"Yeonjun, puoi venire qui un attimo?".
Il ragazzo sollevò gli occhi al cielo, mettendo in stand-by la playstation con cui stava giocando. Sapeva perfettamente riconoscere le differenti tonalità di voce di Jimin e quando parlava in quel modo era meglio non disobbedirgli.
Yeonjun si riavviò i capelli biondi con una mano, poi si trascinò stancamente fino al ballatoio delle scale. "Che c'è?" domandò sporgendosi in giù, per guardare Jimin nel soggiorno. Scorse anche la chioma scura di Yoongi, seduto sul divano. Ormai non si stupiva più di vederlo in casa loro, era quasi diventato parte dell'arredamento. Jimin comparve nel suo campo visivo, con le mani appoggiate ai fianchi e un'espressione sul volto che voleva apparire seria e intimidatoria. "Choi Yeonjun, è meglio che tu scenda immediatamente" replicò di nuovo.
Il ragazzo sospirò rassegnato, scendendo pigramente le scale per raggiungere il piano inferiore della loro casa. Quando Jimin gli aveva proposto di andare a vivere insieme non pensava che si sarebbe ritrovato un'altra madre. Il ragazzo invece ricopriva perfettamente il suo ruolo di fratello maggiore, persino meglio di quando abitavano insieme ai loro genitori, e non gli concedeva la minima tregua. Era assillante e leggermente ossessivo, ma in realtà Yeonjun sapeva che si comportava in quel modo solo perché gli voleva bene.
"Se avete litigato ancora non chiedetemi di fare da intermediario un'altra volta- si lamentò il ragazzo- vi ricordo che la settimana scorsa siete giunti a fare pace solo per allearvi e arrabbiarvi con me, che cercavo inutilmente di farvi chiarire". Yoongi gli lanciò un'occhiataccia dal divano, ma Yeonjun ne era talmente abituato che nemmeno lo notò. Yoongi non era un cattivo ragazzo, era semplicemente molto freddo e riservato a primo impatto, ma Yeonjun aveva visto perfettamente come si trasformava quando si trattava di Jimin.
Il fratello maggiore si passò, esasperato, una mano tra i capelli, in quel gesto tipico che avevano in comune. "Si tratta di te questa volta- disse fermamente- è arrivata ancora la solita lettera dal Ministero". Yeonjun comprese immediatamente e si appoggiò al muro che divideva il soggiorno dalla cucina. Incrociò le braccia al petto, preparandosi ad un'altra discussione pesante sul solito argomento. "Per quale motivo in questa lettera affermano che tu non sei ancora andato alla clinica?- sbottò Jimin alzando il tono della voce- hai persino una targhetta appiccicata ai tuoi vestiti, significa che lo scorso anno hai finto di andarci e ti sei inventato un MBTI a caso?". "Potrebbe essere" ridacchiò Yeonjun.
Yoongi si voltò verso di lui, fulminandolo "Non c'è nulla da ridere, Jimin ti sta parlando seriamente ed è preoccupato per te, dimostra rispetto". Yeonjun sollevò di nuovo gli occhi al cielo. "Ecco, -disse rivolto a suo fratello- questo è uno dei motivi per cui non ci vado. Non ho assolutamente voglia di trovarmi qualcuno che mi difenda in continuazione ogni volta che altri aprono bocca contro di me". Jimin lo guardò male, ma come sempre ignorò le sue provocazioni. "Non è solo una questione morale, Yeonjun- disse seriamente- ma anche sociale. Qualsiasi datore di lavoro controllerà il tuo MBTI per comprendere se sei adeguato o meno alla mansione per cui ti candidi. Come pensi che sarà il tuo curriculum se la gente scopre che giri con un MBTI inventato? Nessuno ti assumerebbe, non dimostri la minima affidabilità".
"Posso cavarmela in ogni caso, non ho bisogno che la gente sappia il mio tipo di personalità" ribatté Yeonjun. "Sei solo spaventato che qualcuno si avvicini a te per creare una relazione" lo corresse Jimin. Yeonjun scoppiò a ridere "Certo, è ovvio! Sai bene come io sia totalmente contrario a questa assurda invenzione delle coppie MBTI. Comprendo l'utilità sul luogo del lavoro, ognuno di noi ha propensioni diverse ed è giusto ricoprire ruoli che impieghino le nostre migliori potenzialità, ma non capisco il senso invece di consigliare più o meno forzatamente una relazione legata al codice che ognuno riceve" "Hai comunque libertà di scelta- obiettò Jimin- non ti assegnano una persona, la puoi decidere tu" "Sì, sulla base del suo MBTI però" sbottò Yeonjun.
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MBTI
FanfictionUn codice può davvero stabilire chi devi amare? Taegyu Yeonbin Yoonmin