Non sono geloso di lui

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Soobin sospirò al colmo della frustrazione, stropicciandosi gli occhi.

Era bloccato da ore sulla stessa traccia musicale e non riusciva a comprendere quale dettaglio avrebbe dovuto inserire per migliorarla. I suoi occhi però reclamavano pietà, dopo un periodo troppo prolungato di fronte alla luce azzurrina di un monitor.

Il ragazzo si passò una mano tra i capelli, ancora leggermente viola a causa della tinta che si stava lentamente sbiadendo. Poteva decisamente concedersi una pausa, magari a mente più fresca sarebbe riuscito a concludere dignitosamente il lavoro che gli aveva commissionato Yoongi quella mattina.

Soobin si alzò dalla sedia girevole stiracchiando i muscoli della schiena, poi uscì dal suo ufficio dirigendosi verso la macchinetta del caffè. Il corridoio era deserto, probabilmente tutti erano impegnati nelle proprie mansioni. Il clima nell'agenzia era davvero familiare e positivo, ma allo stesso tempo ad ogni dipendente era richiesta una dedizione totale al lavoro e veniva fieramente rispettata. Soobin si sentì leggermente in colpa a necessitare di una pausa, ma quando svoltò l'angolo, si accorse di non essere l'unico a non lavorare in quel momento.

Yeonjun era appoggiato al muro qualche metro più in là, i capelli bagnati di sudore e un asciugamano di spugna che circondava il suo collo. Indossava una tuta nera larga, il tipico abbigliamento comodo che indossava quando doveva provare alcune coreografie particolarmente impegnative. Di fronte a lui c'era un ragazzo che Soobin non aveva mai visto, impegnato a chiacchierare con Yeonjun mentre stringeva al petto una cartellina di documenti. Era vestito in modo impeccabile, camicia e pantaloni di sartoria, per cui molto probabilmente si trattava di qualcuno parecchio in alto nella catena alimentare della loro agenzia. Soobin lanciò una rapida occhiata ai propri jeans che aveva deciso di indossare a caso quella mattina, uniti alle converse nere e ormai logorate e una felpa di un anime che aveva terminato recentemente di guardare. Si sentì immediatamente fuori luogo e inadatto, riflettendo se fosse il caso di rientrare nel suo ufficio rinunciando alla pausa, ma Yeonjun si voltò leggermente verso di lui, facendogli intendere che lo aveva già visto, per poi tornare rapidamente a concentrarsi sul suo interlocutore.

Soobin sospirò, rassegnato. Se si fosse allontanato in quel momento, sarebbe apparso sospetto e probabilmente anche un po' patetico. Tuttavia, la macchinetta del caffè era proprio accanto ai due ragazzi e lui non aveva alcuna voglia di avvicinarsi a loro. Si guardò velocemente attorno, cercando di trovare qualcosa che potesse aiutarlo. Si illuminò notando la stampante in un angolo. Ad ampi passi si diresse verso lo strumento, aprendo lo sportello e fingendo di sistemare la carta all'interno e controllare il toner. La voce del ragazzo sconosciuto gli giunse perfettamente alle orecchie.

"È stato davvero il concerto più bello della mia vita!- esclamò con notevole entusiasmo- ti saresti divertito anche tu, la prossima volta devi assolutamente venire insieme a me!". "Certo, -ribatté Yeonjun allegramente- tienimi informato sugli eventi futuri che saranno organizzati". Soobin roteò gli occhi. Seriamente quel ragazzo stava invitando Yeonjun ad un concerto? Praticamente lavoravano nell'industria della musica, non avrebbe potuto proporre qualcosa di più innovativo? Yeonjun non avrebbe dovuto accompagnarsi a certe persone così prive di fantasia.

Si girò impercettibilmente verso i due ragazzi, sentendoli ridere. Il collega sconosciuto stava raccontando qualcosa di evidentemente molto divertente che era accaduto al concerto, dato che Yeonjun continuava a ridere appoggiandogli una mano sulla spalla. Soobin strinse la mascella. Sinceramente non trovava così simpatico il racconto di quel tipo che si rovesciava addosso la birra mentre era in coda per entrare, non capiva perché il ballerino biondo dovesse ridere in quel modo come se lo considerasse davvero divertente. Sentì di nuovo quella fastidiosa sensazione pungente al centro del petto, la stessa che lo aveva colpito la sera precedente notando Beomgyu e Yeonjun particolarmente affiatati. Lanciò un'occhiata di fuoco al ragazzo in camicia. Non era nemmeno particolarmente affascinante, per quale diavolo di motivo il ballerino continuava a parlarci.

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