Sorprese improvvise

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Tre mesi dopo la partenza di Yeonjun...


Taehyun fischiettava allegramente, sistemando le attrezzature utilizzate per l'allenamento.

Da quando il maestro lo aveva assunto in palestra, si era dedicato soprattutto all'area relativa alla boxe ed erano riusciti ad incrementare il numero di iscritti. Sia Taehyun che il maestro erano fieramente soddisfatti della rapida espansione del pugilato in quella palestra, era un traguardo che si erano prefissati di raggiungere quando avevano deciso di lavorare insieme.

Taehyun canticchiava un motivetto che aveva udito alla radio poco prima e che non voleva saperne di uscire dalla sua testa. Raccolse i guantoni, riponendoli nei loro appositi contenitori. Il maestro era inflessibile riguardo all'ordine del materiale e Taehyun prendeva quell'incarico molto seriamente, mantenendo sempre il ring in perfetta forma.

All'improvviso sentì dei passi risuonare all'ingresso della palestra. Controllò l'orologio che portava al polso. Non poteva essere Beomgyu. Il ragazzo moro lo aveva avvisato che lo avrebbe raggiunto dopo lezione per cenare insieme, ma era ancora troppo presto perché lui potesse essere davvero lì.

Senza nemmeno voltarsi, Taehyun esordì "Mi dispiace, siamo chiusi. Riapriamo domani". "Peccato, avrei voluto tanto allenarmi in questo momento" replicò una voce che Taehyun conosceva bene. Il ragazzo si irrigidì all'istante, mentre un brivido freddo percorreva la sua schiena. Si raddrizzò lentamente, voltandosi verso la persona che aveva parlato e che in quel momento era in piedi davanti al ring, con un sorrisetto divertito sul volto.

Jungkook.

"Che diavolo ci fai qui" sbottò Taehyun, ponendosi sulla difensiva. Non capiva davvero per quale motivo il ragazzo si fosse recato appositamente nella sua palestra. Si erano lasciati mesi fa ormai, e nemmeno nel più amichevole dei modi. Perché Jungkook non smetteva di intromettersi nella sua vita?

"Volevo solo sapere come stavi" ribatté l'altro, stringendosi nelle spalle e continuando a sorridere, come se si fosse trattato di una rimpatriata tra vecchi amici. Taehyun si sentiva enormemente a disagio ad avere il suo ex fidanzato di nuovo a pochi passi di distanza. Non avvertiva più nulla per lui, era chiaro, ma sperava davvero di aver chiuso ormai quel capitolo.

"Molto bene, grazie- replicò freddamente- non avresti dovuto scomodarti venendo fino a qui solo per chiedermi come procede la mia vita". Jungkook inclinò la testa da un lato, come se le risposte di Taehyun lo divertissero oltremodo. "Non sei felice di vedermi?- proseguì, provocatoriamente- a me fa molto piacere invece notare come sei in forma, forse anche meglio rispetto a mesi fa". Taehyun scosse la testa, infastidito. Stava cercando in tutti i modi di allontanare il ragazzo, anche perché Beomgyu sarebbe arrivato di lì a poco e voleva evitare di creare inutili fraintendimenti. Tuttavia, Jungkook non sembrava avere la minima idea di andarsene.

"Non so il motivo reale per cui sei venuto qui in palestra- sbottò Taehyun- ma credo sia giunto il momento che tu vada. Non abbiamo più niente da dirci, ormai". Jungkook sbuffò, ridacchiando "Perché, sto forse interrompendo qualcosa? Oppure rivedermi ha fatto sorgere nel tuo cuore ulteriori dubbi? Sei sempre in tempo per ritrattare la tua decisione, voglio che tu lo sappia. La nostra casa ti attende, è rimasto tutto invariato in previsione di un tuo possibile ritorno". Taehyun aprì la bocca per replicare a tono, ma il rumore sordo di una porta che sbatteva attirò l'attenzione di entrambi.

"Taehyunnie!" gridò improvvisamente la voce allegra di Beomgyu, giungendo dal corridoio. Il ragazzo si passò una mano tra i capelli rossi, sibilando esasperato dalla situazione che stava progressivamente peggiorando. L'arrivo del suo quasi fidanzato non era assolutamente nel tempismo più corretto.

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