Capitolo 43

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Ed eccoci qua all'ultimo giorno dell'anno, quello in cui sentendo il conto alla rovescia ti vengono in mente tutte le cose più importanti successe nel corso dell'anno pronto a concludersi. Tanti ricordi, quelli si, ma quali sono quelli che ricorderò durante il 5, 4, 3, 2, 1 che canteranno intorno a me? Di sicuro il giorno, nel lontano settembre, in cui conobbi la mia anima gemella. Già. È questo che penso di Harry, che sia la mia metà. Non so se lui la pensi allo stesso modo, ma è questo l'effetto che mi fa. Non poterne vivere senza. Sta mattina ci svegliammo e corsi subito alla finestra accorgendomi di tutto il paesaggio che si era trasformato in bianco. Si potevano scorgere ancora dei piccoli fiocchi di neve poggiarsi sui tetti delle case, sugli alberi, sulla strada. La visuale che avevamo era davvero mozzafiato.

Eravamo tornati a Holmes Chapel da un paio di giorni e potrei dire che lì iniziò finalmente la nostra vera vacanza. Nessun problema, nessuno che ci disturba, niente di niente. Solo noi due, io e lui. Amo alla follia questa vita, potermi svegliare accanto a lui, andare a dormire insieme a lui, potergli parlare o solamente baciarlo ogni volta che voglio. Non dover più usare un telefono per dover sentire la sua meravigliosa voce.

Avevamo deciso di andare ad una festa che davano dei suoi amici a Londra, nella quale sarebbero stati presenti anche gli altri. Ero davvero elettrizzata all'idea e lo sono tutt'ora anche perché mancano sempre meno ore. Sono appena la tre e siamo già da una mezz'ora buona a prepararci al meglio per la grande serata che ci aspetta. L'outfit che mi sono proposta di indossare è il seguente: tubino nero con spalline molto semplice, calze abbastanza pesanti da coprirmi dal freddo inglese, tacchi anch'essi neri in velluto, collana e orecchini sul tono dell'oro e cappotto nero. Forse troppo scura? Probabile, ma non mi importa. Finita la doccia mi misi a truccarmi, molto molto semplice il tutto. Indossato tutto mi sistemai i capelli, lasciandoli lisci. Un po' di rossetto rosso opaco e fatto. Ma Harry dove diavolo è finito? Mi aveva detto che voleva aspettare di essere pronto per farsi vedere e lo stesso di me, perciò si era preparato nel bagno dei suoi. Lo chiamai dalla camera ma niente. Bussai alla sua porta, e poco dopo mi aprì.

"Allora cosa ne pensi?" mi chiese con un sorriso che faceva comparire pure le sue adorabili fossette.

"Cosa ne penso? Non so cosa dire, sei perfetto. E tu cosa dici di me?" chiesi sorridente.

"Che sei bellissima e che sei mia. Non voglio che ti vedano vestita così perché poi ti desiderano pure altri ma tu sei già mia."

"Mhh mi piace l'Harry geloso." ridacchiai.

"Geloso di quel che è mio." mi sorrise, troppa perfezione.

"Già tu sei mio, perciò vedi di non dare troppo nell'occhio. Capito?" risposi con un sorriso che solo lui sapeva provocare.

"Mhh mi piace la Camilla gelosa." ridacchiò.

"Gelosa di quel che è mio. Ti amo"

"Ehi non si copiano le mie frasi!"

"Ma se hai iniziato tu?! No ti prego il solletico no!"

"Va bene ma solo perché hai detto di essere gelosa. Ti amo anch'io piccola."

Mi diede un bacio e io cominciai a ridere e lui mi guardò stranito non capendo il motivo per il quale stessi ridendo.

"Perché ridi?"

"Non te ne sei ancora accorto? Ha il mio rossetto sulle labbra ahah"

"Toglimelo per favore, non voglio andare un giro con le labbra rosse!" rise e mi unì a lui.

Gli tolsi quel poco che rimaneva del rossetto che aveva già tolto con le mani e feci per baciarlo quando si allontanò.

