Capitolo 34

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Oggi era l'ultimo giorno prima delle vacanze natalizie. In un certo senso avrei voluto che non arrivassero così in fretta, magari avrei convinto mio padre o avrei trovato qualsiasi altro modo per vedere Harry ma nell'altro senso sono felice così mi posso riposare. Dopodomani è Natale e sono proprio curiosa di vedere come andrà. Anna e mio padre hanno invitato alcuni amici per il pranzo e questo dovrebbe essere una cosa carina se non fosse che mi stanno antipatici. Hanno sempre fatto discorsi a mio padre su quanto fossi viziata e cose del genere, insomma i cavoli loro non se li facevano mai. E soprattutto non capisco come facciano a reputare amici gente così. Nel pomeriggio sono andata a fare compere con la mia amica Francesca che mi è stata davvero d'aiuto consigliandomi alcuni regali. Nonostante non fossi in un bel rapporto momentaneamente con mio padre , tradizione e cuore mi indicarono che avrei dovuto fargli un pensierino lo stesso. E così fu. Presi anche qualcosa per Anna, mi sembrava giusto così, poi per Harry, i suoi genitori e per sua sorella Gemma in segno di ringraziamento per l'invito anche se non ne ho potuto approfittare. Mi sarebbe tanto piaciuto passare con loro il giorno che si dovrebbe trascorrere con la propria famiglia e sono sicura che loro mi avrebbero accolta benissimo. Tornata a casa, cenai e mi tuffai nel mondo dei sogni.

**

Eccoci qua alla vigilia di Natale. Mi svegliai un po' tardi ma nonostante tutto ero in vacanza e mi era permesso farlo. Noncurante del mio aspetto scesi in cucina dove salutai la mia matrigna già alle prese con i fornelli. Devo dire che se la cava abbastanza bene, fa dei piatti che sono davvero deliziosi. Trovai l'uomo di casa, nonché mio padre, seduto sulla poltrona in salotto a leggere il giornale, cosa che fa solitamente in vacanza. Appena mi vide mi fece un cenno per poi tornare tra i fogli di carta che poi non sempre dicono la verità. Tralasciando questo vidi una busta bianca poggiata sul tavolino accanto al divano e la curiosità di sapere cosa c'è dentro mi stava torturando tanto che ebbe la meglio.

Io: "Cosa c'è dentro la busta?" Chiesi. Prima di rispondere mi guardò in modo tipo 'Se te lo dico poi mi lasci finire di leggere in pace?'.

Papà: "Due biglietti. Per andare a Parigi. Io ed Anna." Wow grazie della considerazione. Molto, molto gentile. Stavo pensando a cosa rispondere perché sinceramente non ne avevo idea. Per fortuna lui mi precedette.

Papà: "Ti starai chiedendo.." Si interruppe alzandosi e prendendo una busta bianca uguale all'altra. Che significa? "Ti starai chiedendo cosa farai tu..e beh..Anna mi ha fatto riflettere in questi giorni e vedendo quanto ti stai impegnando nello studio ti meriti una ricompensa. Mi dispiace per come mi sono comportato..non so che mi sia preso. Sarà che volevo passare il Natale con la mia bambina che poi più tanto bambina non è. Questo è il tuo regalo..spero ti piaccia." Disse passandomi la busta. La aprì nel giro di qualche secondo ed ero incredula a quello che avevo tra le mani. Abbracciai istintivamente mio padre, il mio papà che a volte sa essere davvero dolce. Non ci posso credere!

Papà: "Allora che ne pensi?"

Io: "Io sono senza parole..grazie a te vedrò Harry! Londra sto arrivando!"

Dopo un'altra decina di grazie, andai da Anna abbracciandola con il sorriso a mille.

Io: "Grazie grazie grazie! Hai convinto mio padre ed è tutto merito tuo se vedrò il mio ragazzo!" Mi ripose una cosa tipo "Di niente tesoro, te lo meriti" Okay ora stava diventando alquanto inquietante la cosa. Era diventata molto dolce e protettiva nei miei confronti e mi abbracciava spesso. Vorrei solo ricordare come era quattro mesi fa, anche quando mi tirò uno schiaffo. Bah lasciamo stare questi ricordi, e godiamoci la vita così com'è. Una volta in camera guardai il giorno e l'ora di partenza nel biglietto : 24/12/14 ora 16:45. Cazzo cazzo cazzo. Ma non poteva darmelo prima?! E ora come faccio? Calma, sono le 12:20 ho tutto il tempo che voglio. Devo solo chiamare Harry e avvertirlo che vengo, preparare la valigia e andare in aeroporto. Non dimenticando i regali però. Mannaggia a te che mi fai fare tutto così in fretta.

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