Capitolo 36

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Eravamo in macchina da circa mezz'ora e Harry mi disse che eravamo quasi arrivati a casa dei suoi. Sono terrorizzata dall'idea di non piacere loro. Non me lo perdonerei mai.

Harry: "Amore cos'hai? Ti vedo un po' preoccupata"

Io: "Ho paura.."

Harry: "Di cosa?

Io: "Di non piacere ai tuoi.."

Harry: "Ma cosa dici, sono sicuro che ti adoreranno, credici piccola mia"

Io: "Grazie Harry"

Harry: "Di cosa?"

Io: "Sai sempre cosa dire, sei perfetto in tutto"

Harry: "Sopratutto una cosa è perfetta"

Io: "Cosa?"

Harry: "La mia ragazza..sai la amo con tutto me stesso. Mi sento fortunato ad averla. Ma se sapesse che sono qua con te si arrabbierebbe.."

Io: "Mhh anche il mio ragazzo si arrabbierebbe se sapesse che sono qui con il mio amante..ma non lo verranno a sapere"

Harry: "Ahah stupida io dicevo sul serio, tu sei perfetta amore"

Io: "Tu lo sei"

Harry: "Ma sai che troppa perfezione fa male? Per di più una coppia ahah piccola eccoci arrivati."

Entrammo in un vialetto che ci portava in una casa enorme, e poco dopo l'auto s fermò. Scendemmo e Harry prese la mia valigia per poi accompagnarmi davanti la porta d'entrata. Mi stavo agitando, forse troppo, ma l'ansia aveva sempre la meglio su di me e non potevo farci niente. Il mio riccio mi stampò un bacio sulle labbra forse vedendomi alquanto preoccupata e poco dopo suonò il campanello. Nel giro di qualche minuto la porta si aprì e spuntò una bella signora, capelli lunghi e neri, occhi stupendi, fisico perfetto. Harry l'abbracciò sempre però tenendo una mano sulla mia schiena per poi tornarmi accanto completamente.

"Tu dovresti essere Camilla"

"Esatto, piacere signora"

"Chiamami Anne tesoro, signora mi sa tanto da vecchia"

"Ha ragione e lei è troppo perfetta anche solo per essere chiamata signora"

"Harry aveva ragione a dire che sei dolcissima, e poi figliolo è davvero perfetta come l'hai descritta"

"Te l'avevo descritta come la mia dolce e perfetta metà, troppo perfetta per esistere"

"Hai proprio ragione figliolo. Entrate pure, e Camilla fai come se fossi a casa tua"

"La ringrazio Anne, è gentilissima"

"Mamma io e Camilla andiamo in camera, scendiamo per cena così le mostro tutta la casa intanto" le disse per poi lasciarle un piccolo bacio sulla guancia destra.

Mi sorrise prima di invitarmi a salire le scale e di girare alla seconda porta a sinistra. Poggiò la valigia per terra mentre io ero assorta ad ammirare tutte le foto e i poster appesi. La sua famiglia, i ragazzi e altri che immagino fossero nella sua vecchia band e poster dei Beatles e Rolling Stones regnavano in tutti i muri e nelle mensole si potevano scorgere alcuni dei premi che ha vinto con i ragazzi, tra i quali i Brits. Quanto sono fiera di lui, di loro.

Due braccia mi avvolsero e cominciai a sentire dei baci lungo il collo, era una cosa davvero persuadente. Mi girò verso di lui e potei godere di tutta quella meraviglia, due smeraldi che studiavano ogni piccola parte del mio corpo, un sorriso che non se ne era ancora andato da quando siamo entrati.

"Tu. Sei. La. Mia. Dolce. Metà. Solo. Mia." Disse baciandomi tra una parola e l'altra.

"Tua" ripetei a voce alta. Era davvero bello da sentire. "Mia." Ripeté lui.

Con l'indice sfiorai leggermente prima una fossetta poi l'altra e ci lasciai sopra a ciascuna un piccolo bacio. Ci coccolammo ancora un po' prima di scendere al piano inferiore e Harry non mi lasciava mai la mano, come segno di incoraggiamento, lo amo anche per questo, fa di tutto per farti sentire bene in qualsiasi momento.

Mi presentò il suo patrigno, Robin, senza risentimento nella sua voce e si vede benissimo che ci va d'accordissimo e gli vuole bene, tutto quello che io non faccio con Anna se non recentemente. Ci accomodammo a tavola e nel frattempo arrivò anche Gemma che si sedette di fronte a me, nonché vicino ad Anne che a sua volta aveva accanto suo marito a capotavola. Erano davvero una bella coppia, si vede che si amano tantissimo, una specie di me ed Harry un po' più adulti.

La cena era andata benissimo, il cibo era squisito e credo di aver fatto una buona impressione o almeno lo spero. Dopo aver chiacchierato ancora un po' io ed Harry tornammo in camera e lui decise di farsi una doccia calda mentre io mi rilassai sul letto, quello in cui avremmo dormito insieme, dopo tanto tempo.

Tutta questa tranquillità finì quando vibrò il telefono. Ma non si può mai stare in pace? Un giorno o l'altro questo aggeggio lo butto via e lo avrei anche già fatto se non fosse che è l'unico modo per sentire quella meravigliosa voce roca del mio ragazzo. Era un messaggio. Da uno sconosciuto per di più. L'unica cosa che si poteva leggere era il testo: "LASCIA STARE HARRY O AVRAI GUAI SERI."

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Ciao people! Sono tornata ieri e mi sono divertita un sacco, l'Irlanda è meravigliosa. A proposito di Irlanda, oggi è il compleanno del nostro irlandese preferito. Auguri Niall❤ È un ragazzo fantastico, che mi ha salvato la vita. Gli devo tutta la mia felicità.

Scusate per l'assenza, in molte mi hanno chiesto quando continuavo e vi ringrazio per non avermi abbandonate. Spero che questo capitolo valga l'attesa. Grazie per i voti, per i commenti, per il follow, per leggere la storia. Grazie per tutto. Siete tutte fantastiche ed è per voi che scrivo.

Avete sentito Fireproof? Io me ne sono innamorata. Troppo bella. Voi che ne pensate?

Ah volevo anche dirvi che siccome lunedì inizia la scuola, e io sono in terza superiore avrò un sacco da studiare già da subito, non aggiornerò più tutti i giorni ma ogni due o tre a seconda da quanto ne ho. Scusatemi davvero, ma vi assicuro che i capitoli saranno più lunghi e ancora più belli.

Non voglio rompervi più, perciò vi auguro buona lettura.❤

~Alice

I need loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora