Extra - Nice to meet the man of his life

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Lara rimaneva sdraiata con il libro aperto sullo stomaco, mentre Eva, a gambe incrociate, se ne stava seduta ai piedi del letto, mangiando un biscotto salato che sapeva di anice in una maniera imbarazzante. Francesco l'aveva assaggiato e non gli era piaciuto. Ed era strano che a Francesco non piacesse qualcosa.

Il ragazzo contò fino a tre, poi fino a cinque, poi fino a dieci. Non distolse lo sguardo dal computer, si fermò soltanto ed indicò lo schermo: <Ora una di voi due si alza e viene qui a finire questa cazzo di presentazione.>

Non ebbe nemmeno bisogno di aspettare perché le reazioni nacquero improvvisamente, come tanti piccoli funghi sparsi per la stanza. La prima a muoversi fu Lara, che si tirò a sedere sul letto, lasciando cadere il libro di biologia addosso ad Eva. Fece per dire qualcosa, ma l'altra la precedette: <Domani mi interroga a inglese, biologia fatela voi, per favore.>

Lara riprese il suo libro, sporgendosi dal materasso in modo quasi ammirevole: <Manco hai iniziato a leggerlo, inglese.>

<Appunto, sarà il caso che cominci.>

L'altra piegò il volume a metà e glielo sbatté di nuovo sulla testa: <Infame.>

Francesco si passò una mano sulla faccia e cercò di trattenere la voglia di uccidere due persone in un colpo solo. Si ripromise che avrebbe presto imparato qualcosa sul diritto e su come far passare un duplice omicidio per legittima difesa. How to get away with murder dei poveri, per intendersi.

<Dai, ché questa roba di biologia ti serve per il TOLC.>

Triplice omicidio.

Francesco cambiò la finestra sul pc e si ritrovò Axel davanti, con un sorrisino mezzo trattenuto che lui avrebbe solo voluto fotografare e appendere in camera per il resto della vita. Ma no, doveva trattenersi. Doveva sembrare arrabbiato per almeno venticinque secondi di fila.

<Ti hanno pagato per dire una cosa del genere?> Chiese Francesco indicando le ragazze, ancora intente a discutere.

Axel rise di nuovo e fece cenno di sì con la testa: <Sapessi quanto.>

Era da qualche mese che andava avanti la cosa del TOLC. Prima era stata la cosa del test di medicina, ma era troppo lungo e quindi avevano abbreviato. A Francesco mancava ancora più di un anno per finire le superiori, ma per qualche motivo la gente sembrava essersi messa d'accordo sul mettergli quanta più pressione possibile per quanto più tempo possibile. Eva, Lara ed Axel lo facevano solo per prenderlo in giro e, ogni volta che in una conversazione usciva fuori qualcosa di assurdo ed inerente alla cultura generale, alla biologia, alla fisica, alla chimica o a letteralmente qualsiasi altra cosa, c'era sempre uno dei tre che ci buttava in mezzo la preparazione al test d'ingresso.

Alla sigla TOLC, Eva era risorta all'improvviso: <Fra', li sai i primi cinque versi della prima Bucolica?>

Francesco si rifiutò di rispondere, mentre Lara ed Axel annunciavano all'unisono: <Ti serve per il TOLC.>

Nel momento in cui Lara si alzava dal letto per andare a complimentarsi con Axel per la sincronizzazione, Eva si decise ad aprire il libro di inglese e Francesco si limitò ad indirizzare un dito medio generale, diretto a chiunque.

<Andate a fanculo tutti e tre.>

Lara ed Axel si diedero il cinque sullo schermo, a milleseicento chilometri di distanza, e Francesco si chiese come fosse possibile voler tutto quel bene a tre persone così facilmente odiabili.

In quel gennaio interminabile procedevano quasi per inerzia. Aspettavano la primavera come si aspetta una stella cadente. Aspettavano le rondini, i fiori, il cielo azzurro e l'acqua in cui si sarebbe sciolto il ghiaccio sulla strada. Aspettavano un sacco di cose e, nel frattempo, studiavano come disperati. Axel preparava il Bac e, di tanto in tanto, ripeteva pagine e pagine di letteratura a Francesco, il quale lo ascoltava capendo una parola al minuto, sorridendo, annuendo e sollevando il pollice alla fine di ogni argomento. Una volta era stato convinto per circa un'ora che Axel stesse parlando di Molière e poi, alla fine, era venuto fuori che l'argomento della verifica fosse Rousseau. Al che gli aveva domandato cosa c'entrasse Rousseau con Molière e Axel l'aveva guardato per dieci secondi buoni senza capire un accidenti, poi se n'era uscito con ma secondo te devo fare un collegamento tra Molière e Rousseau? Io di Molière non mi ricordo niente, porca puttana. A quel punto, Francesco si era reso conto di non averci capito un cazzo.

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