capitolo 67 - Iris

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Iris

Afferro due porzioni di cheescake e le metto sul vassoio, aggiungo le tazze di caffè che ho appena preparato e cerco due forchettine, ma poi cambio idea e ne prendo solo una.

Esco dalla cucina del Last Soul, il locale è deserto, dovrebbe sembrarmi così strano andare in giro qui dentro mezzanuda, solo con il suo maglione, troppo lungo per me che arriva a coprirmi fin sopra le ginocchia, invece mi sembra un comportamento naturale, così familiare.

Salgo le scale che conducono all'appartamento, ma proprio mentre sto per aprire la porta, questa si apre di scatto, la visione di Brian con solo indosso i boxer neri stretti, mi fa dimenticare come si respira.

I suoi pettorali muscolosi, i capelli troppo lunghi che cerca di mettere dietro le orecchie, quegli occhi, talmente intensi da volermici perdere.

Il suo sguardo si rasserena subito quando incontra il mio, il corpo, visibilmente teso, si rilassa, afferra il vassoio che stringo fra le mani e rientriamo, lo posa sul tavolo e con una sola falcata è davanti a mee mi stringe.

« Temevo di aver immaginato tutto o che te ne fossi pentita, temevo fossi andata via.»

Rafforzo la presa delle mie braccia lungo il suo busto, voglio cercare di rassicurarlo.

« Per la prima volta sono sicurissima dei miei sentimenti e di ciò che voglio, questo, voglio noi. »

Si distacca dal mio abbraccio e sento già freddo, sento già la mancanza del suo corpo sul mio, accarezza la mia guancia dolcemente e temo che ciò che mi sta scoppiando dentro, il mio corpo non riesca a contenerlo, per quanto sia grande.

Accarezza i miei capelli e mi guarda come se fossi un tesoro da proteggere, sospira mentre i secondi si rincorrono e poi quando scuote la testa incredulo, gli spunta un piccolo sorriso.

«Sei davvero tornata da me, siamo sopravvissuti a tutto questo, l'incubo è finito?»

In realtà non so se è una domanda che sta ponendo a me o a sé stesso, non so se si aspetta una risposta, ma gliela darò comunque.

«Questo amore è stato così forte da riportare alla vita entrambi, da farci ritrovare, da farmi innamorare ancora di te, così invincibile da non essere cancellato.»

Poso la mano sulla sua, che ora sfiora la mia guancia, le dita si intrecciano, come se non potessero farne a meno.

«Adesso, dobbiamo solo scrivere noi il seguito, insieme.»

Mi bacia, con urgenza, con disperazione, la passione che nasce da questo bacio sembra incendiare ogni cellula che compone il mio corpo, Brian mi tira su ed io incrocio le gambe intorno al suo busto, mi tengo dalle spalle muscolose e le sue mani si posano sui miei glutei.

Cammina con qualche difficoltà fino ad arrivare alla stanza da letto e mi sdraia su questo, il contatto fra le nostre labbra non cessa neanche per un attimo, le nostre parti intime si sfiorano ed io, istintivamente, alzo il bacino per sentire la sua erezione meglio, facendolo grugnire dall'eccitazione.

Il suo maglione risale lungo il mio corpo, tirato con foga dalle sue mani possenti che subito dopo si appropriano di ogni centimetro del mio corpo.
Lecca le labbra quando scopre che non indosso il reggiseno, poi, stuzzica il mio corpo come se fossi uno strumento musicale nelle sue mani e solo lui fosse in grado di suonarlo alla perfezione.

Sono completamente sua.

Mai mi sono sentita appartenere così profondamente ad un uomo.

Stuzzica, bacia, lecca, ogni parte di me, il suo tocco guarisce ogni ferita, cancella ogni dolore, risana ogni crepa.

Un Battito AncoraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora