camilla, ho diciotto anni e vivo ancora con i miei, cosa che non mi piace affatto perché loro vogliono ancora decidere tutto su di me, ma io ormai sono grande e posso decidere da sola. Ma loro sembrano non capire.
Ci siamo trasferiti da poco a Milano, e finalmente abito vicino alla mia migliore amica, Elisa, ci conosciamo da tanto eppure siamo sempre state lontane. È la cosa più bella avere una persona così accanto, soprattutto se come accanto, intendo vicina di casa! Beh ho sempre sognato svegliarmi, e andare a scuola con lei oppure guardare un film insieme la sera tirandoci addosso i pop corn litigando su chi vuole più bene all'altra.Tornando ai miei idoli, ero riuscita a vederli il 28 giugno, e devo dire che è stata tutta una sorpresa dato che ho saputo che ci sarei andata solo tre giorni prima, e tutto questo lo devo alla mia Elisa, è solo grazie a lei se ho realizzato il mio sogno. È straordinaria. Non so come faccia a sopportare una come me, con mille difetti, ma non le sarò mai grata abbastanza per tutto quello che ha fatto per me.
Quel giorno venne anche lei al concerto con me dato che anch'essa è una directioner ed è una cosa fantastica dato che quando parliamo di loro ci mettiamo a sclerare. È davvero divertente la scena, e molte volte la gente ci guarda come se avessimo dei problemi, ma oh avere un idolo comporta anche questo.*flashback*
Quando arrivò il fatidico giorno ero in ansia, che non la smettevo più di parlare. Arrivate a Milano la mattina, ci dirigemmo al Duomo, dove poco più in là c'era lo store e dopo un'ora di fila, finalmente riuscimmo ad entrare in quel negozio a prendere le magliette tanto desiderate.
Sinceramente non avevo molta fame, anzi non ne avevo proprio, ma la paura tremenda di poter svenire la sera mi tormentava così mangia uno spicchio di pizza.
Intorno alle cinque arrivammo allo stadio San Siro. Le lacrime iniziavano ad offuscare la mia vista, i battiti del mio cuore erano sempre più veloci, ero sempre più agitata.
Arrivammo alla nostra entrata mentre le lacrime continuavano a scendere. Si sentivano già molte urla delle ragazze all'intero e giuro che continuavo a ripetere una cosa del tipo 'Vi prego basta, non fatemi piangere ancora di più', devo dirlo ero davvero tanto agitata.
Quando finalmente riuscimmo ad entrare e ad arrivare all'interno fino a vedere il palco iniziai a tremare e a pensare "cazzo ce l'ho fatta sul serio". Credo che questo sia uno dei ricordi più belli che ho, la consapevolezza di aver realizzato il mio sogno.
Alle 21 circa, salirono sul palco i ragazzi con Midnight Memories.
Non dimenticherò mai quella scena, perché finalmente erano davanti a me. Stavo realizzando il mio sogno. Si poteva notare il mio stato di felicità, dato che non mi capacitavo di quello che stavo facendo, che ero lì davvero. È qualcosa di surreale, e lo penso ancora nonostante il tempo passato.
Verso le undici ci salutarono con un "Arrivederci" e io ed Eli ci abbracciamo così forte che potevo sentire battere il suo cuore. Era tutto finito e non ci potevamo credere. Ma ce l'avevamo fatta, ed era la soddisfazione più grande che potessi mai avere.
Quello fu il giorno più bello della mia vita, e lo devo tutto alla mia migliore amica.
*fine flashback*I ricordi di quel giorno erano le uniche cose che mi facevano andare avanti, la speranza di vederli ancora, perché solo loro mi sanno capire fino in fondo nonostante la distanza e solo loro mi fanno provare certe emozioni.
Avevo solo bisogno di un loro abbraccio, perché era l'unica cosa in grado di colmare il vuoto presente dentro di me. Molte volte penso che sia sottovalutato il potere che ha l'essere stretta tra le braccia di qualcuno, può risollevarti in un modo incredibile. Ed è proprio questo di cui ho bisogno. Essere stretta tra le loro braccia, perché solo allora mi sentirò completa, solo allora potrò sentirmi al sicuro. E soprattutto solo allora, capirò che ne è valsa la pena aspettare.~~~~~
Ciao a tutti! Ho cominciato questa storia un po' per follia, un po' per sfogo e anche un po' per voglia di mettermi in gioco ma soprattutto perché amo scrivere. È una passione che mi accompagna da quando ero piccola e finalmente ho trovato l'opportunità per potermi esprimere.
Ringrazio con il cuore chi leggerà questa storia, perché ci tengo tanto, in ogni capitolo ci metto tutta me stessa e ciascuno ha un significato per me. Spero che vi piaccia, che la seguiate e che una volta letto questo capitolo non riuscirete più a farne a meno. Qualsiasi commenti o critica, io sono qui per voi.
Grazie a tutti e ci vediamo al prossimo capitolo!
Alice.
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I need love
Fanfiction‘Tu hai bisogno di me, come io ho bisogno di te. Ma la distanza ci tiene separati. La odio, la odio così tanto che non posso dirlo a parole. Ma ho un costante bisogno di te, quindi fanculo la distanza. Io ti amo.’ ~~~ «Ricominciamo?» chiese, guardan...