Yeonjun non aveva assolutamente voglia di lavorare, quel giorno.
Continuava a scorrere senza sosta i video di YouTube per trarre qualche idea di ispirazione per un nuovo progetto di una coreografia, ma nulla sembrava poter attirare la sua attenzione. Tutti gli stili diversi che scorrevano sotto i suoi occhi apparivano spenti, apatici, privi di quel carisma di cui aveva bisogno lui. Oppure era proprio lo stesso Yeonjun a sentirsi in quel modo.
Il ballerino sospirò, rotolando sul pavimento della sala prove, fermandosi di schiena a fissare il soffitto. Era steso a terra da ore ormai, il computer appoggiato davanti a lui. Sentiva le gambe stanche, i piedi pesanti. Non provava il minimo desiderio di ballare, il che era una vera e propria novità per lui, che aveva la danza nel sangue, esattamente come suo fratello.
A proposito di Jimin.
Yeonjun sbuffò, calandosi il berretto di cotone sul volto, come per nascondersi dalla sua stessa vergogna. Non parlava più con Jimin dalla loro furiosa litigata avvenuta una sera di qualche settimana prima. Il fratello maggiore evitava persino di incrociare il suo sguardo, probabilmente divorato dai sensi di colpa scatenati dalle parole pronunciate da Yeonjun. Yoongi, al contrario, nonostante a sua volta non si azzardasse più a comunicare con Yeonjun, ci teneva molto bene a fargli intendere la poca considerazione che aveva di lui. Infatti, non passava giorno senza che il ballerino incontrasse il ragazzo moro sulle scale o in soggiorno, il quale non si risparmiava di certo dal rivolgergli delle occhiate velenose, che contribuivano ad aumentare il senso di disagio che provava Yeonjun. Certo, era consapevole che Yoongi stesse proteggendo Jimin, nel suo strano modo di agire, tuttavia questo non significava dover a tutti i costi affossare l'umore di Yeonjun.
Il ballerino si lamentò sottovoce, nascondendosi il volto tra le mani. Non si era mai ritrovato in una situazione così scomoda in tutta la sua vita. Ormai trascorreva le giornate come un prigioniero. Rimaneva chiuso in camera finché non avvertiva Jimin e Yoongi uscire di casa per recarsi al lavoro, poi a sua volta afferrava al volo qualcosa per la colazione e raggiungeva a bordo della sua moto la MiniMini Enterprise. Passava le ore lavorative sempre trincerato nella sala prove, dove riceveva ben poche visite, lasciando quel piccolo posto sicuro unicamente per pranzare, momento che comunque cercava di ridurre all'osso come tempistica, per rischiare meno di incontrare persone indesiderate.
La sera a volte usciva con il suo solito gruppo di amici, e nonostante fosse la sua parte preferita della giornata, ormai stava diventando parecchio difficile ed imbarazzante continuare a fingere che tra lui e Soobin non fosse accaduto nulla. Seriamente Yeonjun si impegnava molto per trattarlo più equamente possibile, sebbene evitassero consapevolmente di chiacchierare solo tra di loro, eppure ogni giorno che passava era sempre meno facile. Yeonjun comprendeva di iniziare a provare del risentimento nei confronti di quel ragazzo e ne era davvero dispiaciuto, ma non poteva farne a meno. Cercava solo di non rovinare ulteriormente l'intera questione, già precariamente stabile.
Yeonjun si scostò il berretto dal volto, fissando la luce al neon sul soffitto. Per la prima volta realizzò esattamente il modo in cui si sentiva attualmente.
Soffocamento.
Quello era il termine corretto. Yeonjun non avvertiva più il respiro fluire liberamente nei propri polmoni, si sentiva al contrario sempre più imprigionato e solo, vittima delle sue stesse barriere. Yeonjun era sempre stato uno spirito libero e quella situazione era del tutto nuova per lui, il che rappresentava solo un effetto negativo. Ormai era più che certo che la crisi di nervi si nascondesse dietro l'angolo, pronta ad afferrarlo in qualsiasi momento e costringerlo a compiere una scelta radicale per tornare a stare bene.
Il ballerino biondo rotolò di nuovo sulla pancia, concentrandosi ancora sul computer. Desistette nella sua idea di trarre qualche ispirazione e decise di aprire l'account di posta elettronica. Era una procedura che non svolgeva a dire il vero da un paio di settimane, dal momento che solitamente era Jimin stesso a recarsi in sala prove per avvertirlo dei vari progetti lavorativi da affrontare. Ma, dal momento che il fratello maggiore non aveva la minima intenzione di rivolgergli la parola, Yeonjun avrebbe dovuto controllare l'e-mail più spesso per non perdersi nessuna scadenza importante.
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MBTI
FanfictionUn codice può davvero stabilire chi devi amare? Taegyu Yeonbin Yoonmin