Capitolo 17

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Era proprio vero. Era lui che mi consolava quando ero triste, era lui che mi teneva la mano nei momenti più felici, era lui..beh lui era la mi felicità. È troppo perfetto per essere vero. Ma non dico solo dell'aspetto ma anche di tutto quello che è dentro. È un ragazzo d'oro. Il mio.

Mi alzai senza svegliare Harry, volevo lasciargli un qualcosa che gli ricordasse me, tipo come una lettera. Presi carta e penna iniziai a scrivere.

"Caro Harry,

questi giorni con te sono stati incredibili. Non ce n'è uno in cui non abbia sorriso, e beh è tutto merito tuo. Ti sto scrivendo una lettera solo perché quando vorrai la potrai leggere ricordandoti di me. Io non voglio che questo sogno con te finisca. E nemmeno in questo modo.Ci tengo troppo a te, alle tue parole dolci, ai tuoi baci, a quei bellissimi baci che solo tu sai dare. Sei un ragazzo meraviglioso, con due occhioni verde smeraldo che giuro ogni volta che li vedo mi ci perdo. Per non parlare delle tue fossette, le mangerei da quanto belle e dolci sono. E il tuo sorriso. Beh il tuo sorriso è qualcosa di spettacolare. Non sono qui a elencarti tutti i motivi per cui mi sono innamorata di te, perché ci metterei giorni e ancora giorni, ma volevo ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me. Ci sei sempre stato dal primo giorno che ci siamo conosciuti, da quando in quella piscina, ringrazio per esserti venuta addosso. Se no non sarei qui, più felice che mai, con il ragazzo più incredibile del mondo. Spero che continueremo a sentirci, a sentire la tua voce bellissima, perché io senza di te non ce la farei. Sei la mia felicità. Il mio riccio preferito.

Con tutto l'affetto del mondo, Camilla"

Scritto questo la piegai decisa a dargliela dopo. Guardai l'ora, erano le 8:15. Il volo lo avevo alle 10:30 perciò avevo tutto il tempo per prepararmi. Mi lavai i denti, mi truccai e sistemai i capelli che stavano facendo degli enormi passi avanti dal fare così schifo di mattina. Davvero. Erano pure carini. Presi una molletta e li legai dietro. Indossai una maglietta bianca dell'Hollister e un paio di shorts e ovviamente le mie vans. Dopodiché misi i trucchi in valigia e andai sul letto. Diedi un bacio sulle labbra a quel meraviglioso ragazzo che mi aveva abbracciato tutta la notte, e lui dopo poco aprì gli occhi.

Io: "Buongiorno" dissi dolcemente.

H: "Buongiorno a te dolcezza mia"

Gli diedi un altro bacio prima di dire.

Io: "Ti va di fare colazione insieme?"

H: "Certo. A che ora hai il volo?"

Io: "Dieci e mezza."

H: "Perfetto allora poi ti accompagno io all'aeroporto."

Io: "Sicuro?"

H: "Certo"

Lo accompagnai in camera in modo che si cambiasse mentre io ero intenta a scrivere un messaggio a mio padre.

A papà: "Ciao, guarda che mi accompagna Harry all'aeroporto, ci vediamo direttamente li."

Da papà: "Va bene. A dopo."

Ah caro papà anche se non ti andasse bene lo avrei fatto lo stesso.

Dopo cinque minuti uscì dal bagno vestito con un paio di pantaloni neri e una camicia che gli donava. Stava benissimo vestito così. Andammo al bar e ordinammo. Ormai era diventata una routine: cappuccino e brioche. Il meglio.

Io: "Mi mancherai tantissimo lo sai?"

H: "Pure tu. Sarà strano non poter fare più colazione insieme. Ormai mi ci stavo abituando."

Io: "Già.." Vederlo così triste mi spezzava il cuore, non volevo vederlo così. Era tutta colpa mia. Cazzo. Ma non posso farci niente, io devo tornare a casa.

Finita la colazione tornammo nella mia camera, Harry mi prese per i fianchi e cominciò a baciarmi con foga, wow. Che bacio.

H: "Siccome per un po' non potrò più averne meglio approfittarne ora"

Gli sorrisi e cominciai a baciarlo pure io, mi sarebbero mancati da morire i suoi baci, le sue labbra.

Dopodiché Harry gentilmente si offrì di portare le valigie e andammo verso la sua auto. Le caricò nel bagagliaio e ci sedemmo nei sedili. Furono minuti di silenzio quelli che separavano l'hotel e l'aeroporto. Nessuno dei due aveva il coraggio di  parlare.

H: "Eccoci qui"

Io: "Beh allora..grazie Harry. Grazie di tutto."

H: "Ma ci sentiamo ancora vero?"

Io: "Certo! Ah e questa è per te..leggila dopo..quando io sarò su quel l'aereo..ciao Harry"

H: "Ciao Camilla. Prima di andare vieni qui"

Mi strinse tra le sue braccia. Sarebbe stato l'ultimo abbraccio. Almeno per un po'. Gli diedi un bacio sulla guancia, non volevo che i giornalisti anche se pochi notassero cosa c'era tra me ed Harry. Lo facevo per lui. Scendemmo dalla macchina e lui gentilmente mi diede le valigie. Lo salutai con un altro abbraccio e poi mi incamminai verso l'entrata.

Pov's Harry

Se n'era andata. Non ci credo. La mia felicità stava per salire su quell'aereo per tornare a casa. Ed io ero qui. A riflettere su tutto ciò. Tornai in macchina, e dopo una decina di minuti ero in hotel. Andai diretto in camera, volevo solo leggere la lettera che mi aveva lasciato Camilla. Mi sedetti sul letto, presi quel pezzo di carta e iniziai. Le lacrime cominciavano ad offuscare la mia vista per poi scendere sempre più evidentemente sul mio viso. Quella ragazza era troppo dolce. Quelle parole erano stupende, e solo lei avrebbe potuto scriverle. Finito di leggere presi il telefono e le mandai un messaggio. Non mi importa se lo leggerà subito o tra qualche ora. So che quando lo leggerà un sorriso le spunterà sul viso.

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