"No, ti bacio quando ti si è tolto quella roba!" ridacchiò.

Prendemmo i cappotti e io anche la pochette e dopo aver salutato Anne, Gemma e Robin salimmo in macchina pronti per andare a festeggiare.

Arrivammo nel luogo della festa in poco, o forse è il tempo che è passato velocemente tra le chiacchiere e le risate. Parcheggiammo la Range Rover nera di Harry vicino ad un altra della stessa marca e ci avviammo all'interno. Mi prese la mano e questo gesto non me lo sarei mai aspettata data la quantità di persone note che ci sono. Mi presentò al proprietario della casa, o più che altro villa, e lo ringraziai per l'invito. Dopodiché poggiammo i cappotti in uno stanzino per poi dirigerci nel salone grande, dove si può dire che c'era il cuore della festa. Notai Niall e andai verso di lui per salutarlo e così fece Harry. Salutammo pure Liam che mi presentò Sophia, la sua ragazza. Che ragazza gentile. Poi arrivarono anche Zayn e Perrie, Louis ed Eleanor. Era un onore conoscere Perrie, l'ho sempre ammirata per il suo carattere e la sua voce. E poi Lou mi presentò la sua di ragazza. Iniziammo a parlare del più e del meno quando a noi si aggiunsero anche Josh, Cal, Jon e Dan. Ad un certo punto come sottofondo misero Wake Me Up di Avicii e amante di questa canzone trascinai Harry e gli altri sulla pista da ballo. Mi stavo divertendo come non mai. Mi inciampai su qualcosa presente per terra di sicuro un bicchiere o cose del gente e stavo per cadere se non fosse per qualcuno che mi prese al volo, ma non era Harry. Mi voltai e riconobbi subito quel viso familiare.

"A-Ashton" balbettai. Era davvero davanti a me?

"Proprio io. Tu sei?" La sua voce.

"Camilla" stavolta non balbettai per fortuna.

"Ciao Ash" si intromise Harry, togliendomi dall'imbarazzo.

"Ehi Hazza! È lei la tua ragazza?" Harry annuì. "È bellissima, complimenti!" mi sentivo le guance esplodere da un momento all'altro, ero imbarazzatissima.

"Scusa e grazie per non avermi fatta cadere" dissi ad Ashton.

"Figurati. Haz te la posso prendere per una canzone? Ho voglia di ballare ma non c'è nessuno che ha voglia qui!" non l'ha detto sul serio vero? Vuole ballare con me?

"Va bene, ma solo una. Vado a prendere qualcosa da bere intanto, a tra poco" mi baciò una guancia, forse ricordandosi quello che era successo prima con il rossetto.

"È davvero fortunato Harry" mi disse il ragazzo con la bandana in testa mentre cominciavamo a ballare.

"Grazie" risposi.

"Non sono io che ti rendo timida vero? Dimmi di no ti prego" mi sorrise.

"No tranquillo, è che devi dirti una cosa. Prima di conoscere Harry avevo una cotta colossale per te. È imbarazzante da dire però" risi. Avevo appena fatto una figura di cacca? Molto probabile.

"Davvero? Non ci credo" rise.

"Tutto vero" risposi sorridendo.

Finita la canzone andai da Harry che intanto era rimasto a parlare con un suo amico e mi offrii il suo bicchiere data la mia sete e il mio imbarazzo ad andare a chiederne uno." Già faccio proprio ridere.

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Eccolo qua! Cosa ne pensate di questo nuovo capitolo? È abbastanza tranquillo e divertente, chissà se anche i prossimi saranno così.

Un grazie EMORME per tutte le visualizzazioni, sono tantissime! Non so come ringraziarvi davvero, siete incredibili! GRAZIE.

Se volete passare a leggere l'altra mia storia si chiama 'Dear Diary' oppure la trovate direttamente nel mio profilo. L'aggiornerò in questi giorni, oggi ci tenevo a fare questo per tutte voi fantastiche lettrici. Spero con il cuore che vi piaccia.

Buona lettura,

Alice.

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