5. Well. Yell, Scream, Say something. Anything + 7. I hate how much I love you

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«No, Manuel, tu non capisci»
«Tanto so’ sempre io quello che ‘n capisce, no? A casa ‘n ce stai mai, ‘na volta che ‘r principino ce degna della sua presenza, bisogna usci’ co’ altre centocinquanta persone, sia mai che stamo ‘n po’ insieme io e te»
«Mi spieghi qual è il tuo problema nello stare anche con gli altri?»
«‘R problema n’è sta’ co’ l’altri, Simò. ‘R problema è che da quanno studi fori, noi ‘n stamo più insieme»
«Ecco qual è il tuo problema! Finalmente l’hai detto! Il tuo problema è che io studio fuori»
«No Simò, ‘n rigira’ ‘a frittata chè n’è mai stato quello ‘r problema. Però visto che ‘r tempo a disposizione è quello che è, sarebbe bello se riuscissimo a sfruttallo»
«Siccome non sono spesso a Roma, quindi, non possiamo uscire con i nostri amici. Ho capito»
«No, n’hai capito ‘n cazzo. Come sempre. Sai che te dico, Simò? Esci co’ loro, divertite»

Era così che andavano le cose tra Manuel e Simone da quando Simone aveva scelto di frequentare l’università a Camerino, lasciando che la sua relazione con Manuel diventasse una relazione a distanza.

Manuel non gli aveva mai fatto pesare la distanza, anzi, erano molteplici le volte in cui aveva affrontato il viaggio solo per stare un po’ insieme, ma non glielo diceva mai prima e capitava, quindi, che arrivasse a Camerino per poi scoprire che Simone era già impegnato.

Eppure, Manuel continuava a giustificare Simone, a dire non fa niente anche quando poi, dentro sé, il dolore per essere passato in secondo piano rispetto a tutto lo sentiva forte.

E non aveva mai detto nulla.

Non aveva detto nulla fino a quel giorno, in cui Simone era rientrato a Roma e Manuel aveva sperato di trascorrere una serata in intimità con lui.

Speranza svanita non appena una notifica dal loro gruppo di amici non aveva illuminato lo schermo del telefono.

Ce state stasera per una passeggiata a Trastevere?

E mentre Manuel era intenzionato a rinunciare in favore di una serata speciale tra loro, Simone aveva subito acconsentito.

«Io vado»
«Mhmh»
«Beh, non dici niente?»
«E che te devo di’?»
«Boh, non so. Grida, urla, dì qualcosa. Qualsiasi cosa. Ma non startene lì impalato, così, come se tutto ciò non ti toccasse»
«Se semo già detti tutto prima. Passa ‘na bella serata, Simò»

Simone uscì, mentre Manuel, per orgoglio, rimase a casa, sul divano, rinunciando, non solo a trascorrere del tempo con Simone, ma anche con i suoi amici.

Ma la serata di Simone, non andò esattamente come sperava.

La mancanza di Manuel iniziava a farsi sentire e le parole volate tra loro rimbombavano così forte nella sua mente al punto da costringerlo ad abbandonare Trastevere e i suoi amici a metà serata per tornare a casa e raggiungere Manuel.

Quando Simone fece ingresso nell’appartamento di Manuel, trovò quest'ultimo addormentato sul divano.

Simone si trovò a fissarlo, intenerito.

Ché, nonostante tutto, è rimasto qui ad aspettarmi.

Prese, quindi, una coperta, Simone, e la distese lungo il corpo di Manuel che, a causa del suo sonno incredibilmente leggero, si svegliò.

«Ehi…non ti volevo svegliare»
«Che ore so?»
«Le 23.35
«Già a casa?
«Manu…scusa. Scusa per quello che ti ho detto. Scusa per il poco tempo che ti dedico. Scusa per tutto. È che…è che ti amo così tanto che ho paura. Ho paura di perdere di vista tutto il resto, perché poi subentrano le paranoie, no? Ché penso che se io ti dò tutto me stesso e poi finisce, non…non so se ce la farei. E mi odio per tutte queste paranoie. E ti odio perché tu mi dai tutto e a me sembra di non darti nulla. E odio quanto ti amo»

Manuel non batté ciglio.

Non rispose.

E Simone, per un attimo, pensò che la loro storia fosse giunta al capolinea.

«Manu…ti prego, dì qualcosa» disse Simone, in procinto di cedere alle lacrime.
«Va' a fa' 'e valigie, Simò»
«Mi…mi stai cacciando? Io ti giuro che…»
«Simò, va' a fa' 'e valigie che domani mattina c'avemo 'r treno presto»
«Che…che significa?»
«Significa che me so' rotto de vivete du' weekend a 'r mese, Simò. Vengo a Camerino co' te»
«Tu…a Camerino…e…e per quanto resti?»
«Fino a quanno deciderai de rimane' là, Simò. Fino a domani, fino a fra tre anni o pe' tutta la vita»

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