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«No, Chì, n’hai capito. Sto proprio in crisi» «La stai facendo più grande di com'è, Manuel. Da quando ci conosciamo, non hai mai comprato un regalo in anticipo rispetto alla data della festa, non vedo il problema» «Domani è ‘r compleanno de Simone e io n'ho ancora pensato a niente. Mo’ lo vedi ‘r problema?» «Già che ti presenti, lo vedo come un gran regalo, io te sto ancora ad aspetta’» «Te pare ‘r momento de rinfacciamme ‘sta cosa, mo’?» «Te la rinfaccio finché campo»
Ridono al telefono, Chicca e Manuel.
Ché, anche se – a giudicare da come si rivolgono l'un l'altra – non sembra, da quando Manuel è sceso a patti con sé stesso ed è riuscito a fare chiarezza dentro di sé, i due hanno scoperto di avere una grande affinità che li ha portati ad essere uniti al punto tale da sembrare fratello e sorella.
Si confidano. Si raccontano i loro piccoli grandi problemi.
E nonostante non siano più nella stessa scuola, si sentono quotidianamente e si supportano a vicenda.
Ed è per questo motivo che, quel pomeriggio, Manuel le telefona in cerca di un aiuto, di un’idea, di una qualsiasi cosa che, al termine della chiamata, gli faccia dire finalmente so cosa regalare a Simone.
«Sei bravo con le parole, scrivigli una poesia, no? Magari non come quella che hai scritto per l’architetta» dice, piccata, Chicca. «Ma se po’ sape’ che c’hai oggi? Che è ‘sta gelosia che cerchi de nasconne – male, se proprio ‘o voi sape’ – dopo che è passato più de ‘n’anno da quando se semo lasciati?» «Non è assolutamente gelosia – sottolinea Chicca – Sono dati di fatto. È, forse, una bugia che non ti sei presentato al mio compleanno? O lo è, per caso, che tu abbia scritto una poesia a quella tipa? Sto soltanto ribadendo l’ovvio» «Ribadendo l’ovvio – gli fa il verso, Manuel – Mo’ parli pure come Simone, annamo bene!»
Ridono ancora, tra una battuta, una frecciatina e una parola seria.
Ma di qualcosa di concreto, neanche l’ombra.
D’improvviso, poi, una frase di Chicca, accende la lampadina delle idee nella testa di Manuel.
«Io, per esempio, ho messo da parte i soldi per un anno per regalare a Matteo l’abbonamento in Curva Sud per andare a vedere la Roma»
