Tre parole: Fragilità, Fiducia, Mani

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Non glielo avrebbe mai voluto chiedere, Simone, di accompagnarlo a trovare Jacopo

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Non glielo avrebbe mai voluto chiedere, Simone, di accompagnarlo a trovare Jacopo.

Era una di quelle cose che, nella sua testa, Simone pensava di dover fare da solo.

Ché dopo esserti dimenticato della sua esistenza, non hai nemmeno il coraggio di varcare un cancello e fargli visita senza che qualcuno ti tenga le mani?

Vigliacco.

Ecco cosa pensava di sé, sicuro che anche suo fratello, da lassù, pensasse lo stesso.

Di essere soltanto un vigliacco.

Eppure, tante notti aveva sognato di riuscire a fare quel passo in più ed incontrare suo fratello.

Ma poi…

Ma poi, il giorno dopo ci provava e si fermava sempre a metà strada, con i rimorsi pronti a corrodergli il fegato.

E anche quella mattina, quando Manuel – come ogni giorno da quando Simone era stato dimesso dall’ospedale dopo l’incidente – si presentò a Villa Balestra, Simone era appena rientrato a casa dall’ennesimo buco nell’acqua.

Si era vestito, aveva preso la vespa e si era diretto al cimitero.

Ma, come sempre, non era riuscito a raggiungere l'obiettivo.

E fu proprio quando Simone aprì la porta e Manuel lo vide con gli occhi arrossati dal pianto, che si trovò costretto a dirgli tutto.

«Ch’è successo, Simò?»
«N-niente, perché?» rispose Simone, incerto.
«Perché te se legge in faccia che è successo qualcosa»

Ché Manuel, da quando Simone aveva avuto l’incidente, aveva iniziato a prestare attenzione ad ogni suo gesto, ad ogni sua parola.

Non che prima non lo facesse o si disinteressasse dello stato d’animo del più piccolo, ma il terrore di perderlo lo aveva, in un certo senso, cambiato.

Aveva preso lui, ad esempio, l’iniziativa di parlare nuovamente di ciò che era successo la notte del compleanno di Simone al cantiere.

Si era scusato per il modo in cui lo aveva aggredito nel garage, aveva ritrattato tutto ciò che aveva detto in precedenza, ammettendo che, in realtà, ciò che avevano fatto era stato bello anche per lui e che molto probabilmente aveva un peso importante nella sua vita ma che non era ancora in grado di gestirlo.

La verità era che, quando Manuel aveva visto Simone su quel letto d’ospedale, nel limbo tra la vita e la morte, aveva promesso a sé stesso che si sarebbe preso cura di ogni fragilità di Simone senza mai lasciare che affrontasse da solo le difficoltà che la vita gli avrebbe posto davanti.

E anche quella mattina, resosi conto che qualcosa turbava Simone, insisté, finché Simone non si decise a parlare.

«Niente, è che…sono giorni che provo ad andare a trovare Jacopo ma…ma quando sono nelle vicinanze, mi blocco. È come se…»
«Se?»
«Se sentissi di non meritarlo. Mi sono dimenticato di lui per quattordici anni, Manuel. Ma con che coraggio mi presento lì?»

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