La mia vittoria pt. 1

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"Beomgyu" sussurrò piano Taehyun, non sapendo che altro aggiungere o come sistemare l'intera situazione.

"Ero...ero solo di passaggio, nulla di importante- balbettò il ragazzo, sforzandosi di rimanere impassibile- volevo solo augurarti buona gara, tutto qui". "Non ti fermi ad assistere all'incontro?" domandò Taehyun, facendo un passo verso di lui. Beomgyu scosse la testa "Io...no, non credo sia una buona idea. Ho parecchie cose da fare". Taehyun lo fissò in silenzio, corrucciando la fronte perplesso. Era da settimane intere che Beomgyu era esaltato dall'idea di rivederlo sul ring, questa volta aveva persino promesso che non si sarebbe intromesso. Come poteva ora affermare di non potersi trattenere per guardare il combattimento? Era evidente che ci fosse qualcosa che non andava.

"Io mi dirigo già verso gli spalti, non voglio perdermi nemmeno un istante dell'incontro- si intromise Jungkook, esibendo un sorrisetto- buona fortuna, amore". Stampò un veloce bacio sulle labbra di Taehyun, per poi uscire dalla stanza. Se possibile, Beomgyu sembrò ancora più avvilito. Si sforzò di sorridere a sua volta, per congedarsi anche lui. "Quella scatola era per me?" domandò Taehyun, cercando di trattenerlo. Beomgyu abbassò lo sguardo, come se la vedesse per la prima volta. "Ah, si- mormorò- ma non è davvero nulla di importante, non ti preoccupare".

Taehyun avanzò, prendendola di forza dalle mani del ragazzo. Beomgyu si strinse in sé stesso, cercando di rimpicciolirsi a causa dell'imbarazzo. Il pugile aprì la scatola, scostando la carta velina leggera che nascondeva qualcosa. Il fiato gli si mozzò nel petto quando vide i guantoni da boxe che aveva sempre desiderato. Sollevò lo sguardo su Beomgyu, gli occhi che luccicavano di sorpresa. "Avevi detto che ti piacevano tanto- si giustificò il ragazzo sorridendo imbarazzato- ho pensato che potesse essere un regalo prima del tuo match. Ma non sei obbligato in alcun modo ad accettarli o indossarli se non ti va". Taehyun era senza parole, il che era davvero strano per uno come lui. Tuttavia quel gesto di Beomgyu lo aveva colpito nel profondo, facendogli comprendere come il ragazzo prestasse davvero attenzione ad ogni sua parola.

"Grazie, Gyu. Li amo" sussurrò Taehyun, abbracciando di slancio Beomgyu e stringendolo forte. Il ragazzo ricambiò in modo goffo, pensando a quanto sarebbe stato molto più bello se Taehyun avesse amato lui al posto di quei guantoni. "Non so se li indosserò per questo incontro, devo utilizzarli prima in allenamento dato che sono nuovi. Ma ti assicuro che non ho mai avuto un paio di guantoni da boxe così belli" ammise Taehyun, sciogliendo l'abbraccio visibilmente commosso. Beomgyu sorrise, arrossendo leggermente. "Allora io vado, buon incontro" mormorò, inchinandosi leggermente ed uscendo dalla stanza. Taehyun, rimasto solo, accarezzò i guantoni con tenerezza, ammirando quanto fossero belli. Aveva sempre desiderato possederne un paio simile e Beomgyu era stato incredibilmente gentile a comprarglieli. Li rimise nella scatola, pronto per scendere sul ring.

Aprì velocemente il borsone, sfilandosi la felpa e indossando l'uniforme con cui era solito combattere. Indossò il paradenti e il caschetto, poi si avvolse le dita con il nastro bianco prima di infilarsi i guantoni. Compì ogni gesto in una sorta di silenzioso rituale di concentrazione prima del match. Aveva sinceramente bisogno di quegli istanti per trovare il giusto focus. Quando fu pronto, uscì dallo spogliatoio, battendo tra loro i guantoni come per darsi coraggio.

Il maestro lo attendeva a braccia incrociate all'entrata effettiva della palestra, insieme ad un ragazzo giovane che Taehyun non aveva mai visto prima d'ora ma che molto probabilmente era lì per aiutare. Il maestro non gli chiese nemmeno se si sentisse pronto o meno, semplicemente gli batté una mano sulla spalla, per fargli capire che era certo che ce l'avrebbe fatta. Taehyun varcò l'ingresso della palestra, rimanendo accecato per qualche istante dalle luci sfavillanti e dal vociare delle persone. Non si immaginava di certo che così tante persone potessero venire ad assistere ad un incontro tra pugili senior, eppure gli spalti della palestra erano gremiti di gente. Probabilmente era stata fatta più pubblicità del previsto.

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