Tre parole: Montagna, Caviglia, Senso di colpa

357 50 0
                                    

«Oh, Manu?» sussurrò appena, Simone, attento a non farsi scoprire dal professor Lombardi

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

«Oh, Manu?» sussurrò appena, Simone, attento a non farsi scoprire dal professor Lombardi.
«Eh, che c'è?»
«Ci vieni ad Asiago, allora?»
«’N c’ho ‘na lira, Simò»
«In qualche modo facciamo, dai! Non mi far partire da solo»
«Ma-»
«Ferro e Balestra – li interruppe Lombardi – sareste così gentili da continuare la vostra conversazione fuori dalla porta?»

Non se lo fecero ripetere, i due ragazzi, palesemente stanchi di ascoltare il professore e la sua lettura in metrica.

Si alzarono dalle loro sedie e si accomodarono fuori, così come indicato dal docente.

«Insomma?»
«Te l’ho detto, Simò, ‘n c'ho ‘na lira e ‘n c'ho intenzione de chiede i soldi a mi’ padre»
«Fra un po' è il tuo compleanno, potremmo mettere un po' di soldi per uno e regalarti la settimana bianca in montagna con la scuola»
«Proprio non ce la fai a sta’ senza de me, eh?»

Simone, davanti a quella frase, arrossì violentemente.

Ché, in un certo senso, era proprio quello il motivo per il quale Simone stava insistendo così tanto.

La loro relazione aveva avuto inizio poco più di un mese prima e l’idea di separarsi, anche per soli cinque giorni, rendeva Simone abbastanza triste.

«No…cioé…– si schiarì la voce – mi…mi piaceva l’idea di una prima vacanza nostra, anche se, naturalmente, non saremmo liberi come vorremmo»

Sebbene Manuel non fosse pienamente convinto, soprattutto all’idea di dover approfittare della generosità di Simone, si lasciò convincere da quest’ultimo, dando il suo benestare alla preside il giorno stesso.

Simone, dal canto suo, non poté che dichiararsi felice della scelta – forse un po' obbligata – di Manuel.

Lo coinvolse nello shopping per gli acquisti di tute da neve e di altri oggetti utili al viaggio.

Lo aiutò nella preparazione dei bagagli.

Qualsiasi cosa facessero – riguardante quel viaggio – Simone si impegnava per poterla fare con Manuel e dimostrargli quanto ci tenesse e quanto fosse sinceramente felice di averlo accanto a sé in quella avventura.

Avventura che iniziò all’alba di un lunedì mattina, tra gli occhi ancora intrisi di sonno di Manuel e l’euforia di Simone.

«Simò, ma ‘n te stanchi mai?»
«Ci siamo svegliati ora, Manuel»
«Appunto. So’ le 5.30, io c'ho sonno e te me giri intorno a trecento all’ora come se fossero le quattro de pomeriggio. Placate»
«Dobbiamo stare a scuola tra due ore, Manuel. E devo ancora farmi la doccia, fare colazione, vestirmi e spuntare gli oggetti dall’elenco»
«Ma che elenco?»
«La lista di tutte le cose che abbiamo portato. L'ho fatta per ricontrollare sia alla partenza che al ritorno, se abbiamo preso tutto»

Con una mano sul viso, simbolo della perplessità sempre più crescente, Manuel sussurrò un lieve ah sì, sì in grado di chiudere una conversazione, per lui, priva di senso.

Every moment spent with you is a moment I treasureDove le storie prendono vita. Scoprilo ora