Pov's Camilla
Erano passati venti fottuti giorni da quando ci eravamo lasciati, o meglio, lo avevo lasciato. Pensavo col tempo di stare meglio, ma quel vuoto dentro, quella mancanza dentro al cuore, non se n'è mai andata, e mi continuava a torturare sempre di più.
Dall'ultima volta che avevo sentito i ragazzi erano trascorsi cinque giorni, e nonostante non mi avessero creduto, avevo cercato di convincere loro ma soprattutto me stessa, di stare bene, ma non era fottutamente così.Erano le undici passate di sera, e io mi ritrovai come il solito a pensare e a chiedermi cosa facevo ancora sveglia, nonostante ci fosse scuola il giorno dopo. Era come se i pensieri non volessero finirla di ferirmi, quasi volessero vedermi crollare ancora una volta, come ogni giorno nelle ultime settimane. Spensi la luce e mi rannicchiai sotto le coperte, per essere praticamente marzo faceva ancora freddissimo, troppo per i miei gusti. Stavo per chiedere gli occhi e andare nelle braccia di Morfeo quando sentii il telefono vibrare sul comodino. Chi diavolo era a quest'ora?
Lo afferrai velocemente e le mie labbra lasciarono un sospiro di sollievo quando lessi "Niall" sullo schermo, ma contemporaneamente la delusione prendeva il suo spazio, in quanto avevo sperato fino all'ultimo, come ogni volta d'altronde, che fosse Harry.
Non mi preoccupava il fatto che avesse chiamato così tardi in quanto erano soliti farlo, siccome erano in tour e in chissà in quale continente fossero in quel momento.«Pronto, Niall?» dissi con voce assonnata.
Nessuno rispose. Magari aveva preso dentro ed era partita la chiamata.
«Niall?»
Riprovai. Nulla, non si sentiva nulla dall'altra parte del telefono. Decisi di attaccare quando finalmente sentii dei rumori e mi fermai.
«Hey..»
Quella non era la voce di Niall. Quella che aveva parlato era fin troppo familiare.
«H-Harry?» sussurrai incredula.
Perché diamine mi stava chiamando con il telefono di Niall quando aveva il mio numero? Forse lo aveva eliminato? Probabilmente era proprio così.
«Piccola..» sussurrò a sua volta. «S-scusami, so che non vuoi che ti chiamo così..ma è stato più forte di me..»
Passarono dei minuti e nessuno dei due disse una parola.
«Mi manchi.» trovai il coraggio di dire, ma mi ritrovai a dirlo nello stesso momento in cui lo aveva detto lui. Un sorriso mi scappò sulle labbra. Mi era mancato così tanto.
«Io..beh volevo scusarmi ancora. Piccola- cazzo scusa- mi manchi troppo, non riesco ad andare avanti così, io ho bisogno di sapere che mi ami, e che non mi hai dimenticato. Ho bisogno di sapere che sei ancora mia, la mia piccola. Ti amo troppo per lasciarti andare, per lasciarti scivolare via dalla mia vita come se nulla fosse. Sei troppo importante per me, per far sì che ciò accada. Ti prego, amore, perdonami. Ti prego, ti prego, ti prego, ti prego.»
Le sue parole mi avevano lasciata senza fiato, il mio cuore perdeva battiti ogni volta che pronunciava una parola, le farfalle nello stomaco sembrava stessero ballando come non mai, e un sorriso da ebete contornò le lacrime che ormai solcavano il viso da quando aveva iniziato a parlare. Dio, quel ragazzo era davvero reale?
«Piccola?» sembrò preoccupato, e ne aveva anche le ragioni per esserlo siccome io non avevo ancora spicciato parola dopo il suo discorso.
«Idiota, mi hai fatta piangere!» risi leggermente e quando lo sentii unirsi a me, mi chiesi come ero vissuta così tanto senza sentire quella meraviglia.
«Comunque» tornai seria. «Non sono pronta a perdonarti del tutto, ma non voglio vivere un giorno di più senza la tua voce, senza di te, mi sei mancato come l'aria, cazzo Harry.»
Lo avevo quasi perdonato del tutto, stavo facendo una cazzata colossale o era la cosa giusta?
Probabilmente l'indomani mi sarei pentita di ciò che aveva lasciato la mia bocca, ma lo amavo, lo amavo con tutta l'anima e non riuscivo ad andare avanti così, senza di lui.
«Mi farò perdonare piccola, giuro, fosse l'ultima cosa che farei, ti mostrerò quanto sei importante per me.» si fermò un attimo. «Piccola?»
«Si?»
«Ti amo.»
«Anch'io Harry, anch'io.»
«Ti ho svegliata prima?»
«No, non stavo ancora dormendo, quasi però.» ridacchiai.
«Scusami, non lo sapevo, non avrei chiamato, cazzo avrei dovuto guardare il fuso orario, così non ti avrei sveglia-» lo bloccai.
«Harry, calmati, è stata la cosa più bella che potessi fare.»
«Hai ragione, ma avrei dovuto controllare lo stesso. Scusami.»
«Non fa nulla.» sorrisi, si stava preoccupando troppo per una sciocchezza.
«Vai a dormire, ci sentiamo domani. Ti amo, piccola.»
«Anch'io. Buonanotte, Harry.»
«Buonanotte, piccola.»
E quel soprannome, ogni volta che lo sentivo, accelerava il mio cuore quasi come se stesse correndo una maratona.
**
Mi svegliai di colpo, era ancora buio ciò significava che era ancora notte fonda. Notai che avevo il respiro accelerato, e delle lacrime rigavano il mio viso. Cosa diamine mi stava succedendo?
Poi mi venne in mente.
Il discorso di Harry, il mio quasi perdono, i nostri "ti amo"..erano tutti frutto di un sogno o della realtà? Una parte di me diceva che era stato tutto vero, l'altra invece, che era stato tutto un sogno, frutto del mio subconscio. Ma la verità quale era? L'unico modo per scoprirlo sarebbe stato chiamarlo.
Noncurante dell'ora, presi il telefono sul comodino e composi il suo numero. Ero davvero sicura di voler sapere la verità? E se questa avrebbe fatto ancora più male?
***
Ciao bella gente ❤️ devo dirlo, a finire così il capitolo mi sento stra stronza ahah però spero che vi sia piaciuto più dell'ultimo, poche di voi l'hanno letto e votato 😭
Pensate che sia successa veramente la telefonata o sia solo un sogno? Io non posso dire niente eheh❤️
Com'è andata a scuola? Buona fortuna a chi ha gli esami, anche se in ritardo!Volevo anche dire che aggiornerò molto spesso, a patto che leggiate in molte i capitoli! Aggiungerò le foto ad ogni capitolo e li aggiusterò tutti, allungandoli un po', soprattutto i primi perché sono cortissimi in confronto a questi. Spero la storia vi continui ad interessare perché ci saranno ancora molte sorprese!
Buona giornata e buone vacanze❤️
Alice.
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I need love
Fanfiction‘Tu hai bisogno di me, come io ho bisogno di te. Ma la distanza ci tiene separati. La odio, la odio così tanto che non posso dirlo a parole. Ma ho un costante bisogno di te, quindi fanculo la distanza. Io ti amo.’ ~~~ «Ricominciamo?» chiese, guardan...