Migliori amici

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Jungkook entrò in casa, visibilmente sconvolto nel vedere tutte quelle persone nel suo soggiorno.

Taehyun, che nel frattempo aveva appoggiato la testa sulla spalla di Beomgyu, scattò immediatamente in piedi. Il suo sguardo corse all'orologio, notando che ormai era quasi l'una di notte. Si maledisse mentalmente per non aver prestato attenzione all'orario. "Mi ero già preoccupato vedendo due macchine sconosciute davanti casa- esordì Jungkook, i muscoli tesi sotto il giubbotto di pelle nera- ma non mi aspettavo sinceramente di assistere ad un'invasione simile".

Taehyun non trovò nemmeno le parole per giustificarsi, cercò semplicemente di riparare al danno. "Ragazzi, vi presento Jungkook, il mio fidanzato" disse forzando un sorriso. Kai e Yeonjun si presentarono, mentre Soobin e Beomgyu si limitarono a salutarlo, avendolo già conosciuto. Soprattutto Beomgyu gli rivolse un cenno lieve del capo, che sarebbe quasi risultato maleducato rivolto ad una persona più grande se solo Jungkook vi avesse prestato attenzione.

Gli occhi furenti del ragazzo erano invece fissi su Taehyun. "Si può sapere cosa sta accadendo in casa mia?" sbottò, visibilmente alterato. "Credo sia ora di andare" mormorò Yeonjun, dando un piccolo colpetto alla spalla di Soobin. Il ragazzo annuì, alzandosi a sua volta dal divano e facendo un cenno a Kai e Beomgyu. "Noi torniamo a casa, ci vediamo nei prossimi giorni" disse Soobin a nome di tutti, dirigendosi verso l'uscita. Taehyun non rispose nemmeno, annuendo semplicemente con la testa. Beomgyu gli passò accanto, appoggiandogli lievemente una mano sul braccio. "Vuoi che resti?- gli chiese con un filo di voce, per farsi udire solo da lui- hai bisogno di un aiuto?". Taehyun fissò i suoi occhi scuri, dove poteva leggere una sincera preoccupazione. Si sforzò di sorridere, per rassicurarlo. "Non ti preoccupare, ho la situazione sotto controllo" rispose, mettendo la propria mano su quella di Beomgyu. Il ragazzo moro annuì, anche se non del tutto convinto, poi si allontanò verso l'uscita, dove lo aspettavano gli altri tre. Jungkook lo fulminò con lo sguardo, desiderando probabilmente incenerirlo sul posto, ma Beomgyu non gli rivolse la minima attenzione.

Quando la porta di casa si richiuse dietro di loro, il ragazzo moro si soffermò a guardare verso l'abitazione, le mani che torturavano furiosamente il lembo inferiore della sua maglia. "Non gli accadrà nulla, litigheranno e basta- cercò di rassicurarlo Kai, circondandogli le spalle con un braccio- Jungkook ha tutto il diritto di essere infastidito per averci trovato a casa sua senza sapere nulla". Beomgyu annuì ancora, cercando di apparire convinto dalle parole del suo amico. Sollevò poi lo sguardo, incrociando quello di Soobin. "Torni a casa con me?- gli chiese d'istinto- devo parlarti, è urgente". Soobin sbatté le palpebre confuso, non aspettandosi né una richiesta simile né un cipiglio tanto serio sul volto del suo migliore amico. "Va bene, certo" accettò.

Yeonjun strinse le mani a pugno, dentro le tasche del giubbotto di jeans, per non farsi notare dagli altri. Per quanto sapesse che tra quei due non ci fosse una vera relazione, lo infastidiva comunque il fatto che trascorressero del tempo da soli come una coppia. Sapeva che era totalmente ingiusto, ma non riusciva a non sentirsi in quel modo. "Andiamo, Kai" sbottò, indicando con un cenno del capo la sua macchina. Il ragazzo più piccolo comprese come non fosse il momento di fare domande o commenti, quindi si limitò a salutare gli altri e seguire Yeonjun. Salì a bordo del SUV nero lucido di proprietà di Jimin e osservò il ballerino armeggiare con la cintura in modo aggressivo. "Tutto bene?" gli domandò timidamente. "A meraviglia" sbuffò l'altro, avviando il motore. Prima di immettersi sulla strada, lanciò un'occhiata a Soobin e Beomgyu che stavano salendo in macchina. Kai colse la direzione del suo sguardo e scosse la testa. Per quale motivo si era infilato in un gruppo di persone così complicate?

"Ti dà fastidio che tornino a casa insieme?" chiese esplicitamente. Yeonjun gli lanciò una rapida occhiata, per poi concentrarsi sulla strada. "Varrebbe la pena provare a mentirti?" borbottò. "Potresti provare a sprecare il tuo tempo, ma ho già compreso che è quello il motivo per cui sei infastidito" ribatté Kai, guardando fuori dal finestrino. Yeonjun sospirò, rilasciando tutta la tensione e la frustrazione del momento. "Mi sento un totale idiota" sbottò, colpendo il volante con il palmo della mano. Kai si voltò verso di lui, indicandogli che aveva tutta la sua attenzione. "So perfettamente di non avere la minima possibilità con Soobin, eppure continuo a sperarci" esplicò l'altro, mordendosi il labbro inferiore per trattenere le lacrime di rabbia. Mai si era sentito così impotente nella sua vita. Kai scosse la testa "Io sinceramente non vedo la situazione in questo modo, credo fermamente che Soobin sia attratto da te". "L'attrazione non basta, è l'MBTI che mi frega" si lamentò Yeonjun, stringendo la mascella. L'altro ragazzo non commentò ulteriormente, non sapendo in realtà che cosa dire. Si trattava di una questione delicata che avrebbero dovuto risolvere direttamente Yeonjun e Soobin.

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