MBTI

Chitarre e torte di riso

Era una giornata di sole, calda ma non eccessivamente, il vento soffiava leggero e l'estate imminente si annunciava nel cielo limpido.

Kai sbuffò sonoramente, domandosi perché avesse deciso arbitrariamente di rovinarsi un giorno così bello camminando verso l'Università in compagnia di Beomgyu.

Il ragazzo dai capelli scuri procedeva a passi lenti, guardando fisso il terreno e sul volto un broncio che lasciava ben poco spazio all'immaginazione per comprendere il suo attuale umore. Kai lo sentiva sospirare sconsolato da quando si erano incontrati all'angolo della strada e già la sua sopportazione era giunta al limite.

"Sei consapevole di non poterti mostrare in questo modo davanti a Taehyun, vero?" domandò, leggermente piccato. Beomgyu sollevò lo sguardo su di lui per qualche istante, poi si strinse nelle spalle. "Non che gli importi, del resto" ribatté, senza espressione. Kai si passò una mano sul viso. Non era pronto a dover gestire un Beomgyu in piena crisi sentimentale già alle prime ore della mattina.

"Non puoi comportarti da arrabbiato con lui, non ne avresti il motivo e insospettiresti Taehyun. Se ha scelto Jungkook, l'unica cosa che ti rimane da fare è accettarlo e andare avanti" continuò Kai, mentre raggiungevano il cortile dell'Università. Beomgyu non rispose, sistemandosi sulla spalla la borsa a tracolla che conteneva i libri e i quaderni che gli servivano per le lezioni di quel giorno. Non aveva nient'altro da aggiungere, aveva compreso che cosa Kai stesse cercando di fargli capire senza parlare esplicitamente. Il loro gruppo si era appena formato, erano cinque persone tendenzialmente solitarie che finalmente avevano trovato qualcuno con cui condividere il tempo. Non potevano permettersi in alcun modo di spezzarsi e dividersi a causa sua, che si era innamorato della persona sbagliata. Kai aveva ragione, per il bene di tutti doveva fingere di stare bene.

"Eccolo lì" sibilò Kai, notando Taehyun camminare verso di loro a passo spedito. "Ciao ragazzi!" li salutò, sprizzando gioia da tutti i pori. Beomgyu era certo di non averlo mai visto sorridere così tanto. Evidentemente la vacanza romantica era andata persino meglio del previsto. Nonostante sentisse un forte dolore alla pancia, Beomgyu si sforzò di ricambiare il sorriso. Pregò che Taehyun non alludesse a quel messaggio che lui gli aveva inviato durante il weekend e che non aveva mai ottenuto risposta. Se Kai avesse sentito che aveva disobbedito alla promessa e gli aveva scritto, probabilmente lo avrebbe preso a schiaffi.

"Com'è andata la vacanza a Jeju?" domandò Kai, più per educazione che per reale curiosità. Anche perché sinceramente avrebbe preferito non sapere la risposta davanti ad un Beomgyu così instabile emotivamente. "Benissimo, è stato davvero un ottimo weekend- rispose Taehyun, sorridendo ampiamente mentre il cuore di Beomgyu si lacerava- io e Jungkook abbiamo finalmente ritrovato la sintonia che avevamo perso". "È una bella notizia, siamo felici per te" ribatté Kai, parlando anche per il ragazzo dai capelli scuri.

Beomgyu accennò un debole sorriso, annuendo con il capo. Taehyun lo notò immediatamente. Corrucciò la fronte, avvicinandosi al ragazzo. "Tutto ok?- domandò in tono apprensivo- sicuro di stare bene?". Beomgyu si affrettò a rispondere, notando anche lo sguardo minatorio di Kai su di lui. "Certo, a meraviglia- esordì, per poi decidere in realtà di optare per un altro piano- anzi, non molto. Stamattina ho faticato anche ad alzarmi dal letto, forse ho preso freddo ieri sera". "Dovresti riposarti" gli fece eco Kai, fingendo di sembrare comprensivo. Taehyun non rispose, fissando però il volto del ragazzo a lungo, come se avesse capito che si trattava di una menzogna.

"Beomgyu..." iniziò a dire, abbassando la voce, ma il ragazzo in questione lo interruppe. "Credo sia meglio tornare a casa, non credo di riuscire ad affrontare il resto della giornata, non starei nemmeno attento durante le lezioni" esclamò alzando il tono. Taehyun cercò di fermarlo, appoggiandogli una mano sul braccio, ma Beomgyu gli scivolò via. "Preferisci che ti accompagni al tuo appartamento?" chiese, non entusiasta che il ragazzo tornasse da solo dato che sembrava stare male. Beomgyu scosse saldamente la testa "Me la caverò, grazie".