L'oroscopo dice: novità sul lavoro e in amore

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Yeonjun si sedette al tavolo, sbuffando sonoramente.

Si passò una mano tra i capelli sudati, stringendosi maggiormente nella felpa larga. Avrebbe voluto sicuramente farsi una doccia prima di recarsi in mensa, ma aveva ancora molto lavoro da fare con le coreografie. Il tempo di un pranzo veloce e sarebbe tornato rapidamente in sala prove. Era certo che quella sera sarebbe crollato nel sonno appena varcata la soglia di casa. In quel preciso momento voleva solamente mangiare in silenzio, godendosi un po' di tranquillità per recuperare le energie.

"Yeonjunnie!" esclamò una voce acuta.

Il ragazzo si passò una mano sul volto. No, non Jimin. Non ora. Si voltò stancamente verso il fratello, che si avvicinava al suo tavolo saltellando allegramente. Come ogni giorno, sprizzava energia da tutti i pori, come se un'aura dorata di gioia lo circondasse ovunque andasse. "Ho mal di testa, per favore- si lamentò Yeonjun- preferisco pranzare da solo". Jimin tuttavia non si lasciò minimamente scalfire dal suo malumore.

"Non puoi essere già stanco il tuo primo giorno di lavoro- gli fece notare, appoggiando il proprio vassoio accanto al suo sul tavolo- hai idea di quanto altro tempo dovrai trascorrere nella tua vita lavorando? Hai appena iniziato" "Grazie, mi sento incredibilmente meglio" sbottò Yeonjun, roteando gli occhi. Jimin si strinse nelle spalle "Forse sono troppe quelle coreografie che ti ho assegnato da controllare? Non volevo sobbarcarti, era solo per introdurti nell'ambiente". Yeonjun scosse la testa "È colpa mia, ci tengo che ogni singolo dettaglio sia perfetto prima di consegnarle ai clienti. Ho sentito che ultimamente gli idol sono molto esigenti e ci pagheranno solo se la coreografia è davvero straordinaria". Jimin gli sorrise, colpendolo lievemente con la spalla "Carino il nostro perfezionismo genetico, vero? Noto che ci lascia vivere bene".

Yeonjun annuì, cercando di concentrarsi sul suo pranzo. "Comunque, -proseguì Jimin, che proprio non conosceva il concetto di silenzio- ho letto l'oroscopo stamattina. Oggi per il tuo segno sono previste novità sul lavoro e in amore. Dato che è già evidente la prima, dal momento che è il tuo primo giorno in azienda, direi che ti devi preparare per la seconda. Magari ora arriverà dalla porta il tuo principe azzurro". Yeonjun gli lanciò un'occhiataccia. "Seriamente credi all'oroscopo, Jimin ma quanti anni hai?" sbuffò, versandosi della Coca-Cola in un bicchiere. Se possibile, il suo mal di testa stava peggiorando in compagnia del fratello. "Io ti ho solo avvisato, poi decidi tu come agire" ribatté l'altro, stringendosi nelle spalle.

Si voltò verso l'entrata della mensa, avvistando ovviamente il suo fidanzato. "Oh, è arrivato Yoongi" esclamò, con un largo sorriso. Yeonjun sospirò, infastidito "Non fingere di essere sorpreso, lavora insieme a te da anni e vive letteralmente a casa nostra, non è che non lo vedi mai". "Certo, ma ogni volta è come la prima" replicò Jimin volutamente sdolcinato, per provocare nel fratello una reazione di finto vomito. "Prima o poi mi capirai anche tu quando ti innamorerai" borbottò Jimin. "Sì, come no, chiedi all'oroscopo quando accadrà, così vedrò di cambiare strada" scherzò Yeonjun, ridacchiando.

"Ehi, Yoongi-ah! -gridò Jimin ignorandolo e decidendo di alzarsi in piedi e sbracciarsi- siamo qui!". Il ragazzo moro lo intercettò con lo sguardo e abbozzando un sorriso imbarazzato si avvicinò al loro tavolo. Yeonjun lo comprendeva perfettamente, lui stesso la maggior parte delle volte si vergognava di essere accanto a suo fratello quando si comportava in quel modo così plateale, attirando l'attenzione di tutta la gente attorno a loro.

"Ti ho preso del bulgogi, so che ti piace tanto" iniziò a parlare Jimin quando il suo fidanzato si sedette al tavolo. Yeonjun sollevò gli occhi al cielo. Lo infastidiva parecchio il lato eccessivamente premuroso di suo fratello, soprattutto quando si relazionava a Yoongi confondendolo con un bambino da accudire. "Grazie tesoro" rispose il ragazzo moro con un piccolo sorriso. Yeonjun si ritrovò a rigirare la bacchetta nel piatto, non cercando nemmeno di prendere gli spaghetti di soia, ma solo di stemperare il disagio che ogni tanto provava quando era in compagnia di quei due, dal momento che sembravano entrare in una sfera totalmente privata. Il che era un vero problema, dal momento che praticamente Yoongi viveva davvero con loro.

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