Il piano di Beomgyu

156 15 18
                                    


Yeonjun sbuffò sonoramente, mentre aspettava che l'ascensore arrivasse al suo piano.

Pregò intensamente che Jimin non comparisse all'improvviso dietro l'angolo iniziando a sommergerlo di discorsi assurdi. Era volutamente uscito in anticipo di casa proprio per evitare il fratello.

Le porte dell'ascensore si aprirono con un trillo fastidioso e Yeonjun vi entrò, premendo rapidamente il tasto corrispondente al piano che doveva raggiungere, sperando che nessun altro entrasse nell'ascensore oltre a lui. Non appena le porte si richiusero, il ragazzo appoggiò la testa contro la parete specchiata, lasciandosi andare ad un altro sospiro. Quella notte non era riuscito a riposare bene, la discussione con Soobin continuava a vorticargli nella mente. È vero che il comportamento del ragazzo lo aveva fatto infuriare, ma in realtà non aveva delle valide ragioni per reagire in quel modo e lo tormentava il fatto di essere probabilmente apparso come eccessivo e persino ridicolo. Yeonjun si passò una mano tra i capelli biondi, mentre la testa gli pulsava fastidiosamente. Avrebbe dovuto seriamente prendere qualche medicina prima di recarsi al lavoro.

Yeonjun entrò nella sala prove, accendendo le luci. Le pareti a specchio rifletterono immediatamente la sua unica figura, ricordandogli che era solo in quella stanza. Con un sospiro, si diresse verso il tavolino appoggiato in uno dei lati della sala. Cercava di scacciare dalla sua mente la consapevolezza che Soobin quel giorno non sarebbe entrato dalla porta con un sorriso dolce dipinto sul viso, come accadeva ogni mattina da qualche settimana. Il loro progetto era terminato, era pure stato approvato, di conseguenza non c'erano più ragioni per incontrarsi con il ragazzo dai capelli viola. O meglio, avrebbe sicuramente potuto approfittare di qualche pausa caffè per chiacchierare ancora con lui, ma non si erano proprio lasciati nel migliore dei modi. Anzi, Yeonjun nutriva il profondo timore che Jimin potesse di nuovo affidare un progetto a loro due, non sapeva come avrebbero potuto lavorare ancora insieme.

Il ragazzo si passò di nuovo una mano tra i capelli, imbronciando le labbra mentre leggeva i fogli stampati da suo fratello e deposti sopra al tavolino. Si trattava di alcune bozze di passi per varie coreografie commissionate. Sicuramente con tutto il lavoro che si ritrovava a dover fare, avrebbe potuto pensare poco a Soobin.

La porta della sala prove si aprì all'improvviso, facendo voltare Yeonjun rapidamente. Corrucciò la fronte, notando Beomgyu avanzare timidamente verso di lui, le mani infilate nelle tasche dei pantaloni scuri. "Stai cercando Soobin?- domandò Yeonjun, non comprendendo il motivo della presenza del ragazzo in quel posto- il suo ufficio non si trova qui, ma nell'area dell'agenzia relativa alla produzione musicale". Beomgyu scosse la testa, fermandosi a qualche metro di distanza da lui. "In realtà sono qui per te" annunciò.

Yeonjun sbatté le palpebre, confuso. "Non capisco" ammise. Beomgyu si strinse nelle spalle, come se si vergognasse di ciò che stava per dire, ma alla fine dopo un lungo sospiro decise di iniziare a parlare. "Si tratta di Soobin" esplicò. Yeonjun si irrigidì all'istante, incrociando le braccia al petto in una posa difensiva. "Dimmi" sbottò in risposta. "Ieri ci siamo incontrati insieme ad altri amici- spiegò Beomgyu, torturandosi il lembo inferiore della felpa mentre fissava il ragazzo negli occhi- Soobin ci è apparso molto scosso dalla vostra discussione, era una reazione spropositata anche per uno emotivo come lui. Insomma, ha ricevuto molte critiche nel corso degli anni, ma non è mai scoppiato a piangere in quel modo". Yeonjun spalancò gli occhi, non riuscendo a credere a ciò che aveva sentito. "Davvero ha pianto?- domandò- a causa mia?". Beomgyu scosse la testa "Non sto dicendo che è stata colpa tua, ma sicuramente la vostra lite lo ha spinto a porsi più di qualche domanda sulla sua condizione. So che ti può essere apparso egoista per il modo in cui mi ha trattato in quest'ultimo anno e ti ringrazio per la ferocia con cui mi hai difeso, ma la situazione è più complessa. Soobin ha un solo grande difetto: sentirsi perennemente inadatto e inferiore. Ritiene che la sua intera vita non sia all'altezza delle aspettative di chi lo circonda e ne ha sempre sofferto per questo. L'ideale di avere un match MBTI perfetto al punto da costringere un'altra persona in una quasi-relazione può sembrare davvero patetico dall'esterno, ma in realtà è solo un sogno di perfezione a cui si aggrappa disperatamente per dare un senso a ciò che vive".

MBTIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora