Capitolo 24

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Mi svegliarono delle labbra che continuavano a poggiarsi sulle mie. Potevo sentire dei ricci sfiorarmi il viso, un respiro dopo l'altro. Una mano mi accarezzava la guancia mentre l'altra il mio petto. Iniziò a sussurrarmi parole dolci come:"Buongiorno piccola", "Sei così bella oggi, ma d'altronde lo sei ogni giorno", "Forse se ti do un altro bacio ti svegli come la bella addormentata nel bosco. Tu sei la mia principessa e io il tuo principe" "E ti assicuro che ci sarà un 'e vissero per sempre felici e contenti'" . Avrei finto di dormire ancora purché lui continuasse a sussurrarmi parole come quelle solo che il sorriso che si creò sul mio viso rovinò tutto. Aprì gli occhi e trovai due perle color smeraldo fissarmi per poi avvicinarsi sempre più a me e due labbra lasciarmi un bacio sulle mie. Era qualcosa di meraviglioso svegliarsi con lui al mio fianco, anzi con lui che proprio mi sveglia.

H: "Buongiorno dormigliona. Come mai quel sorrisone?"

Io: "Buongiorno a te amore. Stavo ascoltando quello che mi dicevi ed è stato più forte di me"

H: "Piccola..ti ho portato la colazione sai?"

Io: "L'hai cucinata tu? Graziee"

H: "Certo, solo per te"

Mi passò un vassoio stracolmo di delizie, un bicchiere di succo d'arancia, un cappuccino e fette biscottate con burro e marmellata di fragole, dei biscotti al cioccolato. Iniziai a mangiare i biscotti con il cappuccino per poi passare alle fette biscottate e al succo d'arancia. Ringraziai per la golosa colazione, era stato davvero dolce a farla e portarmela pure a letto.

H: "Non vorrei rovinare questo momento ma dobbiamo andare..Tra poco più di un ora ho le prove con i ragazzi"

Io: "Ohw si certo, allora mi cambio e andiamo" detto questo andai in bagno e tolta la maglietta indossai nuovamente vestito e tacchi. Mi dispiaceva lasciare quel profumo che tanto amavo ma gli serviva perciò gliela riediedi appena uscita. Magari gli chiederò se me ne lascia una delle sue così potrò sentirlo più vicino anche quando sarà dall'altra parte del mondo.

Scendemmo lungo la scaletta per poi tornare nel sentiero che avevamo percorso la notte prima, e poco dopo ci trovammo davanti il laghetto che di prima mattina perché saranno state al massimo le otto, era davvero ancora più bello, se non fossero i primi di ottobre ci farei un bagno. Ma ora come ora meglio di no.

Arrivammo dov'era il tavolo in cui avevamo cenato e Harry prese la chitarra con la quale aveva suonato, immagino fosse sua. Scorgemmo la macchina, e salimmo.

H: "Ti va di venire alle prove?"

Io: "Certo, dovrei solo ehm cambiarmi..ho ancora i tacchi e il vestito"

H: "Okay allora passiamo per casa tua ma fai veloce"

Io: "Perfetto"

Come detto arrivammo nel vialetto di casa, smontai quasi di corsa per poi prendere le chiavi di casa nella pochette e girarle nella serratura senza fare troppo rumore, non volevo svegliare mio padre e Anna. Prima di salire per le scale tolsi i tacchi in modo da non fare rumore e molto più velocemente. Entrata in camera, aprì l'armadio e presi un paio di jeans e la camicetta bianca e nera di ieri perché tanto era pulita e molto carina, una delle mie preferite. Indossai tutto in un batter baleno e infilai le vans nere. Presi la borsa che usavo solitamente e scesi velocemente le scale lasciandomi sempre più dietro quella che si chiama casa. In una decina di minuti arrivammo al San Siro già pieno di gente che per fortuna dato che entrammo con la macchina nel parcheggio sotterraneo non si accorsero di noi perché erano tutti sotto lo stadio e non fuori dalla specie di recinzione che lo circonda. Ero felice di essere qua, avrei rivisto anche i ragazzi che mi mancavano un sacco. Scesi dalla macchina ci trovammo in un corridoio e un altro ancora e dopo numerose stanze, riuscimmo a trovare Niall, Louis, Liam e Zayn. Appena mi videro mi vennero in contro soprattutto Niall che quasi corse per arrivare prima degli altri ad abbracciarmi. Era dolcissimo il biondino che strinsi tra le mie braccia molto volentieri.

Liam: "Ehi Niall lasciane un po' anche a noi!"

Niall: "Eh scusate ma mi mancava!"

Abbracciai uno ad uno tutti e guardandoli dissi "Mi siete mancati ragazzi" e loro risposero in una specie di coro un "Anche tuu". Vedevo che Louis mi guardava con indifferenza, mi aveva salutata come se fosse stato costretto. Che posso avergli fatto?

Io: "Allora come state?"

Liam: "Bene e tee? Scuola?"

Io: "Benissimo grazie e scuola..beh bene"

Liam: "Ehh non mi manca proprio preoccuparmi per le interrogazioni e per le verifiche! Che sollievo non doverli fare più!"

Io: "Eh grazie! Dai che è l'ultimo anno! Almeno si spera ahah"

Liam: "Massi che sei brava tu! A proposito come è andata la serata?"

Guardai Harry prima di rispondere e feci un sorriso a trentadue denti prima di dire "Benissimo".

In stanza entrarono pure Josh, Sandy, Cal e Jon, la band con cui si esibiscono i ragazzi. Dopo aver salutato pure loro, che avevo già conosciuto a Barcellona, entrammo nel cuore dello stadio. Mille ricordi riaffiorarono la mia mente di quel giorno di tre mesi fa in cui vidi per la prima volta questi ragazzi, che definisco anche come "la mia vita". Pensare che ora sono qui con loro è qualcosa di surreale. Qui trascorsi il giorno più bello della mia vita, tanta troppa felicità e forse anche un po' di amarezza nel fatto che è già passato tutto questo tempo prendono il sopravvento in me. Sembravo imbambolata, ero ferma immobile a pensare, o forse a cercare di calmare tutte queste emozioni. Mi ripresi solo quando due mani cinsero i miei fianchi.

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