Moonlight

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"Per quanto tempo devo tenerlo?" si lamentò Jungkook, reggendo l'impacco di ghiaccio sopra il suo naso. "Abbastanza" mormorò Taehyun. Con le dita tastò l'osso del ragazzo, poi sospirò sollevato. "Non è rotto, per fortuna. Il sangue è uscito a causa del trauma ma non è nulla di grave" affermò. Jungkook sorrise "Del resto la mia bellezza non poteva essere deturpata". "Già" sussurrò Taehyun, con la mente già rivolta a Beomgyu e al loro prossimo incontro.

"Tae, -iniziò Jungkook con tono serio- mi dispiace davvero per quello che è successo. Non era mia intenzione, mi sono lasciato assalire dalla gelosia e..." "Non importa- ribatté Taehyun- ne parleremo bene domani mattina, ora è importante che tu riposi". Jungkook annuì con il capo, poi gli prese un braccio, cercando di attirarlo a sé. Taehyun, tuttavia, oppose resistenza. "Hai ragione ad essere arrabbiato- ammise Jungkook- ma ti chiedo solo di dormire accanto a me, ho bisogno della tua vicinanza". Taehyun scosse la testa, avvertendo tutta la stanchezza ricadergli addosso. "Devo respirare un po' d'aria fresca, da solo- sussurrò piano- tu cerca invece di dormire per riprenderti". "Lo capisco e non posso biasimarti- mormorò l'altro, stendendosi sul letto- grazie per tutto quello che hai fatto per me, amore". Taehyun non rispose, socchiudendo la porta della camera da letto e scendendo in cucina.

Prese una ciotola e la riempì di acqua tiepida, versandovi poi del sale. Raccolse velocemente un piccolo asciugamano ed uscì in giardino. Vide subito la figura slanciata di Beomgyu, appoggiato al portico, mentre osservava la luna. Un piccolo sorriso comparve sul volto di Taehyun, per la delicatezza della scena di fronte a lui. Beomgyu si voltò, avvertendo il rumore della porta che si chiudeva dietro le spalle del ragazzo.

"Tyun, sono davvero dispiaciuto, io..." esordì immediatamente, compiendo dei piccoli passi verso l'altro ragazzo. Taehyun scosse la testa, ammutolendolo. "Siediti qui" ordinò, indicando il gradino delle scale del portico. Beomgyu obbedì, in silenzio. Non era di certo nelle condizioni di ribattere, non dopo che aveva letteralmente preso a pugni il fidanzato di Taehyun. Osservò il ragazzo dai capelli rossi sedersi tranquillamente accanto a lui sul gradino. Per la prima volta, non riusciva ad interpretare le sue emozioni. O forse, aveva troppa paura di leggervi disgusto e rabbia. Temeva seriamente di essersi spinto oltre, arrivando a perderlo per sempre.

"Taehyun, mi sento così tanto in colpa- sussurrò Beomgyu, gli occhi luccicanti di lacrime- accetto che tu sia arrabbiato con me, lo merito. Ma per favore, non rompere la nostra amicizia. Ti prego". Si trattenne dal singhiozzare, solo perché non voleva risultare patetico. Ma davvero il suo cuore batteva dolorosamente più forte nel petto al pensiero che il ragazzo di fronte a lui non lo volesse più vedere.

Taehyun scosse di nuovo la testa. "Non ho mai nemmeno avuto un pensiero simile" ribatté semplicemente, stupendo Beomgyu. Il ragazzo dai capelli rossi prese la ciotola d'acqua e la appoggiò sulle proprie gambe. Poi afferrò la mano di Beomgyu, senza preavviso, individuando immediatamente quale fosse quella che aveva sferrato il pugno. Infatti, le nocche erano ancora lievemente arrossate, risaltando sulla pelle tipicamente pallida del ragazzo. Immerse delicatamente la mano nell'acqua tiepida, accarezzandola. Beomgyu sollevò lo sguardo su di lui, sorpreso da quel gesto. Non sapeva neppure come reagire all'intera questione.

Taehyun percepì distintamente gli occhi di Beomgyu puntati su di lui e sorrise leggermente, continuando ad accarezzare le nocche della mano destra immersa nell'acqua. "È una tecnica che utilizzo a volte dopo gli allenamenti di pugilato- esplicò, mormorando- quando colpisco troppo duramente il sacco da boxe. Il sale aiuta a ridurre le infiammazioni. Non hai dolore alla mano, giusto?". Beomgyu rimase in silenzio a guardarlo. Tutto si sarebbe aspettato dal ragazzo, tranne un trattamento simile. Era incredibilmente dolce e Beomgyu si sentì protetto e amato. Nonostante il contesto fosse totalmente sbagliato.

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