Senza rimpianti

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Yeonjun entrò nell'ascensore dell'agenzia, lanciando un'occhiata soddisfatta allo specchio che rifletteva la sua figura.

Quel giorno indossava una camicia bianca, lasciata volutamente aperta sul petto, abbinata a dei pantaloni stretti e neri. I capelli biondi erano pettinati all'indietro e aveva scelto appositamente la migliore collana che aveva, aderente al suo collo. Yeonjun sorrise al suo riflesso, sentendosi a suo agio in quegli abiti. Certo, non erano sicuramente i vestiti più comodi per lavorare in sala prove, ma era parte del piano che si era prefissato la sera precedente.

Soobin non lo voleva? Benissimo, gli avrebbe fatto capire cosa si stava perdendo e rimpiangere amaramente di non averlo scelto.

Non appena le porte dell'ascensore si aprirono, Yeonjun estrasse il cellulare dalla tasca dei pantaloni. Digitò rapidamente un messaggio nella chat di gruppo.

'Questa sera usciamo? Conosco un bel locale dove si può ballare'

"Ciao Yeonjun!" esclamò una voce squillante. Il ragazzo sollevò lo sguardo dal telefono, notando il gruppo delle segretarie ferme accanto alla macchinetta del caffè, che gli sorridevano in modo adorabile. Yeonjun si lasciò sfuggire un sorrisetto divertito. Non aveva mai attirato tutta quell'attenzione prima d'ora e se quella era la reazione delle prime persone che aveva incontrato, allora nemmeno Soobin sarebbe potuto rimanere indifferente.

"Buongiorno" rispose educatamente, accennando un inchino, mentre le ragazze ridacchiavano imbarazzate. Yeonjun non si soffermò a lungo in quel posto, decidendo di dirigersi verso un ufficio specifico, carico degli sguardi di ammirazione che aveva ricevuto dalle segretarie. Si sentiva dannatamente irresistibile e capace di conquistare qualsiasi cosa. Camminò ad ampie falcate verso la sala registrazione dove Soobin trascorreva le sue giornate lavorative e aprì la porta quasi con arroganza.

Soobin sussultò, non aspettandosi che qualcuno irrompesse nel suo ufficio in quel modo così diretto. "Yeonjun, che succede" ansimò, portandosi una mano sul petto. Tuttavia, sembrava solo spaventato per la sua entrata improvvisa, non accennava minimamente ad essere colpito per la sua bellezza. Yeonjun si sentì vagamente insicuro di sé all'improvviso, notando come l'altro ragazzo fosse più impegnato a sistemarsi gli occhiali da vista e raccogliere i fogli che aveva sparsi sulla scrivania. Possibile che gli fosse del tutto indifferente? Davvero non riusciva ad attirare la sua attenzione nemmeno vestito in quel modo? Beomgyu occupava così tanto la sua mente da impedirgli di vedere e apprezzare il ballerino?

Soobin sollevò solo in quel momento lo sguardo su di lui, congelandosi sul posto. I suoi occhi non si staccavano dalla figura di Yeonjun, che esibì un sorrisetto soddisfatto, dopo aver finalmente ottenuto la reazione che voleva. "Ti serve qualcosa?" borbottò Soobin, abbassando la testa e arrossendo lievemente. Yeonjun si passò una mano tra i capelli biondi, prendendosi tutto il tempo necessario per assicurarsi che l'altro ragazzo si accorgesse di cosa si stesse perdendo. Si sporse lentamente verso Soobin, appoggiando le mani sulla scrivania, cercando di apparire sicuro di sé e letalmente attraente. Il ragazzo dai capelli viola non accennò minimamente a spostarsi, al contrario rimase perfettamente immobile, come se fosse stato stregato dai movimenti di Yeonjun.

"Hai letto il mio messaggio nella chat di gruppo?" gli domandò il ballerino, sorridendogli con un'espressione che indicava solo un imminente pericolo. Soobin deglutì a fatica, soffermandosi qualche istante di troppo sullo scollo della camicia bianca del ragazzo. "Sì, ma non so se accettare- rispose con un lungo sospiro- non ho mai apprezzato particolarmente i luoghi chiusi e affollati, dove la gente sudata e ubriaca ti si appiccica addosso. Senza contare la musica alta e le luci stroboscopiche. Non posso permettermi di tornare a casa con il mal di testa dato che domani devo lavorare ad un progetto impegnativo". Yeonjun scosse la testa, come se il discorso dell'altro lo divertisse particolarmente.

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