Tè e aeroporti

153 15 28
                                    


"Sono tornato!" esclamò la voce di Taehyun.

Beomgyu sollevò lo sguardo dal libro, sorridendo mentre osservava il ragazzo più piccolo entrare dalla porta di ingresso. Si alzò prontamente dal divano, notando come l'altro stesse trasportando delle borse pesanti. "Mi sono fermato a fare la spesa sulla strada di ritorno dall'Università" spiegò Taehyun con uno sbuffo, caricandole sopra il tavolo della cucina.

Beomgyu ridacchiò, appoggiandosi allo stipite della porta. "Non era necessario, ti assicuro che ho del cibo nel frigorifero" ribatté. "Sì, ma ora che siamo in due a mangiare in questa casa preferisco contribuire anche io" replicò fermamente Taehyun, iniziando a sistemare i prodotti dentro i mobili della cucina. Beomgyu non riuscì a trattenere un sorriso, sentendo le guance riscaldarsi. Era così estremamente bello e confortevole sentire Taehyun parlare in quei termini della loro quotidianità.

Era già un paio di giorni che il ragazzo dai capelli rossi si era trasferito da lui e, sebbene per ora alloggiasse ancora nella camera degli ospiti, per Beomgyu era come vivere una favola romantica. Si svegliava tutte le mattine con l'umore alle stelle, sapendo che in cucina avrebbe incontrato Taehyun, intento a preparare la colazione per entrambi. Cercava anche di darsi una sistemata, pettinandosi e assicurandosi di avere il pigiama perfettamente in ordine prima di presentarsi da lui. Non che Taehyun del resto vi facesse caso, ma Beomgyu voleva sempre apparire carino e perfetto ai suoi occhi. Il motivo è che non avevano ancora chiarito del tutto la situazione tra loro e per questo vivevano in un costante corteggiamento.

"Ti ho già detto che non ti devi preoccupare della parte economica- lo riprese Beomgyu, incrociando le braccia al petto- posso benissimo permettermi di pagare per entrambi". Taehyun scosse la testa. "Non mi piace utilizzare i soldi che ti inviano i tuoi genitori da Daegu, non è giusto- replicò- per questa ragione ho chiesto al mio maestro di poter lavorare in palestra". Beomgyu sospirò, sconsolato. Si avvicinò a Taehyun, appoggiandogli le mani sulle spalle e costringendolo a guardarlo negli occhi.

"Tyun, -sussurrò, fissandolo intensamente- lo so che lavori più duramente di chiunque altro, ma non c'è davvero bisogno di sobbarcarti anche questo ulteriore peso. Sei già molto impegnato con lo studio e i tuoi allenamenti personali. Quel lavoro ti causerà solo altro stress". Taehyun sorrise, sinceramente apprezzando la preoccupazione che leggeva negli occhi di Beomgyu. "Hyung, -rispose deciso- non ti preoccupare per me, non è impegnarmi maggiormente che mi spaventa. Voglio poterti dare il meglio, tutto ciò che meriti. E se questo significa lavorare di più, sono ben disposto a farlo".

Beomgyu roteò gli occhi. Quante volte ancora avrebbe dovuto dire a quel ragazzo che era già perfetto così? Beomgyu non aveva di certo bisogno di macchine o abiti di lusso, regali costosi e cene in ristoranti stellati per sapere che i sentimenti di Taehyun erano sinceri. "L'unica cosa che voglio è trascorrere la serata sul divano con te a guardare un film" ribatté, allacciando le braccia dietro al collo del ragazzo. Taehyun sorrise, appoggiando le mani sui fianchi dell'altro. "Allora posso accontentarti facilmente" rispose, sfiorando leggermente le loro labbra. Da quell'incontro a casa di Yeonjun non si erano ancora davvero baciati, come se entrambi stessero attendendo il momento più opportuno, che segnava di fatto ufficialmente un nuovo inizio.

Beomgyu scivolò lontano dal corpo del ragazzo, continuando a sorridere. "È ancora presto per cenare, anticipiamo il film? -domandò, dirigendosi verso il divano- oppure preferisci studiare?". Taehyun sbuffò divertito. Forse una volta, quando ancora viveva insieme a Jungkook, avrebbe risposto in quel modo, prediligendo trascorrere il tardo pomeriggio davvero sui libri, per arrivare preparato il giorno successivo a lezione. Ma ora che invece condivideva la stessa casa con Beomgyu, quel pensiero non gli attraversava nemmeno la testa. Non avrebbe scelto nessun'altra opzione diversa dalla prospettiva di passare il tempo vicino al ragazzo moro.

MBTIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora