-10
Beomgyu sorrise, appoggiando il piatto di carne e ramyeon sul tavolo.
"La cena è servita!" esclamò allegramente. Taehyun abbozzò solo un piccolo sorriso in risposta, mantenendo lo sguardo basso sul piatto e le posate davanti a lui. Beomgyu si morse il labbro, comprendendo come evidentemente ci fosse qualcosa che non andava. Era da quando il ragazzo era rientrato a casa che si comportava in modo strano. Non era il solito Taehyun, spensierato e divertente. Si atteggiava in modo schivo e pensieroso, aumentando i dubbi nella mente di Beomgyu.
Il ragazzo moro si sedette davanti a lui nel tavolo, preferendo non approfondire la questione. Conosceva Taehyun ormai da abbastanza tempo per sapere come non avesse alcun senso forzarlo a parlare se non ne aveva l'intenzione. Certamente quando il ragazzo si sarebbe sentito pronto, avrebbe introdotto l'argomento da solo. Beomgyu si versò la carne e il ramyeon nel piatto, iniziando a mangiare e fingendo di non prestare attenzione a Taehyun che invece era rimasto immobile, senza toccare ancora il cibo. Beomgyu sentiva i nervi a fior di pelle e faticava davvero a trattenersi dal chiedere al ragazzo di cui era innamorato che cosa lo stesse tormentando, ma non voleva insistere. Non si aspettava tuttavia che Taehyun impiegasse così poco tempo a confidarsi.
"Hyung, devo dirti una cosa" esordì infatti il ragazzo improvvisamente, torturando i polsini della sua felpa con le dita. Era evidente che fosse nervoso. Beomgyu sollevò lo sguardo su di lui mentre continuava a masticare, indicandogli che lo stava ascoltando. Taehyun sospirò, allontanando il piatto da sé. "Voglio essere estremamente sincero con te- riprese, puntando finalmente i suoi occhi in quelli del ragazzo- dal momento che desidero evitare in ogni modo qualsiasi fraintendimento che possa risultare pericoloso".
A quel punto Beomgyu iniziò seriamente a preoccuparsi, agitandosi sulla sedia. "Riguarda la palestra, vero?- sbottò- ti stai comportando in modo strano da quando sei tornato oggi a casa dall'allenamento". Taehyun sospirò ancora, annuendo con il capo "Ti avevo già raccontato come il maestro mi avesse chiesto di lavorare sia nel reparto boxe, sia nel resto della palestra. Avevo accettato anche perché lo stipendio che mi permette di guadagnare non è male e sono felice di poter contribuire alle spese della nostra casa. So che è impegnativo a livello di orari, ma riesco tranquillamente a gestirlo ora che ho lasciato il pugilato agonistico. Tuttavia, è sorto un problema". Beomgyu appoggiò le posate sul tavolo, segno che aveva davvero tutta la sua attenzione. "Jungkook" sputò direttamente Taehyun, osservando l'altro ragazzo temendo una sua possibile reazione negativa.
Beomgyu sentì il sangue affluire al cervello. Sarebbe mai riuscito a liberarsi di quel dannato Jungkook prima o poi? "Vai avanti" sibilò, imponendosi di rimanere calmo fino alla fine del discorso. Si era già ripromesso di non giungere a conclusioni affrettate senza dare a Taehyun la possibilità di esprimersi liberamente. Il ragazzo si passò una mano tra i capelli rossi, sbuffando come se l'intera questione rappresentasse un peso che ricadeva su di lui ma di cui avrebbe voluto volentieri fare a meno. "Ti ricordi che ci ha detto che era stato assunto dalla palestra? Beh, era vero. Non stava mentendo, purtroppo. Jungkook ha iniziato a lavorare nel mio stesso identico posto e molte volte ci dobbiamo relazionare durante i turni, soprattutto quando ci sono varie persone che si allenano. Non c'è assolutamente nulla tra noi, Gyu. È tutto terminato tanti mesi fa, ma ho pensato fosse più corretto avvisarti. Non vorrei mai creare dei fraintendimenti lasciandoti intendere che tra me e Jungkook si è riacceso un interesse particolare. Semplicemente sono costretto a lavorare con lui e non mi fa piacere".
Beomgyu rimase in silenzio, abbassando lo sguardo. Era esasperato da quella situazione, era stanco e svuotato internamente da ogni energia. Il suo rapporto con Taehyun era sempre stato caratterizzato da alti e bassi dovuti proprio all'interferenza costante di Jungkook e anche ora che lui e Taehyun vivevano insieme, l'ombra dell'altro ragazzo continuava ad essere presente tra loro. "Beomgyu, mi dispiace- sussurrò il ragazzo dai capelli rossi, alzandosi dal tavolo e avvicinandosi a lui- davvero, sono estremamente dispiaciuto perché so quanto l'intera questione ti metta a disagio ma non posso fare nulla per cambiare la situazione. Certo, potrei licenziarmi, ma il mio maestro ne sarebbe totalmente deluso e soprattutto perderei la possibilità di allenarmi alla boxe".
STAI LEGGENDO
MBTI
FanfictionUn codice può davvero stabilire chi devi amare? Taegyu Yeonbin Yoonmin