Yeonjun entrò in sala mensa, trascinando i piedi di malumore.Era giunto ad odiare la pausa pranzo, poiché era l'unico momento della giornata in cui poteva rischiare di ritrovarsi Soobin davanti. Cercare di evitarlo era sempre difficile e soprattutto gli prosciugava le energie. Se fosse stato per lui, avrebbe volentieri pranzato in sala prove, ma non gli era concesso.
Yeonjun trattenne un'imprecazione, notando Jimin seduto al loro solito tavolo. Perfetto, quella giornata poteva ancora peggiorare. Suo fratello possedeva l'innata capacità di individuare subito ciò che non andava in lui e torturarlo finché non confessava esplicitamente ogni cosa. Come se non bastasse, Jimin stava già agitando la mano in sua direzione, per cui era diventato impossibile per Yeonjun cercare di evitarlo. Con un sospiro rassegnato, il ragazzo si avvicinò a lui.
"Jimin, sinceramente oggi non ho voglia di chiacchierare e..." esordì, ma il fratello lo interruppe, costringendolo a sedersi davanti a sé. Yeonjun sbatté le palpebre, notando un vassoio con il cibo sistemato sul suo posto. "So che è da giorni che non mangi adeguatamente- lo riprese Jimin con cipiglio serio- ho deciso di intervenire personalmente per sistemare la questione. Se non mangi, non riuscirai nemmeno a ballare". Yeonjun sbuffò, afferrando le bacchette. "Il fatto è che non ho molto appetito ultimamente" sbottò. "So anche questo- ribatté Jimin, aprendosi una bottiglia di soju- e infatti stiamo aspettando che Yoongi e Soobin ci raggiungano, per pranzare tutti insieme".
Yeonjun lo fissò allibito, facendo cadere la bacchetta nel piatto. "Esattamente cos'è che sapresti, tu?" domandò in tono leggermente aggressivo. Jimin si strinse nelle spalle "Non mi importano i dettagli, ma chiunque capirebbe come tra te e Soobin è accaduto qualcosa che vi ha allontanati. E dal momento che siete due tra i più validi impiegati che abbiamo in questa agenzia, è opportuno che le cose tra voi si sistemino al più presto". Yeonjun sbuffò, allontanando il vassoio da sé. "Jimin, mi hai seriamente stancato- esclamò- sai benissimo come io sia estremamente professionale e non è certo qualche problema nella vita privata che può intaccare la mia precisione nel lavoro. Smettila di atteggiarti alla famiglia perfetta, non lo siamo. Rompi definitivamente il tuo sogno di pranzare tutti e quattro insieme come se ci amassimo davvero, è ridicolo". Il fratello non rispose nemmeno, il che fece infuriare maggiormente Yeonjun. Ma prima che il ragazzo potesse alzarsi dal tavolo per andarsene, la voce di Yoongi lo inchiodò al suo posto.
"Eccoci, scusate il ritardo, la fila era lunghissima" esordì, esibendo un sorriso che solitamente non gli apparteneva. Era chiaro che Jimin avesse coinvolto anche lui in quell'assurdo piano di giocare alla famigliola felice. Gli occhi di Yeonjun si posarono su Soobin, in piedi dietro al produttore musicale, che non potendosi rifiutare davanti all'invito del suo capo di pranzare insieme, sembrava ora sul punto di volersi far inghiottire dal pavimento.
"Accomodati pure, Binnie" disse Jimin, sorridendo dolcemente al ragazzo dai capelli viola. Yeonjun roteò gli occhi per quanto suo fratello risultasse stucchevole prendendosi confidenze non richieste. Soobin abbozzò un sorriso di cortesia, non celando il suo imbarazzo, e si sedette di fianco a Yeonjun. Evitarono entrambi di guardarsi e non si scambiarono nemmeno un cenno di saluto. Visti da una prospettiva esterna, sicuramente dovevano apparire molto ridicoli, ma era meglio che Yoongi e Jimin non scoprissero cosa era accaduto sia a Tokyo che nell'ufficio del ragazzo più piccolo.
"Ho avuto modo di visionare l'ultimo lavoro di Soobin- esordì Yoongi, cercando di trovare un argomento per spezzare quel silenzio teso- sta davvero crescendo molto a livello di produzione musicale, sono fiero di lui". Jimin sorrise, appoggiando il mento sul palmo della mano e rivolgendo la sua attenzione al ragazzo dai capelli viola. "Devi sapere che Yoongi non fa mai complimenti a nessuno, fatica persino a farli a me- ridacchiò- quindi devi essere davvero molto bravo nel tuo lavoro". Soobin abbassò lievemente la testa, ringraziandoli entrambi. I suoi occhi luccicavano di orgoglio e iniziò a parlare di come avesse cominciato a seguire alcune tracce di Yoongi per migliorare e crescere professionalmente.
Soobin era un fiume in piena mentre parlava del lavoro che amava, gesticolava e sorrideva ampiamente, mentre Yoongi e Jimin lo ascoltavano attentamente. Solo Yeonjun rimaneva nell'angolo, isolato e in silenzio, domandandosi come mai il ragazzo non fosse minimamente a disagio nello stare accanto ad una persona che aveva baciato e rifiutato e che per giunta era parente dei due capi dell'agenzia seduti di fronte a loro. Il suo stomaco si contorse alla fastidiosa sensazione che Soobin non provasse minimamente tutto il carico di emozioni che invece sentiva lui. Yeonjun in quelle condizioni non sarebbe riuscito a parlare in quel modo, al contrario di Soobin che era estremamente brillante e persino interessante da ascoltare.
STAI LEGGENDO
MBTI
FanfictionUn codice può davvero stabilire chi devi amare? Taegyu Yeonbin Yoonmin