Harry's POV
Il piano andava a meraviglia, Camilla non sospettava niente e io non vedevo l'ora di stringerla tra le mie braccia e farmi perdonare per tutto quello che avevo fatto, e soprattutto per averla fatta soffrire. Lei si meritava qualcuno di migliore, e probabilmente non ero io quello giusto per lei, ma non riescivo a lasciarla andare. Sarei stato egoista sì, perché sapevo che magari le avrei fatto ancora del male in futuro, ma stavolta ci avrei provato sul serio ad essere la persona di cui aveva bisogno, che la faccia sentire amata e soprattutto che non se ne vada mai. Ed è proprio quello che avrei fatto, io non me ne sarei andato più. Speravo solo che lei facesse lo stesso.
Camilla's POV
Mancava esattamente un giorno al mio compleanno e io ero sempre più elettrizzata e anche un po' in ansia perché non sapevo in cosa realmente consisteva la sorpresa che Elisa mi stava programmando da settimane e settimane con cura. Mi aveva detto che sarebbe venuta a casa mia perché mi doveva dire una cosa importante e sinceramente questa cosa mi rese abbastanza nervosa in quanto dopo l'ultima volta che mi disse quella frase, non parlammo per mesi.
Stavo guardando la televisione quando il campanello suonò e io corsi ad aprire, trovandomi la mia migliore amica tutta sorridente davanti alla porta.
"Dobbiamo fare veloce, ci sono moltissime cose da fare prima di domani!" detto questo, non mi diede neanche il tempo di rispondere che mi trascinò nella mia stanza.
"Esattamente cosa dobbiamo fare?" chiesi dubbiosa.
Non ebbe neanche il tempo di spiegarmelo che subito mi sentii chiamare da Anna, che qualche minuto dopo si presentò alla porta.
"Ti va di venire al centro commerciale con me? Ho voglia di fare shopping!"
"Io in verità-" non potei neanche finire la frase che Elisa si intromise.
"Mi sembra un'ottima idea! Vai pure, non preoccuparti per me, ho dei compiti da finire."
Dall'occhiata che si scambiarono le due capii che si erano già messe d'accordo e così mi avviai verso l'ingresso, seguita da Anna.
Chissà cosa avrebbe fatto la mia migliore amica di così segreto tanto da mandarmi fuori di casa, mia, per la precisione.
**
Tornammo a casa verso le sei e mezza di sera, dopo aver svaligiato mezzi negozi presenti nel centro commerciale, e ovviamente dopo aver mangiato un gustosissimo gelato al cioccolato. Non trovai Elisa a casa, perciò guardai se mi aveva lasciato un messaggio o un biglietto da qualche parte, e infatti un piccolo scarabocchio su un foglio c'era, e diceva che sarebbe passata più tardi.
Dopo cena tornai in camera e siccome non c'erano ancora sue tracce mi misi ad ascoltare musica e partì nell'ipod, Little Things. Portò a galla numerosi ricordi, il concerto, Harry, i ragazzi, ma soprattutto lui..l'unico ragazzo di cui mi sia veramente mai importato così tanto, l'unica persona che è riuscita a entrarmi dentro, sotto la pelle, in un modo in cui nessun altro c'era mai riuscito. Ero così assorta nei miei pensieri che non mi accorsi neanche che la porta era stata aperta, e davanti mi trovai quella che definivo migliore amica. Mi guardò stranita, quasi come se volesse capire dal mio sguardo ciò che mi non mi aveva fatto notare il suo arrivo.
Si sedette accanto a me e senza dire niente mi abbracciò, e conoscendola ero certa che aveva già capito tutto. Si staccò dalle mie braccia e mi sorrise e dopo aver deciso il film da guardare ci addormentammo.
...
"Svegliati, dai Cami, dobbiamo andare!" sentii qualcuno che mi scuoteva per farmi alzare e così, con molta fatica, aprii gli occhi.
"Ma è ancora notte! Lasciami dormire ancora un po'.." esclamai vedendo che nella stanza regnava ancora il buio.
"No, tu adesso ti alzi e ti faccio alzare io e sai che ne sono capace!"
Dopo svariati minuti, nei quali non la finì di parlare e dirmi di muovermi, mi alzai di malavoglia da quella meraviglia chiamata letto, e dopo una doccia veloce, mi cambiai e truccai, trovandomi in macchina con al volante mio padre che di sicuro era al corrente della destinazione, al contrario mio. Poco dopo ci trovammo davanti all'aeroporto, e in fretta scendemmo dalla macchina, mentre Elisa prendeva i bagagli, aspetta ma il mio bagaglio?
La guardai attentamente e lei capii ciò che stavo per dire, rispondendomi prendendo la mia valigia, che non so come facesse ad avere con dentro le mie cose. Mi tornò in mente quando il giorno precedente volle a tutti i costi che uscissi di casa, e ora ne capii il motivo. Ma ora restava solo una domanda: dove si va?
HARRY'S POV
Era arrivato il giorno tanto atteso, il compleanno della mia piccola, e non riuscivo a contenere la mia felicità nel sapere che tra qualche ora l'avrei finalmente vista dopo tutto questo tempo.
"Terra chiama Harry! Muoviti che se no perdiamo il volo, pensa alla tua principessa dopo quando avremo le chiappe su quell'aereo."
Fulminai Louis con gli occhi, ma lui si mise a ridere e finii per farlo anch'io.
Presentammo le nostre carte d'imbarco a delle hostess e poco dopo finalmente ci sedemmo ai nostri posti pronti per raggiungere il mio amore, probabilmente già in volo.
Non vedo l'ora di baciarti, piccola.
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Premetto che il capitolo lo avevo già pubblicato tre settimane fa se non di più, lo ripubblico in modo che tutti lo vediate. Spero vi piaccia e mi scuso per questo piccolo inconveniente, ma prima stavo per pubblicare il capitolo 67 e ho notato che questo aveva qualcosa come cinque visualizzazioni e poi mi è stato detto da più persone che non avevano avuto nessun aggiornamento quindi ho pensato di metterlo nuovamente e togliere il 65 e il 66 che avevo già pubblicato ma che a quanto pare, per problemi con wattpad o con il wifi non si sono pubblicati.
Spero che vi piaccia e mi aspetto molti commenti da parte vostra per sapere dove, secondo voi, sia Camilla ed Elisa, sia Harry e i ragazzi si stiano dirigendo! Sono curiosa!
Un bacio a tutti, e buon inizio scuola anche se ormai in ritardo.
Buona giornata e scusate ancora per l'inconveniente.
Alice. xx
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I need love
Fanfiction‘Tu hai bisogno di me, come io ho bisogno di te. Ma la distanza ci tiene separati. La odio, la odio così tanto che non posso dirlo a parole. Ma ho un costante bisogno di te, quindi fanculo la distanza. Io ti amo.’ ~~~ «Ricominciamo?» chiese, guardan...