Prologo

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Brian

Che sapore ha il sorriso che si nasconde dietro un ricordo?

Quell'emozione che nasce se solo ripercorri con la mente quei gesti, quelle parole già vissute, come se fosse la prima volta, facendoti rivivere gli stessi brividi sulla pelle.

Che sapore ha, invece, il momento in cui capisci di aver perso tutto?

L'aspro che riempie la quotidianità, il pensiero martellante che dovrai vivere d'ora in avanti senza una parte fondamentale di te.

Custodiamo attimi dentro di noi che sembrano volati via, troppo fugaci per riuscire a tenerli stretti, ma troppo importanti per rinunciarvi facilmente, tentiamo di imprimerli sotto pelle, facendoli diventare indelebili.

Altri momenti si fondono con la nostra mente, cercando in essa un posto nel quale riuscire ad insediarsi, ma noi ne faremmo a meno volentieri.
Sono quei ricordi bui, che ci segnano profondamente, facendo nascere paure, rimorsi, incubi ricorrenti.

Ciò che viviamo fa parte di noi, che ci piaccia o meno.

Quel gesto che ci ha fatto sentire sbagliati, quello sguardo che ha fatto nascere le farfalle nello stomaco, quel rimprovero ricevuto da chi abbiamo deluso, quella mano tesa facendoci sentire meno soli, quell'abbraccio che ha fatto battere il nostro cuore.

Ma, se tutto questo ci venisse strappato via, momenti belli e, persino quelli brutti, tutto ciò che abbiamo vissuto e ci ha portati ad essere ciò che siamo, come potremmo non sentirci estranei a noi stessi?

A volte, invece, sono proprio i ricordi a darci il tormento e vorremmo solo liberarcene, ma non abbiamo quella forza per farlo, perché sono gli unici che, pur segregandoci nell'oblio, ci rammentano che abbiamo vissuto.

In entrambi i casi, saremmo prigionieri in una vita sconosciuta, una vita da cercare, da ricostruire, da riconquistare.

Eravamo persi nel nulla, intorno a noi solo buio, che con le proprie dita invisibili ti soffoca, ridendo delle tue pene.
Le nostre vite vuote somigliavano ad un limbo dal quale non potevamo salvarci, nel quale sembrava fossimo confinati per rivivere solo nei sogni i momenti felici perduti, sapendo di non poterli più stringere fra le mani.
Eravamo intrappolati in un loop diabolico che ti risucchia l'anima, una realtà alternativa che ti incatena, facendoti anelare qualcosa che ti manca, facendoti sentire incompleto.
Parlo di quell'amaro in bocca che arriva d'improvviso e ti fa pensare alla vita che stai vivendo, senza quel sentimento, quel palpito che ormai hai perso per sempre.

É difficile vivere senza aver provato sulla propria pelle l'emozione che senti nascere dal profondo delle tue viscere, in un luogo sconosciuto, nel quale risiede il tuo essere, che spinge quell'organo vitale a pulsare dandoti la vita.

Ma, affrontare ogni giorno, dopo averlo conosciuto e perso, o non ricordare di averlo stretto fra le mani, è come avere un biglietto di sola andata per l'inferno.

Combattere per risalire verso la luce, per tornare a respirare, sembrava impossibile, ma in realtà, l'impossibile siamo noi.

Credevo di poter vivere ancora solo nei miei sogni, invece, lei mi ha dimostrato che i desideri più reconditi possono essere trasformati in realtà, che si può lottare per amore.
Mi ha insegnato che questo sentimento è pronto a salvarti dal baratro e spazzare via i sensi di colpa che ti hanno confinato dentro una gabbia buia.

Non credevo fosse reale, ma per mia fortuna, lo era a tal punto da sfidare l'imprevedibile caos che era diventata la nostra vita e alla quale sembravamo destinati.

Dicono che il cuore abbia una propria memoria, bisogna solo cercare dietro ogni sua pulsazione la traccia di ciò che siamo stati, le orme di ciò che abbiamo perso.
Le emozioni che ci hanno fatto sentire vivi, anche quelle che sembrano sepolte, non si arrendono, combattono per venire a galla, ora lo so.

Ho rinunciato all'amore, credendo di non meritarlo e, con esso ho perso me stesso, ma bastava seguire le briciole lasciate lungo la strada dei ricordi per ritrovarlo.
Ho sfidato il mondo intero, persino il fuoco dell'inferno, il destino che me l'aveva portata via e poi rimessa sulla mia strada, pur di avere ancora lei nella mia vita, pur di avere un'altra occasione, pur di avere un battito ancora.

Ho sfidato il mondo intero, persino il fuoco dell'inferno, il destino che me l'aveva portata via e poi rimessa sulla mia strada, pur di avere ancora lei nella mia vita, pur di avere un'altra occasione, pur di avere un battito ancora

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