Capitolo 12

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Entrai e scorsi la figura di mio padre, era vestito davvero bene per una cena padre figlia. Jeans, camicia con le maniche arrotolate fino ai gomiti e delle scarpe eleganti. Niente male. Mi avvicinai al tavolo.

Papà: "Ciao Camilla"

Io: "Ciao" sono ancora incazzata per sta mattina e se pensa che una cena da soli risolva tutto beh si è solo illuso.

Papà: "Come stai?"

Io: "Bene, grazie"

Papà: "Mi dispiace. Ma non capisco dove sia il problema. Abbiamo sbagliato a non dirti del vestito ma non mi sembra che bisogna farci un caso di stato."

Io: "Non capisci dove sia il problema? Mhh vediamo mi porti in viaggio con te promettendomi che passeremo del tempo insieme e non è così e perché? Ah giusto sei troppo impegnato a stare con la tua nuova fidanzatina per stare con tua figlia. E se ti sei già dimenticato di mamma, beh io non l'ho ancora superato. Per non dimenticare che mi hai mentito su tutto da quando siamo qui. Ma sai una cosa? Ti devo ringraziare perché se non fossi venuta qua non avrei incontrato Harry, il ragazzo di sta mattina. Lui è l'unico che sa capirmi veramente. Tornando a te, se mi hai invitata a cena per dirmi questo beh hai solo perso tempo. "

Papà: "La mamma manca anche a me, ma ora devo guardare avanti e il mio futuro è con Anna. E mi dispiace per non averti detto la verità. Ma non dovrò mica dirti tutto quello che faccio!"

Io: "Ma per carità! Neanche un anno dopo dalla sua morte ti stai per risposare e per giunta da quando stai con lei sei cambiato, hai messo lei al primo posto e io dove sono? Ah io sono la figlia che rompe le palle perché non sa cosa fa suo padre."

Papà: "Questo si chiama andare avanti Camilla! Cresci un po'!"

Io: "Ah allora quella che deve crescere sono io!"

Papà: "Di sicuro io no!"

Io: "Bene se devo crescere inizio da subito. Ci si vede papà."

Detto questo mi alzai dal tavolo e me andai in camera. Quella che dovrebbe crescere sono ancora io?! Ma io non lo so come ragione quell'uomo. 'Questo si chiama andare avanti Camilla' andare avanti un cazzo. Questo si chiama essere idiota! E pensare che gli ho pure detto che da quando stà con lei è cambiato, lei ha il primo posto. Ma nulla sembra che parli con un muro. Guardai l'ora, erano le 10:25. Harry sarebbe arrivato tra più di un'ora. Dato che non avevo mangiato tanto perché ero troppo presa dalla discussione decisi di ordinare qualcosa in camera, magari una pizza. Mi faceva proprio voglia. Chiamai e ordinai una margherita piccola che tra una decina di minuti dovrebbe varcare la soglia della mia porta. Come detto, dopo dieci minuti alla porta bussarono. Un cameriere mi diede il vassoio e io lo ringraziai dandogli una piccola mancia. Mi sedetti sul letto dopo aver acceso la tv e iniziai a gustarmi la pizza. Era davvero buona. Chissà cosa avrà detto mio padre ad Anna. 'Hai proprio ragione quella ragazza è un ingenua. Deve crescere' blah blah blah. Se devo crescere io lo deve fare anche lui. Si sta comportando come un bambino.

Erano circa le 11:30 quando alla mia porta bussarono. Scesi dal letto e aprì. Davanti a me c'era un Harry bellissimo con un paio di pantaloni neri e una maglietta bianca dei Rolling Stones con in mano un mazzo di rose rosse. Ripeto un mazzo di rose rosse.

H: "Queste sono per te" mi disse con fare un po' timido ma dolce.

Gli saltai addosso praticamente è gli baciai la guancia.

Io: "Sono bellissime! Grazie Harry!"

Sapeva sempre come rallegrarmi. Era stato dolcissimo a portarmi quel mazzo di rose. Ma forse significavano qualcosa?

H: "Ehm posso entrare?" disse ridendo.

Io: "Ah si certo scusa mi ero persa ad ammirare le tue bellissime rose!"

Lo feci accomodare sul letto, era curiosa di sentire com'era andato il concerto. Almeno lui si era divertito.

Io: "Allora? Raccontami del concerto sono curiosa!" 

H: "Vabbene ma dopo tu mi racconti della tua cena"

Io: "Va bene"

H: "Allora è andata benissimo, le fans sono state meravigliose, ci siamo divertiti un sacco. Abbiamo consumato un po' bottigliette per bagnare le fans ahah"

Io: "Se vi divertite così ahah"

H: "Si ahah poi hanno fatto una fan action molto carina, durante Don't Forget Where You Belong hanno alzato dei fogli con scritte le città da cui venivano..ma niente di paragonabile a quella del San Siro. Indimenticabile. Beh ora che ho detto del concerto tocca a te!"

Io: "Okay.."

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