Tre parole: Gelosia, Vacanze, Occhiali

598 48 3
                                    

Da quando Simone era partito per Glasgow per far visita a sua madre, l’umore di Manuel era sempre pessimo

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Da quando Simone era partito per Glasgow per far visita a sua madre, l’umore di Manuel era sempre pessimo.

Stavano insieme non da molto e Manuel reputava che quello non fosse il momento migliore per andare via da Roma per tre mesi, lasciando che la loro prima estate da fidanzati gli scappasse via fra le mani senza che potessero trascorrere di essa neanche un giorno insieme.

Tuttavia, ciò che lo aveva portato ad essere intrattabile e a rifiutare qualsiasi invito da parte degli amici, preferendo la compagnia del suo letto, era l’ingombrante presenza di John, Jack o quale caspita fosse il suo nome, l’onnipresente nuovo amico di Simone.

In realtà, Joachim – questo era il suo nome – altri non era che il figlio del nuovo compagno di Floriana e, in quei giorni in cui Simone era in Scozia, i due ragazzi trascorrevano molto tempo insieme, con Joachim che faceva da guida a Simone e quest'ultimo che, senza impegno, gli insegnava qualche parola d'italiano.

Simone aveva presentato Joachim a Manuel durante la loro prima videochiamata.

«Lui è Joachim, il figlio del compagno di mamma. Sarà qui con me per qualche giorno» gli aveva detto.

Eppure, dopo un mese e più di sessanta videochiamate, Joachim era ancora lì, alle spalle di Simone, ben visibile agli occhi di Manuel.

E un giorno di luglio, complice la mancanza, Manuel perse la calma andando allo scontro con Simone.

«Ma l’amico tuo ‘n ce l’ha n’altro posto in cui sta’ mentre parlamo?» disse, sottolineando l’espressione amico tuo con fare sarcastico.
«È la sua stanza, Manuel. Noi non stiamo mai meno di due ore in chiamata, posso cacciarlo per due ore dalla sua stanza?»
«’N poi usci’ te e anna’ a fa’ ‘a chiamata da n'altra parte? O Glasgow è solo quei venti metri quadri de stanza?»
«Ma che fastidio ti dà la sua presenza?»
«’N me sento libero de di’ quello che me pare. Già ‘n te posso vede’, almeno vorrei sentitte in santa pace»
«Manuel, non capisce l'italiano, puoi dire quel che vuoi. E poi basta con questa storia che non mi puoi vedere! Siamo nel 2024, esiste la tecnologia e ne stiamo facendo uso. Puoi evitare di farmi pesare la mia scelta di trascorrere le vacanze qui?»

Davanti a quella domanda, Manuel andò su tutte le furie.

«La tua scelta, infatti m’hai messo davanti a ‘r fatto compiuto, manco hai pensato vabbè, invece de tre mesi ce sto du’ mesi e mezzo e quindici giorni li passo co ‘r ragazzo mio, almeno passamo pure ‘r compleanno suo insieme. ‘Sti cazzi de Manuel, no? Tanto qualcuno co’ cui passa’ ‘e giornate ce l’hai. Anzi, te saluto, così Gioacchino ‘n passa troppo tempo senza ‘a compagnia tua. Bonanotte Simò» e riagganciò, senza dare a Simone il tempo di ribattere.

E, se da un lato, quella manifestazione d’interesse gli faceva piacere, dall’altro, Simone rimase abbastanza di stucco di fronte al comportamento di Manuel.

Ché in realtà, Simone aveva già pensato di tornare prima per trascorrere uno scorcio d'estate insieme a Manuel, fare una piccola vacanza insieme e festeggiare il compleanno del più grande che cadeva proprio ad agosto, ma non gliene aveva parlato perché l’idea di fargli una sorpresa era allettante.

Ma quella telefonata, in un attimo, ebbe il potere di fargli cambiare i piani e instillare in lui una serie di domande e dubbi.

Che quella non fosse semplice mancanza ma una vera e propria scenata di gelosia?

Trascorse ore a pensarci fin quando, con il favore delle tenebre, non maturò una decisione.

Avrebbe accantonato l’idea del ritorno anticipato e avrebbe regalato a Manuel, per il suo compleanno, un biglietto aereo per raggiungerlo a Glasgow.

In fretta, accese il PC e dopo aver fatto le dovute ricerche, acquistò un biglietto Roma-Glasgow per il giorno successivo.

In preda all’entusiasmo, poi, inviò il file a Manuel, corredato da una dolce didascalia.

Dicono che fare gli auguri di buon compleanno in anticipo porti sfortuna ma dare i regali, no.
Questo è il mio regalo per te, per il tuo compleanno.
Perché a me, di te e del tuo compleanno interessa.
Perché voglio aspettare la mezzanotte con te, farti spegnere le candeline e dirti che è il tuo compleanno ma il regalo sei tu.
E lo voglio fare dal vivo, non in videochiamata.
Ci vediamo domani, ti vengo a prendere in aeroporto.
Ti amo, buonanotte.

Non appena Manuel, il quale, naturalmente, non riusciva a prendere sonno, vide il messaggio, non poté che darsi mentalmente dell’idiota per aver soltanto pensato che a Simone non interessasse nulla di lui.

E, alla fine, tutto andò come previsto.

Manuel atterrò all’aeroporto di Glasgow in perfetto orario e quando Simone lo vide, con la giacca in pelle e gli occhiali da sole tenuti tra i capelli, gli sembrò ancora più bello di quando lo aveva salutato soltanto un mese prima.

E non appena furono vicini, si lasciarono andare ad un lungo abbraccio e ad un bacio che entrambi bramavano da tantissimo tempo.

«Sono stato un cretino, perché siamo nel 2024 e facciamo uso della tecnologia ma in una videochiamata non posso baciarti e rendermi conto di quanto tu sia ancora più bello di quando sono partito» disse Simone, appena interruppero il bacio.

Quelle parole fecero arrossire Manuel, il quale dissimulò andando alla ricerca di un taxi.

Ché non era abituato a quel tipo di complimenti, non sapeva mai come reagire e finiva sempre per sentirsi in imbarazzo.

«Comunque avevi ragione» esordì Simone, una volta che entrambi furono in taxi.
«Su cosa?»
«Su Joachim»

Sbuffò, Manuel, e alzò gli occhi al cielo all’udire il nome di quel ragazzo.

«Oh, se me devi parla’ de quello torno a Roma» disse, stizzito.
«Smettila di fare il cretino e ascoltami! Ti sto dicendo che avevi ragione. È proprio invadente! Pensa che voleva venire all’aeroporto con me!»

Ma qualche giorno dopo l’arrivo di Manuel, Joachim – per la felicità di quest'ultimo – partì.

E da quel giorno, i due ragazzi diedero inizio alla loro prima vacanza insieme all’insegna dell’amore e della felicità e, soprattutto, senza l'ingombrante presenza di Joachim.








Every moment spent with you is a moment I treasureDove le storie prendono vita. Scoprilo ora