Keep the distance

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"Direi che abbiamo finito, è perfetto" disse Soobin, sorridendo ampiamente.

Yeonjun annuì con il capo, asciugandosi il velo di sudore che ricopriva la sua faccia con la manica della felpa indossata. Avevano terminato da poco le riprese della coreografia e dopo averle attentamente revisionate, erano giunti alla conclusione che non sarebbe stato possibile ottenere un lavoro migliore di quello. Yeonjun era davvero soddisfatto, era il suo primo incarico ma era certo di aver ampiamente dimostrato il suo valore.

"E ora?" domandò Soobin, mentre il suo sorriso calava leggermente. Yeonjun gli lanciò un'occhiata rapida, cercando di non soffermarsi troppo sul fatto che quel giorno indossasse un completo casual che gli stava dannatamente bene, evidenziando ogni proporzione del suo corpo. "Ora ci possiamo concedere forse dieci minuti di pausa e poi si torna al lavoro- ribatté più freddamente di quanto avesse voluto- suppongo che tu abbia già dei progetti a cui lavorare, esattamente come me". "Si, beh, non ho prestato molta attenzione alla mia scrivania in questi giorni, dal momento che trascorrevo tutto il tempo qui con te in sala prove" ridacchiò Soobin, grattandosi il retro del collo leggermente a disagio.

Il ragazzo moro inclinò la testa di lato, notando come il ballerino stesse cercando in qualche modo di evitarlo. Avevano condiviso dei giorni di duro lavoro ma anche di divertimento, era davvero possibile che ora che era tutto concluso non potevano neppure rimanere in buoni rapporti? Yeonjun lo stava allontanando?

"In realtà mi dispiace aver terminato già questo progetto- proseguì Soobin, decidendo di esporsi notevolmente- era piacevole collaborare insieme a te, ora invece ognuno dovrà tornare alla sua area dell'agenzia". "Non è che non ci vedremo più- sbuffò Yeonjun, sollevando lo sguardo su di lui- lavoriamo letteralmente nello stesso posto". "Certo, hai ragione" sussurrò Soobin, abbassando la testa e fissandosi la punta delle scarpe. Nella sua mente si fece strada il pensiero che davvero Yeonjun a questo punto fosse felice di aver terminato il loro progetto. Probabilmente si era sempre dimostrato così allegro e gentile solo per professionalità, ma in realtà non si divertiva affatto a trascorrere il tempo con lui. Soobin deglutì a fatica, cercando di mandare giù quel senso di inadeguatezza opprimente. Non faticava di certo a immaginare come l'altro non gradisse la sua presenza, del resto chi davvero lo aveva mai voluto accanto a sé?

Ciò che Soobin non poteva immaginare, tuttavia, erano i veri pensieri di Yeonjun, il quale certamente cercava di comportarsi in quel modo per allontanare il ragazzo moro, ma per tutt'altre motivazioni. Nelle settimane trascorse a lavorare insieme, Yeonjun aveva presto dovuto fare i conti con i suoi sentimenti. Soobin era affascinante, non c'era dubbio, ma l'attrazione fisica era pienamente controllabile. Erano stati quei sorrisi con le fossette, quei movimenti un po' goffi, quel continuo bisogno di contatto fisico quando c'era da congratularsi per qualcosa...lì erano iniziati i veri problemi. Yeonjun era totalmente stregato dalla bellezza del ragazzo e dal suo carattere così tremendamente dolce, che strideva con la propria attitudine tipicamente aspra. Eppure, il ballerino era intelligente abbastanza da comprendere come quell'iniziale sentimento che stava cominciando a provare per Soobin, doveva essere rapidamente estirpato. Oltre ad essere fidanzato, il ragazzo moro era soprattutto ossessionato dai match MBTI e Yeonjun non poteva assolutamente tralasciare questo dettaglio fondamentale. Soobin non lo avrebbe mai scelto come compagno di vita, perché gli ENFP non andavano bene per gli ISFP. Sarebbe sempre stato un sentimento a senso unico, Soobin non lo avrebbe mai visto come più di un collega, o nel migliore dei casi, un amico. Yeonjun poteva facilmente accettarlo, solo però mantenendo le distanze dal ragazzo.

"Allora...consegnerai tu la chiavetta USB a Jimin?" domandò Soobin, cercando di allungare il tempo in cui si sarebbe trattenuto in quella sala prove. Temeva fortemente l'attimo dove le porte si sarebbero chiuse alle sue spalle, allontanandolo probabilmente in modo definitivo da Yeonjun. Il ballerino annuì con il capo "Lasciala sopra il tavolo, mi faccio una doccia e poi gliela porto". "Ottimo, quindi ci vediamo a pranzo? -continuò Soobin- oggi viene persino il mio fidanzato a trovarmi, ho chiesto il permesso a Yoongi e me lo ha concesso. Magari se ci incontriamo in mensa te lo presento" "Certamente, non vedo l'ora!" sbottò Yeonjun acidamente, senza nemmeno riuscire a nascondere il suo risentimento. "Bene, io vado" si congedò finalmente Soobin, lanciando un'occhiata triste al ballerino, che tuttavia evitava di guardarlo.

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