Traslochi e proteste

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"Allora sei davvero sicuro?".

Yeonjun si voltò, notando Jimin appoggiato allo stipite della porta della sua camera. Sospirò, voltandosi per chiudere lo scatolone che aveva appoggiato sopra il letto. "Penso sia la scelta migliore" replicò, prendendo un pennarello indelebile nero per scrivere nel cartone il contenuto dello scatolone.

Jimin si staccò dalla porta, avvicinandosi lentamente al fratello. "Vuoi davvero trasferirti?- domandò con un sussurro- del resto non mi sembrava che la nostra convivenza fosse così pessima". "Hyung, sono letteralmente volato in Giappone per non vederti più" scherzò Yeonjun, guadagnandosi una gomitata nel fianco da parte dell'altro. "Puoi essere serio per qualche minuto?" si lamentò Jimin. Il fratello minore sorrise dolcemente, voltandosi per guardarlo e scoprendo che aveva gli occhi lucidi a causa delle lacrime.

"Jimin, non iniziare a piangere altrimenti lo sai che non riuscirò a trattenermi nemmeno io- lo minacciò Yeonjun, puntandogli contro l'indice in tono di ammonimento- è ovvio che amavo vivere insieme a te. Nonostante i battibecchi quotidiani e piccole divergenze, è sempre stato molto divertente. Ho talmente tanti aneddoti ridicoli che non so nemmeno quale raccontare in questo momento. È solo grazie a te se sono riuscito a rendermi indipendente, a iniziare una carriera personale e a maturare. Certo, la strada è ancora lunga, ma se sono giunto fino a questo punto è solo per merito tuo. Sono consapevole di non essere stato un fratello minore perfetto, molte volte ti ho fatto disperare e so anche che hai versato lacrime di preoccupazione a causa mia. Volevo solo dirti che mi dispiace e che in futuro cercherò di riparare a tutte le mancanze che ho avuto in questi anni. Ma tu sei la mia unica famiglia e avrai sempre un posto privilegiato nel mio cuore, anche se non vivremo più sotto lo stesso tetto".

"Aish, smettila piccolo moccioso- protestò Jimin, asciugandosi rapidamente qualche lacrima sfuggita al suo controllo- non rendere il tutto più difficile. Mi mancherà terribilmente la confusione che creavi in casa, il disordine nella tua camera e la musica alta a tutte le ore del giorno e della notte. Vorrei poter fare qualsiasi cosa per tenerti ancora qui con me, ma sono consapevole che sei cresciuto ormai e devo lasciarti percorrere la vita da solo. Anche se per me rimarrai sempre il mio piccolo fratellino minore, ti avviso".

Yeonjun sbuffò divertito, abbracciando Jimin. "Ho già approfittato a lungo della tua ospitalità- proseguì, abbassando la voce- è giusto che tu e Yoongi possiate avere la vostra intimità, senza qualcuno che vi infastidisca. Avete già sopportato fin troppo la mia presenza intrusiva". Jimin strinse più forte le braccia attorno al corpo esile del fratello. "Lo sai che ci sarò sempre per te" sussurrò, seppellendo il volto nel petto dell'altro.

Yeonjun ridacchiò, accarezzandogli i capelli. "Sei consapevole che ci vedremo ancora ogni giorno a lavoro, vero? Non è che ti stai liberando di me, mi trasferisco solo dall'altra parte della città". Jimin sollevò la testa, guardandolo dritto negli occhi con espressione seria. "Se qualcosa non dovesse funzionare, sai che in questa casa ci sarà sempre posto per te" esordì. Yeonjun gli sorrise dolcemente "Lo so e ti ringrazio, ma non ce ne sarà bisogno".

Si allontanò dal fratello, terminando di impacchettare le sue cose. Si guardò attorno, controllando di aver riposto tutto negli scatoloni, senza dimenticare nulla. Cercava di apparire forte e sicuro di sé, tuttavia quel trasloco stava scatenando in lui sentimenti contrastanti. Yeonjun era sinceramente elettrizzato dal fatto di trasferirsi a casa di Soobin. Ne avevano parlato per giorni interi e alla fine avevano deciso di farlo. Erano abbastanza pronti per portare la loro relazione ad uno step successivo. La convivenza non sarebbe stata facile all'inizio, ne erano entrambi consapevoli, provenivano da abitudini quotidiane diverse e anche vari stili di vita. Tuttavia, entrambi erano fermamente disposti ad impegnarsi per farla funzionare. Yeonjun sentiva il cuore battere più forte all'idea di addormentarsi e svegliarsi tutti i giorni nel letto accanto a Soobin, oppure di cucinare e cenare insieme dopo una stancante giornata di lavoro. Era più che certo che nulla avrebbe potuto rovinare la loro relazione, avevano già sofferto a lungo.

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