Capitolo 4

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«Non ti ho ancora chiesto il tuo nome» disse e un sorriso apparve nel suo viso.

«Camilla» sorrisi a mi volta, ti coinvolgeva così tanto che è come se in quel momento fossimo esistiti solo noi due.

«Io sono-» non lo feci neanche finire che dissi «Harry». Non so perché ma mi spuntò un sorriso a trentadue denti, io adoravo quel ragazzo.

«Sei una directioner, giusto?»

«Giusto.» risposi orgogliosa.

«È strano, di solito la maggior parte delle fans quando mi vedono iniziano a urlare e a piangere.» disse non capendo il motivo per il quale le ragazze si comportavano così. Io posso capirle benissimo, ma in questo momento è come se fossi in compagnia di un ragazzo qualsiasi, semplicemente Harry.

«Mi è sempre piaciuto essere diversa dagli altri, distinguermi dalla massa..questo non vuol dire che però non tenga a voi, perché beh..voi siete la mia salvezza. Le vostre voci, voi, ci siete sempre stati quando nessuno c'era, quando avevo solo bisogno di sapere che qualcuno sarebbe sempre stato con me nonostante tutti i miei difetti.»

Mentre pronunciavo queste parole delle lacrime rigavano il mio viso, odiavo piangere davanti a qualcuno, ma mi vennero in mente ricordi che facevano tanto troppo male.

«Ehi, tranquilla, hai detto bene noi ci saremmo sempre per te.»

«Grazie Harry, davvero grazie di cuore.»

Pov's Harry

Non sapevo se chiederle il motivo di quelle lacrime, non volevo che stesse ancora peggio. Ma poi mi decisi.

«Perché..piangi? Se posso sapere se no non importa.. ma sai mi hanno sempre detto che sfogarsi con qualcuno fa bene.» mi sorrise. Uno di quelli che tolgono il fiato da quanto belli sono. Ripeto sempre che la cosa più bella che una donna possa indossare è il sorriso ed ho ragione, guardando questa bellissima ragazza.

«Mia madre è morta l'anno scorso e mio papà si sta rifacendo di già una vita con un'altra. Io non l'ho ancora superato, mi manca moltissimo. Vogliono addirittura sposarsi, e oggi mi ha lasciata da sola per stare con lei, non voglio immaginare cosa stiano facendo. Ha messo lei al primo posto, lei è più importante di me. Questo mi distrugge. Non pretendo di essere al centro della sua vita però vorrei che capisse che sono ancora la sua bambina, un po' grande ma lo sono.» sorrise amaramente. «Poi, come se tutto questo non bastasse, il mio ragazzo, anzi il mio ex, quell'idiota mi ha tradita qualche giorno fa. Insomma la mia vita è una merda.»

Non immaginavo proprio che si tenesse dentro tutto questo, che avesse una vita così complicata e più che altro che stesse così male. È una ragazza forte, e per questo l'ammiro. Non so come, ma voglio aiutarla. Farla sorridere, farla ridere, farla divertire, come prima quando ci schizzavamo.

«Tranquilla. Non piangere, non sopporto vedere qualcuno così. C'è sempre un motivo per cui lottare. Andare avanti.»

«Si e quel motivo siete sempre stati voi.»

«Ti propongo una cosa. Andiamo a fare un giretto in centro? Magari lungo la rambla. Ci sono un sacco di negozi carini.» proposi speranzoso in una sua risposta positiva.

Pov's Camilla

Mi aveva appena chiesto di uscire? O magari lo faceva solo perché gli facevo pena. Probabile.

Accettai, ci saremmo incontrati tra un'oretta alla hall dell'hotel. Andai in camera, mi feci una doccia e misi un paio di shorts con una canotta blu. Fuori faceva davvero caldo perciò decisi di vestirmi davvero leggera. Presi la borsa, dopo essermi messa un po' di lucidalabbra rosa e le mie vans mi dirisi poi verso la hall. Appena lo vidi un sorriso mi spuntò. Era davvero bello, indossava un paio di pantaloni neri e una maglietta bianca. Quel ragazzo stava divinamente con tutto, sono sicura che se avesse indossato un sacchetto dell'immondizia sarebbe stato perfetto lo stesso. Nessun segreto, solamente bellezza targata Styles.

Ci dirigemmo in centro che fortunatamente non era molto lontano da li, e mangiammo un gelato buonissimo anche se, mentre aspettavo che facesse delle foto con delle fans che avevamo incontrato lungo la strada, forse ho accidentalmente assaggiato il suo. Nocciola, uno dei migliori. Buon gusto il ragazzo, eh.
Andammo poi in qualche negozio per poi fermarci in uno di quelle che già da fuori ispirava shopping da tutte le parti. Uscimmo da lì e tornammo a camminare lungo il marciapiede e ci fermammo a dare una sbirciata, più che altro io, a quei meravigliosi abiti bianchi che un giorno spero di avere l'occasione di indossare, era uno splendido negozio da sposa. Dentro scorsi la figura di Anna, che diavolo ci faceva lì?

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